Risultati: 111
  • Brescia - 25/01/2017

    Nadia Pulvirenti - Castegnato

    Nadia Pulvirenti aveva solo 25 anni e ieri mattina, come ogni mattina, era andata in Cascina a svolgere il suo lavoro.

    Era stato il suo entusiasmo e la sua passione ad assicurarle quel lavoro tanto cercato. Si era presentata alla clinica senza appuntamento, portando a mano il suo curriculum e facendo subito una buona impressione. Si era laureata a Verona ed aiutare gli altri era la sua missione. Faceva con loro il bucato, la spesa, le pulizie e tutto ciò che serviva per farli vivere al meglio.
    Il suo sorriso era contagioso e bastava guardarla per capire che era quella la sua vita. Non poteva immaginare che proprio uno dei suoi pazienti l'avrebbe uccisa.

    La comunità bresciana è incredula e senza parole, sconvolta da questa assurda morte che strappa Nadia ai suoi affetti più cari. Era una ragazza speciale e non si poteva non volerle bene.

    Lascia un enorme vuoto, che si cercherà di riempire con il ricordo di ciò che è stata è di quello che ha lasciato nel cuore di tutti.

  • Brescia - 24/01/2017

    Patrick Cocchi - Calcinato

    Un anno fa la comunità di Calcinato piangeva la scomparsa di Patrick Cocchi, 40enne venuto a mancare dopo un’estenuante lotta contro la malattia.

    Patrick era un uomo sorridente. Apprezzava le mille sfaccettature della vita, quelle positive e negative, senza mai perdersi d’animo. Anche alla scoperta del grande male con cui si apprestava a combattere, non aveva mai perso la speranza. Si faceva forza e riusciva a fare forza anche agli altri che lo accompagnavano lungo questo arduo cammino.

    Tutti apprezzavano la sua generosità e gentilezza. Anche quando sarebbe stato giustificato essere lunatici, badare meno agli altri e ai loro problemi, Patrick era sempre sorridente, mostrandosi sempre come un raggio di sole. La comunità si unisce alla famiglia e ai suoi cari per ricordare la sua incredibile personalità, per ringraziarlo di tutta la sua gentilezza e per custodire per sempre il suo ricordo nel cuore.

  • Brescia - 20/01/2017

    Un anno senza Gian Paolo Treccani - Sirmione

    L’anno scorso la comunità di Sirmione si stringeva nel dolore per la scomparsa di Gian Paolo Treccani, fine esteta dell’architettura bresciana oltre che scrittore e docente.

    Gian Paolo era un uomo che, pur possedendo un vasto bagaglio culturale ed un’acutezza mentale rara, non si era mai posto su un piedistallo. Amava la vita e la celebrava in ogni sua forma, anche quella più quotidiana e quindi considerata banale, e lo faceva sempre con il sorriso sulle labbra.

    Dopo aver conseguito la laurea all’Università di Venezia e il dottorato di ricerca in conservazione dei beni ambientali e architettonici al Politecnico di Milano, divenne funzionario della Soprintendenza per i beni ambientali e architettonici di Brescia, Mantova e Cremona, per poi diventare Professore ordinario di restauro architettonico al dipartimento di ingegneria civile, architettura, territorio, ambiente e matematica dell’Università degli studi di Brescia, parte inoltre del comitato scientifico e di redazione delle riviste «Storia urbana» e «Archeologia dell’architettura».

    La comunità lo ricorda per la sua passione, la sua gentilezza e la sua saggezza, e si aggiunge all’omaggio dei tanti studenti che Gian Paolo ha ispirato, promettendo di non dimenticarlo mai.

  • Brescia - 19/01/2017

    Pierfausto Danesi - Rodengo Saiano

    Un anno fa la comunità di Rodengo Saiano piangeva la scomparsa improvvisa di uno dei fabbri più conosciuti del paese: ci lasciava a soli 56 anni Pierfausto Danesi.

    Pierfausto risiedeva e lavorava a Rodengo, dove era praticamente il fabbro di tutti. Un uomo appassionato della vita e sempre felice di scambiare due chiacchiere. Teneva molto al suo paese e si interessava alla vita della comunità. Viveva nell’affetto della sua famiglia e con le risate dei tanti amici che lo stimavano e rispettavano. Sempre tanta passione, sempre tanto affetto da dare.

    Aveva un carattere molto dinamico, sempre allegro e sempre pronto ad ironizzare, sdrammatizzando la pesantezza di alcuni momenti negativi.

    Oggi, ad un anno di distanza, l'intera comunità lo vuole ricordare con affetto e commozione.

  • Brescia - 18/01/2017

    Luciano “Ciano” Lilloni - Calcinato

    La comunità di Calcinato piange Luciano “Ciano” Lilloni, scomparso improvvisamente la scorsa notte, lasciando nel dolore l’intero paese.

