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  • Trieste - 26/02/2016

    Veniva a mancare ogg...

    Veniva a mancare oggi, 26 febbraio 1961, Uberto Luigi De Morpurgo, famoso tennista italiano.

    Soprannominato "il Barone”, Morpurgo conobbe il tennis ancora giovanissimo ad Oxford, dove si era recato a studiare, e conseguì i primi successi come campione junior in Grand Bretagna. Nel 1915 era già campione studentesco a Parigi.

    Triestino di nascita, questo esteta dello sport apparve come un connubio tra compostezza e forte personalità, un mix esplosivo che lo rese l'unico tennista italiano a vincere almeno una medaglia ai giochi olimpici.

    De Morpurgo era un atleta dotato di una carica agonistica e una tempra di carattere che andava ben oltre la media, lui non viveva di sport, ma per lo sport.

  • Trieste - 24/02/2016

    Ricorre oggi il 113°...

    Ricorre oggi il 113° anniversario dalla nascita di Vladimir Bartol, scrittore di origine Triestine, tra i più urbani di tutta la letteratura slovena.

    La sua opera più importante è senz’altro il romanzo Alamut, pubblicato nel 1938 e tradotto in ben 18 lingue. Nelle sue novelle autobiografiche descrisse sé stesso come un bimbo molto sensibile e un po' strano con una vita fantastica molto ricca. Bartol frequentò la scuola elementare e poi secondaria a Trieste trasferendosi a Ljubljana per seguire all' Università i corsi di biologia e filosofia. A Vladimir Bartol è stato intitolato l’omonimo Istituto comprensivo “Vladimir Bartol” che nasce nel 2009 dalla fusione della Scuola dell’Infanzia, Primaria e Secondaria di primo grado.

    “L’aura di Bartol quale narratore esotico, con quel suo cosmopolitismo così controcorrente rispetto al realismo sociale nazionalmente, ha le sue profonde radici proprio qui, tra il mare, le vie, le lingue e le anime della Trieste in un crogiolo di stili, etnie, culture e religioni. La triestinità come tratto distintivo, quintessenza inalienabile della fisionomia spirituale e letteraria, una triestinità sinonimo di apertura mentale, diversità peculiare, multiculturalità, plurilinguismo, vitalità mediterranea e sensibilità.”

  • Trieste - 24/02/2016

    Il 24 febbraio 1945...

    Il 24 febbraio 1945 moriva Eugenio Curiel, fisico triestino di famiglia ebraica e medaglia d'oro alla memoria. Strenuo difensore della libertà e colonna portante dell'antifascismo, fu riconosciuto e giustiziato in strada da un gruppo di militi delle Brigate Nere.

    Dopo aver conseguito la maturità scientifica, frequentò per un breve periodo il biennio di Ignegneria, ma avendo un inclinazione più forte per gli studi teorici, dopo pochi mesi si iscrisse al corso di laurea in Fisica. Docente universitario e sicura promessa della scienza italiana fu, seppur di giovane d'età, attivo combattente nella lotta per la libertà del popolo.

    Le fonti dell’epoca lo definirono come un glorioso esempio per tutta la gioventù italiana, di sicura fede nel processo scientifico, amore per la Patria e la Libertà.

  • Trieste - 23/02/2016

    Oggi, 23 febbraio 18...

    Oggi, 23 febbraio 1850, nasceva Attilio Hortis politico, grande studioso e bibliotecario triestino.

    Hortis nacque a Trieste dove compì gli studi fino all'età di sedici anni, successivamente fu costretto a trasferirsi a Padova per via del padre. Dopo la laurea vinse un concorso come bibliotecario alla Biblioteca Civica di Trieste e vi fece ritorno. Successivamente divenne direttore della Società di Minerva, per undici anni diresse l'Archeografo triestino e nel 1897 divenne deputato di Trieste all'interno del Parlamento di Vienna dove si fece promotore del progetto di fondare una università italiana a Trieste. In suo onore è stata ribattezzata la piazza Lipsia di Trieste e gli è stata dedicata la Biblioteca Civica da lui diretta per quasi cinquant’anni.

