Risultati: 10
  • Rieti - 24/04/2017

    Andrea Balloni

    Se n'è andato così, improvvisate, lasciando tutti senza fiato.

    Un terribile incidente ha strappato ai suoi cari Andrea Balloni, trentenne reatino rimasto vittima di uno schianto automobilistico alle 6:50 di ieri mattina. Era un ragazzo solare, sempre sorridente, con un futuro ancora tutto da vivere.

    La notizia della tragica morte si è diffusa immediatamente e molti sono stati gli attestati di stima ed affetto giunti alla famiglia in questo momento di grande dolore.

    Andrea aveva un'anima bellissima e questa resterà per sempre tra di noi.

  • Rieti - 16/01/2017

    Antonio Serilli

    Il comando provinciale dei vigili del fuoco di Rieti piange la scomparsa di Antonio Serilli, capo squadra punto di riferimento per tutti i suoi colleghi.

    Aveva solo 55 anni ed una vita intera ancora da vivere.
    Il destino è stato crudele e così se n'è andato lasciando un enorme vuoto nella comunità.
    Un malore improvviso non gli ha lasciato scampo e si è spento all'ospedale di Terni.
    Tutti lo ricordano​ come un instancabile lavorare ed una persona gentile e sempre disponibile.
    Prezioso è stato il suo lavoro durante i giorni che sono seguiti al tremendo sisma che ha devastato quelle zone.

    Era un angelo qui sulla terra e sicuramente lo sarà ancor di più su in cielo.

  • Rieti - 13/01/2017

    Gabriella Bastioni

    Offeio piange la scomparsa di Gabriella Bastioni, presidente del Comitato promotore di tutte le attività che il paese da anni organizza nella splendida cornice del Cicolano, vicino al Lago del Salto.

    La comunità è sconvolta dalla notizia, perché tutti le volevano bene. Era una donna piena di entusiasmo e vitalità, con immensa forza e grande determinazione. Da pochi anni era andata in pensione, ma questo non l'aveva di certo fermata.
    Si era dedicata al suo orto, ai prodotti della terra, che coltivava con dedizione ed amore.

    Si è spenta quando aveva ancora tanto da dare ed ora non resta che custodire il suo prezioso ricordo nella memoria e nel cuore, come sicuramente Gabriella avrebbe voluto.

  • Rieti - 30/12/2016

    Eugenio Labonia

    Rieti in lutto. Ha giocato e vinto tante partite, ma purtroppo ha perso quella più importante.

    Se n'è andato nel giorno del suo onomastico Eugenio Labonia, 48 enne figura storica del calcio locale.
    Una lunga malattia lo ha provato nel corpo, ma non nello spirito, sempre forte combattivo come un vero uomo di sport sa essere.

    Lascia un enorme vuoto, nella consapevolezza che nessuno dimenticherà mai quello che è stato e sempre sarà nel cuore di chi lo ha amato.

  • Rieti - 24/10/2016

    Manlio Coletti

    Si svolgono oggi i funerali del giovane Manlio Coletti, 39enne scomparso qualche giorno fa dopo un lungo ricovero in ospedale.

    Appassionatissimo tifoso di calcio con un amore sfrenato per la sua squadra del cuore, il Rieti, che si è unito al cordoglio per la morte del ragazzo.

    Simpatico, allegro e sempre sorridente, è così che tutti lo ricordano ed è così che continueranno a farlo, portando nel cuore l'immagine di Manlio che, dagli spalti, intona un coro con le braccia al cielo.

  • Rieti - 29/08/2016

    Emanuela De Luca

    Aveva solo 41 anni Emanuela De Luca, un lavoro che amava e tutta una vita ancora da vivere.

    Originaria del reatino, ma trapiantata a Roma dove era impiegata come tecnico sanitario di laboratorio all'ospedale San Giovanni dell'Addolorata, è un'altra delle vittime del sisma che nei giorni scorsi ha colpito duramente il centro Italia.
    Era una moglie affettuosa e devota, nonché una donna dalle mille risorse.

    La sua vita è stata spazzata via dalla furia del terremoto, ma non la sua anima, che continuerà a vivere nel cuore dei suoi cari.

  • Rieti - 29/08/2016

    Rita Cherubini, Agostino Ciancaglioni e Morena Ciancaglioni

    Gli angeli di Martina ed Ivan.

    La conta delle vittime è ormai come una lunga scala senza fine.
    Ad Amatrice non restano che sassi e pietre, in luoghi in cui una volta c'erano case piene di famiglie felici, vite spezzate come quelle pareti ora piene di crepe. Paga il prezzo più grande non solo chi è rimasto sepolto sotto le macerie, ma anche chi resta, chi si è salvato, chi le ferite più profonde le porta nell'anima.