    Luciano era molto conosciuto nel Basso Garda e per tutti, ragazzi e adulti, era "Ciano", il ballerino classe 1952 con l’energia di un ragazzino. A Calcinato era diventato un po’ la mascotte, sempre pronto a rallegrare l’animo di tutti, e soprattutto sempre pronto a muoversi.

    Ciano amava ballare e quando si sentiva il suo inimitabile saluto (“Ciao Patatini!”) si capiva già che quella sarebbe stata una serata piena di risate e divertimento. Da giovane faceva il tuttofare, tra lavori saltuari da manovale a muratore, per poi diventare improvvisamente lo “special guest” di tantissime serate mondane.

    Un uomo generoso, gentile e sempre allegro. Riusciva a metterti il sorriso anche se non volevi, e senza dubbio animava le sue giornate come se fossero un’opera d’arte, vivendo la sua vita pieno di passione ed energia.

    Si sentirà la mancanza di Ciano, delle sue risate e dei suoi balli. La comunità si stringe attorno ai suoi cari per ricordarlo, celebrare la sua originalità e promettendo di non dimenticarlo mai.

  • Brescia - 18/01/2017

    Franco Bortolini - Chiari

    La comunità di Chiari dà in queste ore il suo ultimo affettuoso saluto a Franco Bortolini, grande medico 66enne, ex primario di chirurgia all’ospedale Mellino Mellini.

    Franco, classe 1950, era il medico di tutti in paese. Un volto che tutti riconoscevano e che stava sempre simpatico. Aveva lavorato nell’ospedale fin dai primi anni 2000, ricoprendo un ruolo essenziale con grande capacità, competenza e professionalità.

    Fuori dalla vita ospedaliera, Franco era una persona semplice, molto legato alla sua famiglia e appassionato di politica, in particolare quella del suo paese, che lo riguardava in prima persona. Era una persona saggia, che sapeva dare il giusto peso alle parole e cercava di non lasciare mai nulla al caso.

    Un uomo che ha aiutato tantissime persone senza mai perdere l’umiltà e il sorriso che lo caratterizzavano. Oggi la comunità si unisce alla famiglia nel rendere omaggio all’uomo straordinario che era, promettendo di custodire per sempre il suo ricordo.

  • Brescia - 17/01/2017

    Costanzo Filippini - Manerbio

    La comunità di Manerbio ha dato ieri il suo affettuoso addio a Costanzo Filippini, storico dirigente sportivo della Virtus, scomparso a 77 anni lasciando tutto il paese sgomento e in lutto.

    Costanzo era una vera e propria istituzione per la città: un uomo semplice ma ricco di valori nobili e giusti con una passione incredibile per il calcio. Per anni aveva giocato proprio nella Virtus Manerbio, per poi diventare dirigente sportivo.

    Si occupava un po’ di tutto, ma la parte che aveva più a cuore era il settore giovanile: era sempre entusiasta di cercare nuovi talenti e osservare quelli che già aveva trovato. Si era impegnato per la società con completa passione e generosità, volendo incarnare personalmente i valori che voleva far arrivare a tutti i giovani calciatori.

    La comunità si stringe attorno alla famiglia, all’associazione sportiva e a tutti gli amici di Costanzo, promettendo di conservare il ricordo della sua felice e appassionata vita e non dimenticando mai i suoi insegnamenti e la sua saggezza.

  • Brescia - 13/01/2017

    Gian Battista Bonetti - Ghedi

    Un anno fa la comunità di Ghedi piangeva la scomparsa di Gian Battista Bonetti, uomo di 56 anni rimasto coinvolto in un tragico incidente stradale che ha lasciato la comunità sgomenta e addolorata.

    Gian Battista, affettuosamente soprannominato “Gibì”, era un brav’uomo sempre pronto ad aiutare gli altri. Di mestiere faceva l’idraulico, ma era particolarmente noto nella comunità per il suo forte impegno nel volontariato e nell’associazionismo. Era stimato ed apprezzato da tutti, definito come una di quelle persone genuine che non si incontrano spesso nella vita e che quando ci sono fa piacere a tutti.

    Gibì aveva iniziato a darsi da fare sin dagli anni ’70, partecipando attivamente al Gruppo Mivo 75 fondato da Paolino Vezzoli, Dario Duina e Lorenzo Treccani, che aveva l’obbiettivo di aiutare gli abitanti di una lontana e sconosciuta regione dell’Africa in cui operava il fratello missionario. Da allora per Gibì l’impegno nel mondo volontariato è stato una costante.

    Oggi la comunità si unisce alla celebrazione del ricordo dei suoi cari e dei suoi amici.

