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  • Siena - 25/02/2016

    Una delle particolar...

    Una delle particolarità di Siena è che le macchine non possono accedere al centro storico.

    Siena vanta difatti un ottimo clima. Ad esclusione delle zone limitrofe alla Stazione e a quelle industriali, chi vive all’interno dei confini delle mura della città può ritenersi fortunato in fatto di smog. Non esiste traffico all’interno di quelle che sono aree percorribili a piedi.

    Tra le leggi attuate degli anni ’60 vi fu quella del piano regolatore del traffico, una legge che bloccò in maniera definitiva il transito delle auto, all’interno del territorio delle mura cittadine. Tale legge fu fondamentale per la salvaguardia dei beni storico- artistici della città.

    Fino al 1962 alcune fotografie testimoniano che sia Piazza del Campo, sia Piazza Duomo che Piazza del Mercato, erano veri e propri parcheggi all’aperto.

  • Siena - 24/02/2016

    Il comitato “Amici d...

    Il comitato “Amici del Palio” venne fondato a Siena nel 1947 grazie a un gruppo di senesi attaccati enormemente alla città.

    Il gruppo era composto prevalentemente da giornalisti e scrittori: Arrigo Pecchioli che scriveva su “Il Giornale del Mattino”, firmandosi con lo pseudonimo di Lionetto Santi, Giorgio Chiantini, Leo La Rosa, Nello Cortigiani, Aldo Lusini, Carlo Fontani, Giulio Pepi, Alberto Tailetti.

    Il gruppo era attivissimo nella salvaguardia della tradizione paliesca e nella collaborazione dei giornali locali, tra i quali “Il Campo di Siena”, di cui furono direttori Silvio Gigli e Mario Celli (in particolar modo quest’ultimo è stato tra i fondatori del “Gruppo Stampa Autonomo”).

    “Il Campo di Siena”, rivista settimanale, era tra i quotidiani più in voga e dal 1952 collaborò con il comitato “Amici del Palio”.
    Tra le varie attività, fondamentale è stato il Comitato per la realizzazione della mostra al Santa Maria della Scala “Bandiere, tamburi e costumi storici delle Contrade”.

  • Siena - 23/02/2016

    La nuova Università...

    La nuova Università senese.

    Fonti storiche testimoniano che il 22 febbraio del 1815 la sede dell’odierna Università degli Studi di Siena si spostò da via della Sapienza all’ex Convento di San Vigilio, situato in via Banchi di Sotto.

    Quello che oggi è il cortile dell’ Ateneo universitario, era fino al 1808 il cortile del convento che ospitava i monaci vallombrosani. Al centro dell’atrio è stato collocato il monumento agli studenti caduti a Curtatone, opera di Raffaello Romanelli.

    La ex sede dell’Ateneo, situata in via della Sapienza, fu occupata dall’Accademia di Belle Arti di Siena e successivamente dall’Istituto d’Arte ed infine dalla Biblioteca Comunale.

    È importante ricordare che l’Università degli Studi di Siena, fondata nel 1240 con le scuole di Medicina e Diritto, è una delle più antiche università italiane ed europee.

  • Siena - 22/02/2016

    I cinema di una volt...

    I cinema di una volta.

    Il teatro La Lizza fa eco a ciò che è accaduto alla maggior parte dei cinema- teatro a Siena.

    Negli ultimi anni la città ha visto chiudere il cinema Fiamma (conosciuto durante gli anni ’70 con il nome di “Cinema Smeraldo”), il Cinema teatro Impero e il Cinema Moderno. Luoghi storici di cinema d’autore,spettacoli culturali e di intrattenimento di alto livello. Oggi, purtroppo, sono solo un ricordo, sostituiti da abitazioni e negozi moderni.

    «eh si, i tempi cambiano e con essi cambiano i modi di fare, le consuetudini e le tradizioni. Se non ricordo male,mio nipote lo portavo a vedere i cartoni animati della Disney al cinema Fiamma e poi, di questo ne sono sicura, vidi al cinema Moderno il film “Titanic”, nel 1997. Del cinema teatro Impero ricordo il caffè e le poltroncine scomode. Ricordo la moltitudine di persone che facevano la fila per vedere i film del vero cinema italiano. Ora non è rimasto quasi nulla»

    Le parole di questa signora anziana fanno ricordare una Siena d’altri tempi, in cui non esistevano né multisala, né film in streaming o 3d. Esisteva quel bel cinema- teatro che portava serenità e arricchimento culturale a tutta la città.

    Adesso, purtroppo, ne rimane soltanto la scritta online che dice “chiuso definitivamente”.

