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  • Genova - 19/02/2016

    Oggi ricordiamo Erne...

    Oggi ricordiamo Ernesto Camillo Sivori, il violinista genovese morto il 19 febbraio del 1894 e sepolto nel cimitero monumentale di Stagliano.

    Allievo prediletto di Niccolò Paganini, Ernesto Camillo Sivori ha composto circa cinquanta composizioni per violino e chitarra.
    Famoso in tutta Europa la sua fama è arrivata anche oltre oceano, dove ha tenuto diversi concerti. Oltre che di Paganini, fu allievo anche di Giacomo Costa e di Agostino delle Piane.

    Venne definito da un critico francese il “Paganinetto” e il suo rapporto con il maestro continuò anche dopo la sua morte.

    Ernesto Camillo Sivori si presentava infatti come l’erede dell'arte del suo maestro, anche se la sua particolarità era principalmente quella di adattare la musica di Paganini alle sue esigenze, spesso anche con modifiche originali, o dovute alle sue caratteristiche fisiche. Si dice infatti che avesse le dita più corte di quelle di Paganini e per questo motivo dovette riadattare alcune suonate alle sue caratteristiche fisiche. Paganini gli dedicò un concerto per violino e chitarra, di cui l’originale è purtroppo andato perduto, ma ci rimangono alcuni pezzi per violino e chitarra.

    Il ricordo è sempre vivo nella nostra città e nella nostra regione: a lui sono dedicati un teatro a Finale Ligure e una sala multifunzionale a Genova.

    Il suo violino, invece, è conservato presso il municipio della nostra città, chissà se sarà suonato ancora?

  • Genova - 18/02/2016

    Oggi festeggiamo il...

    Oggi festeggiamo il compleanno di Fabrizio De Andrè, il più amato e noto cantautore della nostra città. Colui che ha messo in musica, meglio di chiunque altro, Genova e le sue contraddizioni.

    Canzoni come “La città vecchia” o “Via del Campo” rappresentano e descrivono la Superba meglio di qualunque fotografia, film o acquerello. Grazie a lui Genova, i suoi vicoli e i suoi personaggi sono conosciuti in tutto il mondo. Nei suoi testi l'anima anarchica, ribelle e popolare della nostra città viene descritta con parole che travalicano i confini, diventando patrimonio culturale del nostro Paese.

    Il rapporto spesso contrastante tra Genova e De Andrè si rinsalda nel 1984 con l'uscita dell'album “Creuza de ma”. Grazie a questo disco, al nostro dialetto viene conferita una nuova legittimità musicale.

    Oggi Genova ti ricorda con affetto Faber. Il tuo mito è andato oltre intere generazioni, impossibile trovare un chitarra con la quale non sia stata suonata almeno una volta una delle tue canzoni.

    Grazie Faber per tutto quello che ci hai lasciato.

  • Genova - 17/02/2016

    Eugenio Carmi, il gr...

    Eugenio Carmi, il grande artista genovese, si è spento ieri, 16 febbraio, all'età di 96 anni in una clinica svizzera.

    Nato a Genova nel 1920, è stato uno dei grandi maestri dell'astrattismo italiano, l'ultimo esponente della generazione della scuola genovese, insieme a Luzzati e Costantini. Fuggito a Zurigo a causa delle leggi razziali, Carmi non interrompe il legame con la sua città, legame che lo porterà dal 1956 al 1965 a ricoprire il ruolo di responsabile immagine dell'Italsider. Fermamente convinto che l'industria debba essere un polo di diffusione culturale, realizza opere astratte utilizzando diversi materiali “industriali” come latte, plastiche, smalti su acciaio e vetrate.

    Il suo rapporto con Genova va oltre il rapporto con l'Italisider: nel 1963 fonda la Galleria del Deposito a Boccadasse insieme agli amici artisti Lele Luzzati, Popi Fedeli e Flavio Costantini. L'obiettivo è quello di “fare qualcosa di nuovo”, ovvero offrire un’alternativa alle logiche commerciali del mercato dell’arte, e di creare un polo artistico e culturale a livello internazionale. Il fine ultimo è di realizzare e veicolare un’arte accessibile a un pubblico molto più vasto. Nel 1966 collabora con Umberto Eco nella realizzazione di una serie di favole per bambini edite da Bompiani, in quell'anno è ospite della Biennale di Venezia con l'opera elettronica SPCE. Tra le diverse opere che lo legano a Genova c'è anche la realizzazione del logo ufficiale della Regione Liguria.

    L'Italia perde uno dei maestri dell’astrattismo nostrano. Genova dice addio all'ultimo "grande" di una generazione di artisti straordinari.

  • Genova - 26/01/2016

    Si è spento ieri Enr...

    Si è spento ieri Enrico Bruno Novali, grande artista genovese. Classe 1928, fu allievo di Giuseppe Bodrato, per poi perfezionarsi nel dopoguerra grazie ad Orlando Grosso. Collaborò per anni con Antonio Giuseppe Santagata e lo scultore Guido Galletti.

    Nel '46 esordì con la prima mostra in pubblico, un appuntamento che diede il via ad una lunga e brillante carriera che portò il suo nome e quello di Genova oltre in confini nazionali.

    Oltre la pittura, l'altra grande passione di Novali fu l'impegno sindacale. Negli anni '70 fu tra i protagonisti della nascita dello SNA Cgil, di cui fi Segretario Generale e componente della Segreteria Nazionale.

    Nominato Accademico Promotore dell'Accademia Ligustica di Belle Arti, una sua opera è conservata presso la Galleria d'Arte Moderna del polo museale di Genova Nervi": lo ha dichiarato la Camera del Lavoro tramite una nota. Ha organizzato oltre trenta Rassegne d'Arte per il Sindacato, promuovendo una intensa attività di valorizzazione dei beni culturali sul territorio e le sue opere impreziosiscono la Camera del Lavoro di Genova.

    Vogliamo ricordarlo con le parole che pronunciò in occasione del trasloco della storica sede della Cgil di via Balbi a quella di via San Giovanni d'Acri.

    "E questo piccolo e vecchio uomo che piange, non deriderlo compagno; si può piangere di dolore, di nostalgia, si può piangere guardando la vecchia casa, "la casa dei ricordi" ma si può piangere anche per la gioia guardando la nuova casa del sindacato, "la casa della speranza".

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