    “Da Trieste nobilissima una ferale notizia ha il 23 febbraio percosso il cuore di tutti gli italiani: Attilio Hortis non era più. Al lutto della città di san Giusto, che ancora non sa persuadersi dell'amarissima perdita, risponde l'accorato dolore di tutta la nazione: poiché una grande anima di patriota si è spenta.”

  • Trieste - 21/02/2016

    Improvvisamente è ve...

    Improvvisamente è venuto a mancare Paolo Salvagno, conosciutissimo a Trieste e non solo, come Pappo Dj. Aveva solo 43 anni.

    Vent’anni di carriera in radio e consolle ai vari Hippodrom, Princeps Vip, Mirò, Tivoli, molti lo ricorderanno in consolle con Carlo Oliva e a Radio Baccano con Claudio Bernobic.

    Solo pochi giorni fa aveva animato il carnevale e fatto ballare tutta piazza Unità assieme al collega Mauro Manni con lui sul palco in occasione del corso mascherato del Carnevale di Trieste.

    Se ne è andato così, senza preavviso, Pappo Dj, una persona sempre gentile e rispettosa, lasciando incredulo e costernato il popolo della notte degli anni ’90.

  • Trieste - 21/02/2016

    Nasceva oggi, 21 feb...

    Nasceva oggi, 21 febbraio 1901, Emilio Comici notissimo alpinista e speleologo triestino ritenuto il più straordinario talento del periodo tra le due guerre.

    Una volta compiuti gli studi superiori si impiegò a Trieste da dove partiva per compiere gite e spedizioni con gli amici della “XXX Ottobre”. Dopo un decennio dedicato alla speleologia proseguendo così la tradizione triestina, iniziò l'attività alpinistica effettuando le prime esperienze nelle vicine Alpi Giulie. Dedicò gran parte della sua vita a numerose scalate nelle Alpi Orientali, in particolare nelle Dolomiti e nelle Alpi Giulie dove aprì circa 200 nuove vie.
    All’ “angelo delle Dolomiti” sono stati intitolati il rifugio Comici nella zona del Piz Sella- Plan del Gralba ai piedi del Sassolungo, il bivacco Comici nella Busa del Banco nel territorio di Auronzo di Cadore e la scuola di roccia ospitata nel rifugio Mario Premuda in Val Rosandra.

    Morì tragicamente in un incidente dovuto alla rottura di un cordino di cui stava provando la tenuta nella palestra di roccia di Vallunga.
    La sua grandezza non stava tanto nel gran numero di vie percorse e aperte ma nella purezza dello stile, Comici era come una goccia che cade: andava sotto la verticale di una cima e tirava su diritto.

    “In più di cinquant’anni non ho mai visto nessuno arrampicare con tanta apparente facilità, con tanta eleganza”, così lo ricorda con affetto Riccardo Cassin.

  • Trieste - 20/02/2016

    Oggi 20 febbraio ci...

    Oggi 20 febbraio ci lasciava il Triestino Nereo Rocco, grande allenatore del Milan dal 1961.

    Nato a Trieste il 20 maggio del 1912 nel rione di San Giacomo, fin dai primi anni della giovinezza coltivò la passione per il calcio osservando le partite dell’ Unione Sportiva Triestina che giocava a pochi passi da casa sua.

    Nel 1927 entrò a far parte delle giovanili della Triestina, fece il proprio esordio in Serie A il 6 ottobre del 1929 in una partita contro il Torino, dove gli alabardati persero per 1-0. Durante la sua carriera giocò con la Triestina otto stagioni, per un totale di 232 partite e totalizzando 66 reti. Campione d'Italia, è stato un grande allenatore ed un Campione d’Umanità.