  • Siena - 21/02/2016

    Workshop!
    Con un ult...

    Workshop!
    Con un ultimo ringraziamento a tutti coloro che hanno partecipato, Siena School for Liberal Arts presenta il video che documenta il workshop di fermentazione dello scorso mese, solo una delle tante attività realizzate in collaborazione con il Gruppo Permacultura Siena!
    Buona visione... e seguiteci per rimanere aggiornati sulle nostre ultime iniziative!

  • Siena - 20/02/2016

    Giove: il fantino da...

    Giove: il fantino dalle quaranta corse.

    Lazzero Beligni, chiamato da tutti i senesi con il soprannome di “Giove”, “Freccia” o “Il Macellaio”, è stato un fantino del tutto particolare.

    Nato a Siena il 20 febbraio del 1927 divenne famoso per la sua carriera da fantino: «La particolarità della sua carriera sta nel fatto che corse circa 40 Palii, senza mai vincerne uno! Ha guadagnato più lui, di chi realmente ha vinto le carriere!» così lo ricorda un contradaiolo dell’Oca che conosceva questo personaggio pittoresco.
    Oltre ad essere fantino, Giove ricoprì anche il ruolo di mangino della Contrada dell’Oca, sua Contrada e famiglia di una vita. Esordì nel Palio dell’agosto del 1954 e concluse la sua carriera nel 1975.

    Muore a Siena il 25 giugno del 2008.

  • Siena - 19/02/2016

    Il Teatro La Lizza....

    Il Teatro La Lizza.

    Tra i fatti di cronaca che hanno segnato Siena durante i primi anni ’30 del Novecento, uno in particolare vale la pena citarlo:
    il Teatro della Lizza, progettato nel 1858 da Francesco Montemaggi fu inaugurato a Siena nel 1861.

    Chiamato da tutti i cittadini “Teatro Montemaggi”era sede di eventi culturali, mostre,esibizioni di circhi equestri e spettacoli lirici.
    Raggiunse la sua massima popolarità durante gli anni ’20.
    Purtroppo i fatti di cronaca hanno riportato una spiacevole notizia: il 19 febbraio 1933, crollò il tetto del teatro, dopo un’abbondante nevicata, causando enormi danni alla struttura.
    Durante il dopo guerra il Teatro La Lizza fu sostituito da “Il Giardino dei Tigli”.

    Nello stesso luogo che ha ospitato i due edifici dell’intrattenimento, oggi troviamo il Palazzo di Giustizia, progettato dall’architetto Pierluigi Spadolini.

  • Siena - 19/02/2016

    Ranuccio Bianchi Ban...

    Ranuccio Bianchi Bandinelli.

    Ranuccio Bianchi Bandinelli nacque a Siena il 19 febbraio del 1900 e morì a Roma all’età di 75 anni.

    È stato un famoso archeologo, storico dell’arte e politico italiano.
    Nacque da famiglia nobile, con il padre che fu per alcuni anni sindaco di Siena. Iniziò i suoi studi al liceo classico Guicciardini di Siena(l’attuale liceo Piccolomini), per poi spostarsi a Roma per intraprendere il corso di archeologia. Si laureò nel 1923.
    Intraprese gli inizi della sua carriera come professore di archeologia e arte antica: insegnò a Siena, fu professore di archeologia e storia dell’arte greco-romana a Cagliari e a Groninga, in Olanda.

    Nel 1945 accettò il ruolo di direttore generale delle Antichità e Belle Arti, promuovendo la ricostruzione dei monumenti danneggiati dalla guerra. Da sempre era fiducioso nella tutela dei beni culturali, considerandoli il vero patrimonio italiano.
    Purtroppo gli innumerevoli ostacoli e opposizioni, indussero il Bandinelli a presentare le dimissioni due anni più tardi.

    Dedicò tutta la sua vita alla promozione culturale contro la degradazione del patrimonio artistico italiano, pubblicando inoltre una raccolta di scritti sulla situazione dei beni culturali, intitolata “L’Italia storica e artistica allo sbaraglio”.

  • Siena - 18/02/2016

    “La comicità di Brun...

    “La comicità di Bruno Tanganelli”:

    Bruno Tanganelli è stata una di quelle personalità poliedriche che i senesi hanno avuto il piacere di incontrare. Il suo nome d’arte era “Tambus”: “Ta” come Tanganelli, “M” come mancino, “Bu” come Bubi, “S” come Siena.