  • Brescia - 12/01/2017

    Un anno senza Massimo Pasotti - Lumezzane

    Un anno fa la comunità di Lumezzane piangeva la scomparsa di Massimo “knifer” Pasotti, il re dei coltellinai bresciani, lasciando il paese in un doloroso lutto.

    Massimo era una persona molto conosciuta e stimata. Molti apprezzavano la sua particolare schiettezza. Aveva un modo di fare a volte molto intenso, ma sempre con le più buone intenzioni possibili, e solitamente con l’obbiettivo di aiutare come poteva chi aveva bisogno. Amava prendere la vita con ironia, sdrammatizzando e vivendola con passione.

    Dopo la pensione si era dedicato unicamente alla passione per la quale era conosciuto in tutta Italia: la creazione di coltellini.

    La comunità si stringe attorno ai suoi cari e amici nel ricordarlo.

  • Brescia - 10/01/2017

    Stefano Moreni e Antonio Tinti

    Le comunità di Brescia, Corzano e Bedizzole piangono in questi giorni la scomparsa Stefano Moreni e Antonio Tinti, amici escursionisti uniti dalla passione per la montagna, vittime di un tragico incidente sulla Presolana.

    Stefano aveva 44 anni, Antonio 39, erano amici da tempo, legati dalla passione per la montagna e da un carattere più che compatibile. Entrambi erano uomini gentili, onesti, gioviali, innamorati della vita e sempre pronti a vedere il lato positivo delle cose. Durante l’escursione, considerata semplice per l’assenza di neve, Stefano e Antonio si trovavano in una comitiva di cinque amici in totale, tutti bresciani ed esperti di montagna. Stavano scendendo lungo un traverso piuttosto esposto quando Stefano, ultimo della fila, è stato tradito da una sottile lingua di ghiaccio. Si è sbilanciato, scivolando. In quel tragico momento Antonio, in cima, si è buttato, senza pensarci due volte, in soccorso dell’amico.

    Non si può esprimere a parole il forte dolore che in questi giorni provano parenti, amici e cari di Stefano e Antonio. Resta la forza della loro amicizia, indissolubile, che li ha accompagnati fino all'ultimo istante.

    I funerali si celebreranno mercoledì: Il funerale di Stefano Moreni, 44 anni, residente in città con la madre, saranno celebrati alle 15.30 nella parrocchia della Stocchetta, mentre un'ora prima a Bargnano, ci sarà l'ultimo saluto a Antonio Tinti, 39enne padre di due bambine piccole.

  • Brescia - 09/01/2017

    Un anno senza Mario Luzzi - Ghedi

    Un anno fa la comunità di Ghedi dava il suo ultimo saluto a Mario Luzzi, operaio di 48 anni colto da un fatale improvviso malore e la cui dipartita ha provocato dolore e tristezza in tutto il paese.

    Mario era una persona buona. Era senza dubbio l’animo della festa con la sua comicità, la sua creatività e la voglia di stare bene con gli altri. Lavorava come operaio presso le acciaierie Stefana, occupandosi con attenzione e dedizione della vita della sua famiglia, e in particolare del suo piccolo figlio.

    Un uomo pratico, amante della vita semplice e che non si lasciava abbindolare dalla materialità apparente, ma capiva che ciò che abbiamo di valore sono sempre e solo le relazioni, gli affetti, la possibilità di aiutare. E Mario non si tirava davvero mai indietro quando c’era bisogno di aiutare qualche amico.

    La comunità di Ghedi si stringe attorno alla famiglia e ai cari di Mario, ricordandolo per la persona fantastica e appassionata che era, e non dimenticando mai tutti i sorrisi e le battute accanto alla sua saggezza e pragmaticità.

  • Brescia - 08/01/2017

    Due anni senza Daniele Boglioni - Timoline

    Due anni fa la comunità di Timoline di Corte Franca dava il suo ultimo affettuoso abbraccio a Daniele Boglioni, giovane medico di 33 anni scomparso in seguito ad un tragico incidente stradale.

    Daniele era una brava persona, tutti lo conoscevano e lo stimavano molto. Dopo essersi laureato a pieni voti nel 2005, intraprendendo la stessa carriera dei genitori, specializzato in odontoiatria conservativa lavorava al poliambulatorio San Damiano, dove si distingueva per capacità, dedizione, e soprattutto per l’umanità che metteva nelle sue attività. Sorrideva alla vita e riusciva a contagiare gli altri col la sua allegria, cercando sempre il lato positivo, anche nelle situazioni più problematiche, condividendo la sua felicità con la famiglia e gli amici.

    La comunità di Timoline si stringe attorno alla famiglia nel ricordare l’unicità e la straordinarietà di Daniele, che continuerà a vivere e a sorridere attraverso il ricordo dei suoi amici e dei suoi cari.

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