    Questa è la storia di Martina Ciancaglioni, giovane donna che si prepara ad affrontare la prova più difficile a cui un essere umano possa essere chiamato. Nel sisma ha perso tutto, perché la furia della terra ha inghiottito il papà Agostino, la mamma Rita, la sorella Morena e perfino la loro amica a quattro zampe. Il dolore ti spacca a metà e allora è nelle vecchie foto, nei ricordi sereni, che trovi la forza di rialzarti. C'era un piccolo dono in arrivo, perché Morena aspettava un bambino, che avrebbe reso perfetta l'unione fra lei ed il marito Ivan.

    I nonni, insieme alla piccola cagnolina Briciola, compagna affettuosa di mille giochi, erano impazienti di conoscere il nuovo o la nuova arrivata e tutto sembrava essere come nei libri, quando si racconta una storia. Dapprima dispersi, la speranza di poterli riabbracciare si è spenta per sempre quando è arrivata la più nera delle notizie. Non c'è stato il lieto fine e l'ultima pagina della loro storia si è strappata irrimediabilmente.

    Ma non è andata affatto perduta, poiché Martina ed Ivan, i due sopravvissuti, sapranno custodirla gelosamente nel cassetto dei ricordi, certi che i loro cari, da lassù, non li abbandoneranno mai.

  • Rieti - 29/08/2016

    Paola Pandolfi, Giuseppe e Benedetta Taddei

    Il pensiero commosso della comunità di Rieti va a Paola Pandolfi e ai suoi due figli Giuseppe e Benedetta, di 10 e 13 anni.

    Il padre, Valerio Taddei, aveva da poco trovato un posto di lavoro come fornaio ad Amatrice e, essendo una famiglia unita, si erano trasferiti lì.

    A Rieti erano molto conosciuti e stimati. Valerio, infatti, è il figlio di Romano, storico fornaio di via della Ripresa. A piangere questa splendida famiglia è anche la comunità di Santa Rufina, nel comune di Cittaducale, dove i Taddei vivevano prima del trasferimento.

    Per un dramma del genere ora non esistono parole, ma solo un doveroso silenzio. La comunità si stringe al dolore della famiglia, sperando che il ricordo di Paola e dei piccoli Giuseppe e Benedetta possa dar forza a chi per questa perdita non si dà pace.

  • Rieti - 26/08/2016

    Nadia Magnanti

    Tra le tante, troppe vittime del sisma, la comunità vuole ricordare anche Nadia Magnanti, 44 anni festeggiati il 17 agosto, e la sua splendida famiglia.

    Si trovava ad Amatrice con il marito ed il figlio Francesco di soli 11 anni, per trascorrere qualche giorno nel paese che ha dato i natali alla madre della donna.
    Un profondo legame quello con Amatrice, luogo di residenza della famiglia di Nadia, proprietaria di un piccolo negozietto a conduzione familiare in cui si vendevano i prodotti della terra, raccolti con tanto sacrificio.
    Per Nadia e per Francesco non c'è stato nulla da fare, strappati alla vita durante il terremoto.
    Si è invece salvato il marito, che ha riportato solo qualche ferita.
    La più profonda però non conosce cura, per un papà a cui è stato strappato il bene più grande, insieme alla donna che ha tanto amato.
    E' un silenzio rumoroso quello che oggi si percepisce davanti al locale commerciale della famiglia di Nadia.
    Qualcuno lascia un fiore, altri un biglietto.

    C'è chi si ferma solo per fare il segno della croce e pregare affinchè le povere anime portate via dal sisma trovino la pace e veglino per sempre sui cari lasciati in vita a convivere col dolore.

  • Rieti - 25/08/2016

    Famiglia Tuccio

    La comunità in lutto in seguito al dramma che ha colpito la famiglia Tuccio: Andrea, Graziella e i due piccoli Stefano e Riccardo.

    Un'intera famiglia spazzata via dalla furia del sisma che ha colpito il centro Italia la scorsa notte.
    Ad Accumoli, la loro casa è crollata, portando via tutti i sogni di una famiglia felice.
    E' l'epilogo tragico della furia della natura, impossibile da prevedere ma non per questo meno dolorosa.

    Erano a letto quando il terremoto li ha sorpresi. Per loro non c'è stato nulla da fare.
    Sono rimasti intrappolati sotto le macerie della loro abitazione ed a nulla sono valsi gli sforzi dei soccorritori che hanno scavato a mani nude per disseppellirli.
    Una fine che lega indissolubilmente tutti e quattro, nell'atrocità della morte che non conosce ragione.

    Saranno insieme adesso come sempre e per sempre resteranno a vegliare su chi continua ad amarli da quaggiù.

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