    È stato un mix di satira, arte, comicità e ironia della senesità degli ultimi 50 anni. Un senese coi fiocchi, contradaiolo della Giraffa e artista da una vita.

    Divenne famoso per le sue vignette, molte delle quali mostrate nel giornale “Come ti pare” e intraprese la sua carriera nell’ambito del giornalismo, del fumetto, della telecronaca e della pittura.
    Fu portavoce del “vernacolo” senese, nonché il “Vernacolo Clebbe”. Il gruppo teatrale sapeva regalare ironia e comicità al teatro dei Rinnovati e dei Rozzi, che puntualmente ad ogni spettacolo, faceva sempre il pieno; tra le commedie da lui ideate, assieme al gruppo, vi sono “Accosta l’uscio”, “Daccelo”, “L’ultimo palio di Rosa”, “Il coccolone”, tutti titoli che riprendono la tipica parlata senese. La particolarità di tali spettacoli stava nella semplicità dei gesti, della storia, della sceneggiatura; una semplicità che regalava sano umorismo.

    Si congedò da Siena più di venticinque anni fa ma il suo nome non è mai stato dimenticato.

  • Siena - 17/02/2016

    La rosa di Beppe di...

    La rosa di Beppe di Bedo.

    Percorrendo via del Comune, la via principale del rione della Contrada del Bruco, si può scorgere sulla destra una targa commemorativa con inciso il nome “Beppe di Bedo”.
    Giuseppe Ferratti è stato uno dei tanti personaggi tipici del popolo senese. Brucaiolo come non mai, si faceva chiamare da tutti con lo pseudonimo “Beppe di Bedo”.

    La targa commemorativa si trova oggi sulla facciata della sua casa natia. È stata realizzata sia per ricordare la persona carismatica che era, sia per un aneddoto di Palio che i brucaioli non dimenticano. Beppe di Bedo, con una rosa in mano, andò a prendere in Piazza il cavallo che per puro destino toccò in sorte alla Contrada del Bruco, nonché “Rose Rosa”.

    Con “Rose Rosa” e con il mitico Beppe, la Contrada del Bruco, vinse il Palio del 1996, dopo 41 anni di digiuno.
    Un Palio che la Contrada del Bruco non dimentica.

  • Siena - 15/02/2016

    Quei dolci a marchio...

    Quei dolci a marchio Nannini.

    Danilo Nannini è stato imprenditore senese nell’ambito dell’industria dolciaria.

    I dolci tipici senesi come ricciarelli e panforti portano il marchio Nannini, un marchio che i senesi ricordano da sempre .
    Il padre,Guido Nannini, investì tutta la sua vita nella produzione dolciaria: prima che nascesse suo figlio Danilo, aprì il “Bar Ideale” agli inizi del Novecento. Un bar del tutto innovativo per quell’epoca: al suo interno difatti vi era una macchina molto particolare che produceva una qualità di caffè talmente buona da conquistarsi la maggioranza della clientela senese.
    Dopo il “Bar Ideale”, venne inaugurato il bar-caffetteria “Gran Bar- La Conca d’Oro”.

    Oltre alla gestione dei due locali, nel 1930 Guido Nannini iniziò l’attività dolciaria nel suo fondo di proprietà, situato all’angolo di via del Paradiso.

    Danilo, nato a Siena nel 1921, seguì le orme del padre, inserendosi fin da giovane nell’attività familiare.
    Insieme al fratello Aldo, Danilo riuscì a diffondere il marchio in ambito internazionale, mandando avanti i due luoghi più famosi a Siena per la produzione dolciaria: dopo il “Bar Ideale”, il “Bar la Posta”, situato nell’attuale Piazza Matteotti e il bar “La Conca d’Oro”, in via Banchi di Sopra.

    Tutti i cittadini passavano di lì per una semplice colazione, per gustare il tè nella rinomata sala o per assaporare i dolci tipici della città, veri e propri prodotti artigianali, fedeli alle antiche ricette.
    Danilo Nannini è stato famoso per la produzione dolciaria, Presidente della squadra di calcio dell’A.C Siena e Priore vittorioso della sua Contrada, nonché la Civetta.

    Ci ha lasciato il 15 febbraio 2007.

  • Siena - 13/02/2016

    Il Siena Art Institu...

    Il Siena Art Institute offre anche quest'anno laboratori di arte (disegno figurativo, pittura ad olio, acquarello, ceramica, artigianato orafo, fotografia, scrittura creativa) e inglese (per bambini, adolescenti e adulti per tutti i livelli), tenuti da artisti, artigiani e madrelingua!
    Ancora pochi giorni per l'iscrizione!

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