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Ascoli Piceno - 22/12/2015
Il 22 dicembre del 1...
Il 22 dicembre del 1947 viene approvata dall'Assemblea Costituente, e promulgata dal capo provvisorio dello Stato, Enrico De Nicola, la Costituzione della Repubblica italiana.
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Ascoli Piceno - 21/12/2015
Il 21 dicembre 1968...
Il 21 dicembre 1968 se ne andava Vittorio Pozzo, calciatore degli albori del calcio, nonché allenatore dalla personalità inflessibile e lo straordinario carisma. E' tutt'ora l'unico tecnico della storia ad aver alzato ben due Coppe del Mondo, nel 1934 e nel 1938.
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Ascoli Piceno - 21/12/2015
"Fate in modo di ott...
"Fate in modo di ottenere ciò che amate, altrimenti sarete costretti ad amare ciò che otterrete."
Il 21 dicembre del 1375 moriva Giovanni Boccaccio, grande scrittore e poeta. Come ultima volontà fu incisa sulla sua tomba: "Studium fuit alma poesis" (La sua passione fu la nobile poesia). -
Ascoli Piceno - 21/12/2015
"La vita non è solta...
"La vita non è soltanto adesso, è anche adesso, ma deve esserci un po' di passato e tanto di futuro, non si è solo ragazzini, si è stati bambini e saremo vecchi. Io non sono meno importante di mio nipote!"
Il 21 dicembre 2010 moriva Enzo Bearzot, eroe sportivo italiano, commissario tecnico della nazionale di calcio Campione del mondo 1982.
Dopo l'opaco mondiale dell'86, Bearzot, "il Vecio", si rassegnò, palesando come non si riconoscesse più nella nuova creatura "calcio": "Per me allenare l'Italia era una vocazione che, con il passare degli anni, è diventata una professione. I valori del gioco sono cambiati dai miei tempi. A causa dello sviluppo del settore e dell'ingresso sulla scena di grandi sponsor, sembra che il denaro abbia spostato i pali delle porte". -
Ascoli Piceno - 21/12/2015
Il 21 dicembre 1950...
Il 21 dicembre 1950 moriva il poeta romano Carlo Alberto Camillo Mariano Salustri, in arte Trilussa.
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Ascoli Piceno - 19/12/2015
"Non camminerò nel m...
"Non camminerò nel mondo senza uno scopo, senza un'idea. Traccerò la mia rotta ad ogni passo. Seguirò il calore del sole e le carezze del vento. Solo così mi troverò."
Il 19 dicembre 1996 moriva l'immenso Marcello Mastroianni.
Pluripremiato attore, maestro di seduzione, emblema del miracolo italiano che oggi è ormai un lontano ricordo. Il suo fascino innato e disincantato, fatto di eleganza e carisma, lo ha reso un divo ineguagliabile, senza in fondo volerlo davvero. Ha prestato, nell'arco della sua carriera, il proprio volto a personaggi sia drammatici che comici, divenendo tra gli anni sessanta e settanta uno degli interpreti italiani più apprezzati del mondo. -
Ascoli Piceno - 19/12/2015
"Non esistono uomini...
"Non esistono uomini normali che siano indifferenti alla paura. Se Enrico Toti avesse avuto le due gambe, avrebbe evacuato la trincea come i suoi compagni. A molti eroi apparentemente bipedi mancava almeno una gamba, una moglie fedele, una virilità sicura, e altro ancora di non abnorme."
Il 19 dicembre 1992, in seguito ad un incidente sulla strada tra Codogno e Casalpusterlengo, perdeva la vita Gianni Brera, il più grande giornalista sportivo che l'Italia abbia avuto. -
Ascoli Piceno - 18/12/2015
"La vita riserva att...
"La vita riserva attimi di gioia e anni di sofferenze. L'importante è trasformare gli attimi in ore e gli anni in minuti."