    Le battute e le sue indimenticabili smorfie hanno reso il “Paròn” Nereo Rocco un gigante dello sport. Bonario per eccellenza e grandissimo cuore milanista è ancora oggi ricordato con affetto anche 37 anni dopo la sua scomparsa.

  • Trieste - 19/02/2016

    Il 19 febbraio 1983...

    Il 19 febbraio 1983 se ne andava Marcello Mascherini, figura di spicco fra gli scultori italiani del primo Novecento.

    Nato a Udine, ancora bambino si trasferì con la madre a Trieste dove rimarrà poi per tutta la vita. Frequentò negli anni della gioventù la sezione degli Scultori Ornatisti della Scuola per Capi d'Arte dell'Istituto Alessandro Volta, nella quale incontrò il maestro di modellato Alfonso Canciani. Approfondita la sua tecnica scultoria nello studio del triestino Franco Atschko, realizzò tra le varie opere la facciata del Tribunale di Trieste e la statua della dea Minerva davanti all’Università dove l'artista tenne dei corsi di scultura per diversi anni. Ricordiamo oggi, a trent’anni dalla sua scomparsa, questo grande artista e intellettuale che fu fortemente attivo nella scena artistica Triestina ricoprendo diverse cariche tra cui Ispettore per i Beni Culturali ed Ambientali della Provincia, socio fondatore e direttore della sezione arti figurative del Circolo della Cultura delle Arti di Trieste.

    Per Marcello Mascherini scolpire non era solo modellare qualcosa, era trovare dentro di essa il respiro della vita.

  • Trieste - 18/02/2016

    Muggia, addio a Walt...

    Muggia, addio a Walter Ambrosi, cofondatore del Muglia Fortitudo.

    È passata ormai una settimana dalla scomparsa di Walter Ambrosi, deceduto all'improvviso nella sua casa di via Monte d’Oro.

    Per anni impiegato nel Municipio rivierasco tra il settore Anagrafe e Cultura, dirigente delle squadre di calcio del Breg e della Roianese, era molto conosciuto per essere stato cofondatore dell'associazione sportiva dilettantistica Muglia Fortitudo.
    Negli ultimi tempi i problemi di salute lo avevano costretto a frequentare meno i campi di calcio ma non l’avevano certo fermato dal rimanere in contatto con i suoi colleghi e amici che lo informavano sulle novità societarie.

    Walter Ambrosi era una persona molto generosa con una grande passione per il pallone, chi lo ha conosciuto lo ricorda come un uomo che ha dato davvero qualcosa di importante alla Muggia sportiva.

  • Trieste - 17/02/2016

    Oggi, cinque anni fa...

    Oggi, cinque anni fa, veniva a mancare Giampaolo Coral, musicista e compositore Triestino.

    Iniziò la sua attività musicale a 14 anni come organista nella città di Trieste, diplomandosi poi in pianoforte presso il Conservatorio Benedetto Marcello a Venezia. L’avvio della sua carriera lo riporta nella città natale, dove opera come Maestro presso il Teatro Comunale Giuseppe Verdi e contemporaneamente come direttore di coro presso il Conservatorio Statale di Musica Giuseppe Tartini di Trieste.

    La XXV edizione del Festival “Trieste Prima,” tenutasi nel 2011, ha voluto ricordare come il suo fondatore, Giampaolo Coral, abbia sempre supportato il festival lottando contro la carenza di supporti finanziari e come in ogni occasione cercasse di coinvolgere interpreti di altissima qualità particolarmente legati alla scena triestina.

    Giampaolo Coral non era solo un compositore ma anche un grande organizzatore e promotore culturale a cui la città di Trieste deve un ricordo speciale, è stato inoltre direttore artistico del concorso internazionale “Premio Musicale Città di Trieste”.

  • Trieste - 12/02/2016

    Il 12 febbraio febbr...