Il Presidente. -
Ascoli Piceno - 18/12/2015
“Senti un pò Mazzone...
“Senti un pò Mazzone...Ogni anno chiamo uno scienziato per cacciarlo a metà stagione. Visto che sei bravo a sostituirli, stavolta il campionato lo cominci direttamente tu, così non ci penso più...”.
Il Presidente Rozzi a Carlo Mazzone. Era il 1973, mai decisione si rivelò più giusta. -
Ascoli Piceno - 18/12/2015
"Non sono disposto a...
"Non sono disposto a vedere l'Ascoli all'ultimo posto della classifica. L'Ascoli è un qualcosa che sta al di sopra degli uomini che la rappresentano".
- Costantino Rozzi (11 gennaio 1929 –18 dicembre 1994) -
Ascoli Piceno - 18/12/2015
Il 18 dicembre del 1...
Il 18 dicembre del 1994 se ne andava Costantino Rozzi, uno degli uomini che più hanno saputo lasciare il segno nella storia contemporanea del Piceno.
Diplomato geometra e violinista per passione, Rozzi fu un navigato costruttore edile, proprietario di alberghi e produttore di vini. Ma per tutti è e sarà sempre “il Presidente” dell'Ascoli Calcio.
Iniziò la sua avventura a capo della dirigenza dei bianconeri da poco più di un neofita. “... Io so a malapena che in Italia il calcio si divide in tre categorie... Serie C, Serie B e Serie A. Noi adesso siamo in C. Ma chi ci vieta di arrivare sino alla A?... ". Entrò nel meccanismo Calcio in punta di piedi, ma la sua appartente sprovvedutezza iniziale celava un fuoco di determinazione.
Alla quarta stagione al timone del club riuscì a conquistare un traguardo insperato: la serie B. Allora in molti cucirono sulla squadra l'etichetta di simpatica comparsa, e ai quanti gli chiedevano con malizia "Adesso che siete in B cosa pensate di fare?”, lui rispondeva imperturbabile: “Niente, niente, tanto è chiaro che più di un anno in B non facciamo... Cosa avete capito? Facciamo solo un anno in B perché ci attende la Serie A!”
Il tempo ci insegnò che non si trattava di spocchia o presunzione. Il 9 giugno del '74 il sogno di una città intera divenne realtà: l'Ascoli Calcio approdò in Serie A. Il campanone della Cattedrale suonò per dieci minuti ininterrotti. Sulla panchina sedeva un giovane Carlo Mazzone.
Questa non fu l'unica promessa impensabile di Rozzi. Il Presidente, infatti, promise di costruire in cento giorni il nuovo stadio, anticipando i soldi di tasca propria. Ancora una volta mantenne la parola, consegnandoci un impianto all'avanguardia in grado di contenere sino a 40.000 persone.
Costantino Rozzi è stato e sarà per sempre l'unico, grande presidente. Il calcio non è più lo stesso, anche la città è cambiata, eppure Costantino, a ventuno anni di distanza, vive ancora nel cuore di tutti gli ascolani.
Ancora grazie, Presidente. -
Ascoli Piceno - 16/12/2015
Il 16 dicembre 1989...
Il 16 dicembre 1989 se ne andava Silvana Mangano, donna misteriosa, diva indiscussa e straordinaria attrice. Musa di Visconti e Pasolini, Silvana ci ha fatto ridere, piangere e soprattutto innamorare. Una bellezza singolare e una personalità malinconica l'hanno accompagnata dalle risaie di "Riso amaro" ad Hollywood, lungo una carriera fulminea, al fianco di Dino De Laurentiis, suo marito e padre dei suoi quattro figli.
Segnata dalla grande disgrazia della morte improvvisa di suo figlio Federico, Silvana Mangano cade in uno stato di depressione che darà il via anche alla separazione dal marito, togliendole la gioia di vivere. Sì è spenta a Madrid, a soli cinquantanove anni.