    Il 12 febbraio febbraio 2001 se ne andava Tiberio Mitri, pugile triestino protagonista degli anni '50.

    Occhi azzurri, capelli biondi, Tiberio era bello ed affascinante, con quel qualcosa, però, nel suo sguardo che parlava di un uomo tormentato. Nato nel 1926, perse il padre quando aveva dieci anni, dopo di che conobbe la vera miseria. Adolescente tentò vari lavoretti, dal garzone al radiotecnico, fino ad entrare in una palestra. La sua rabbia repressa e la voglia di rivincita, supportate da un fisico robusto, divennero la sua fortuna, spalancandogli le porte del pugilato.

    Pochi anni e Frankie Carbo, il gangster controllava la boxe di New York, lo portò sul ring per il titolo mondiale: è il sogno americano dell'angelo biondo. Campione italiano nel '48, campione europeo nel '49, Tiberio Mitri iniziò il 1950 sotto eccellenti auspici e con numeri da primato: 53 incontri disputati, 49 vittorie, tre pareggi e un no contest. La marcia del pugile di Trieste verso il titolo mondiale sembrava inarrestabile.

    Soldi, fama e la bellissima moglie Fulvia Franco, miss Italia '48, questa è la storia di un ragazzo che dalla polvere del rione di San Giacomo sfiorò la vetta del mondo.

    Nel giorno del suo ventiquattresimo compleanno, il 12 luglio 1950, Tiberio affrontò su un ring della Grande Mela Jake LaMotta, l'italo-americano noto come "il Toro del Bronx". C'era in palio il titolo mondiale. Fu un incontro durissimo, durato quindici riprese, ma alla fine Mitri si arrese. Quello fu il momento più alto della sua carriera, seppur continuata brillantemente fino 1957, quando annunciò il ritiro.

    Nel frattempo si fece apprezzare anche come attore, comparendo in pellicole del calibro de “La grande guerra”, e come scrittore.

    Gli ultimi anni di vita di Mitri furono segnati da gravi problemi famigliari. Persero la vita i due figli Alessandro e Tiberia, e progressivamente perse non ebbe più il pieno controllo delle facoltà mentali, un problema riconducibile ai molti traumi subiti negli incontri, aggravato dalla dipendenza da alcol e cocaina.

    Morì tragicamente a Roma, all'età di 74 anni, travolto da un treno lungo i binari della stazione Termini.

    Lo ricordiamo con la dedica che rilasciò al momento della presentazione della sua biografia.

    “Dedico questo libro ai pugili arrivati e a quelli mancati. A tutti gli atleti che nello sport credono di aver trovato la via di scampo. Agli uomini che nella vita cercano se stessi, per tutta la vita. A coloro che credono di aver trovato la strada, ma che per il solito imprevisto la perdono. In fondo, lo dedico ai diseredati come me, che pur emergendo sono tornati alle origini. Tutto ciò che si crea con fatica in una vita, si può distruggere in dieci secondi.”

  • Trieste - 10/02/2016

    Oggi, mercoledì 10 f...

    Oggi, mercoledì 10 febbraio, a Basovizza si terrà la cerimonia principale della Giornata del Ricordo.

    Trieste, nel secondo dopoguerra, per l’alto numero di esuli e per le problematiche legate al confine orientale, è stata assunta come simbolo per non dimenticare le vittime delle foibe e dell'esodo giuliano-dalmata.

    Al Porto Vecchio di Trieste c’è un luogo della memoria che racconta di una pagina dolorosissima della storia d’Italia dove una sedia, accatastata con molte altre, porta un nome, una sigla, un numero.

    Oggetti comuni questi racchiusi nel magazzino 18 che accompagnavano lo scorrere di tante vite improvvisamente interrotte dall’esodo.

    Il Giorno del ricordo è una solennità civile nazionale italiana che non va lasciata cadere nell’ oblio poichè come disse Giorgio Pasquali: Chi non ricorda, non vive.

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