Le nostre più sentite condoglianze.
GianAndrea Barnaba e f...
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Ascoli Piceno - 05/05/2016
Il 5 maggio 1821 mor...
Il 5 maggio 1821 moriva in esilio Napoleone Bonaparte.
Una curiosa tradizione vuole le origini della famiglia Bonaparte ad Ascoli Piceno, attestata dall’Archivio Notarile fino al 1400.
Il nobile Giovanni Bonaparte, sindaco di Montegallo, fu camerlengo della città di Ascoli tra il 1250 e il 1329 e i suoi due figli emigrarono uno in Corsica e l’ altro a S. Miniato.
Ad Ascoli esiste ancora oggi Palazzo Bonaparte, chiamato così perché fondato nel sestiere S. Cristoforo dove presumibilmente viveva la famiglia Bonaparte. Probabilmente la famiglia di Napoleone era originaria di Treviso e un membro giunse fino ad Ascoli.
Ad oggi non esiste nessun riferimento alle presunte radici ascolane ma nonostante ciò restiamo appassionati alle curiose tradizioni. -
Ascoli Piceno - 04/05/2016
Il 4 maggio 1913 nas...
Il 4 maggio 1913 nasceva a Grottammare Pericle Fazzini.
Figlio di Vittorio Fazzini e Maria Alessandrini, fin da giovanissimo, iniziò a lavorare nella falegnameria di famiglia insieme ai suoi fratelli. Qui si vide subito un talento nella scultura e Pericle nel 1930 si trasferì a Roma per intraprendere studi artistici.
Tra i suoi amici vi fu il poeta Ungaretti che ribattezza Pericle “lo scultore del vento” e tra le sue opere probabilmente più famose c’è la Resurrezione per la Sala Nervi in Vaticano.
Pericle ci ha lasciato il 4 dicembre 1987 e negli ultimi suoi appunti troviamo questo pensiero:
"La morte e la vita, una cosa: fanno parte dell'infinito mistero degli uomini e degli invisibili insetti che stanno a parità in questo sempre più misterioso universo che non si consuma mai". -
Ascoli Piceno - 02/05/2016
Il 2 maggio del 1918...
Il 2 maggio del 1918 moriva Federico Fenu, militare a cui Ascoli diede i natali ventisei anni prima.
Federico, tenente del genio aeronautico nella prima guerra mondiale, è precipitato al suolo con il dirigibile U5, perdendo la vita in un'azione di pattugliamento e di osservazione sulle coste del Tirreno. La sua famiglia era di origini sarde, precisamente di Sassari e vivevano ad Ascoli dove il padre Francesco era stato temporaneamente destinato come insegnante nelle scuole tecniche.
La nostra città ospitò Federico fino alla adolescenza quando poi il padre fu trasferito a Roma e qui successivamente si iscrisse all'Università e con lo scoppio della Prima Guerra Mondiale si arruolò.
l'Università La Sapienza di Roma ha intitolato in suo onore una sua aula nella facoltà di Ingegneria. -
Ascoli Piceno - 01/05/2016
Il 1º maggio 1886 v...
Il 1º maggio 1886 venne aperta all'esercizio la linea ferroviaria Ascoli Piceno-San Benedetto del Tronto.Tale infrastruttura avrebbe dovuto far parte, secondo i progetti iniziali, di un collegamento denominato Ferrovia Salaria, il quale non venne mai realizzato. La ferrovia apparteneva alla Rete Adriatica e venne esercita dalla Società Italiana per le strade ferrate meridionali, fino alla statalizzazione delle ferrovie italiane avvenuta nel 1905, data dalla quale l'esercizio passò alle
Ferrovie dello Stato (FS).
Il chilometro 0 della linea fu posto a San Benedetto del Tronto giacché la linea Adriatica viaggiava verso sud in affiancamento rispetto a quella di Ascoli fino a Porto d'Ascoli.
Il servizio effettuava tre corse giornaliere impiegando circa un’ora e mezza per percorrere trenta chilometri e le sue sei stazioni intermedie. I prezzi dei biglietti erano di £.3,75 per la prima classe, di £.2,55 per la seconda e di £.1,70 per la terza, oltre cinque centesimi di bollo per ciascun biglietto. -
Ascoli Piceno - 30/04/2016
Oggi, 30 aprile 2016...
Oggi, 30 aprile 2016, si celebra la cerimonia per l’intitolazione dell’Ipsia di San Benedetto del Tronto al preside Antonio Guastaferro, scomparso all’età di 90 anni nel giugno 2014.
Antonio fu un celebre professore e preside dell’Istituto Professionale di Stato per l’Industria e l’Artigianato, nonché fondatore della scuola nel 1961.
Per molti sambenedettesi fu un punto di riferimento, una figura autorevole e con un carisma unico. Nato in provincia di Napoli, giunse nel nostro territorio e insegnò inzialmente presso la Scuola di Avviamento Industriale “Sacconi” di Ascoli Piceno.
Dal 1961 al 1992 fu preside di ruolo dell’Ipsia, il primo ad entrare nell’istituto e l’ultimo ad uscire. Un uomo straordinario convinto che una buona scuola avrebbe formato buoni lavoratori e di conseguenza una buona nazione. -
Ascoli Piceno - 29/04/2016
Settant'anni fa, il...
Settant'anni fa, il 29 aprile del 1946, si insediava per la prima volta il Consiglio Comunale di Ascoli Piceno.
Le Potenze Alleate nel '46 avevano restituito 89 capoluoghi di provincia al controllo del governo italiano. Fu solo in questi 89 centri che si poté procedere alle elezioni, le prime dove le donne poterono votare, con una normativa proporzionale. Ad Ascoli il Consiglio Comunale doveva essere composto almeno da 40 consiglieri.
Nella nostra città vinse le elezioni la Democrazia Cristiana con 7.554 voti davanti al Partito Socialista di Unità Proletaria con 4909 voti. I votanti totali in città furono 19448. Come Sindaco alla guida della città fu confermato l'avvocato Serafino Orlini già preposto dal 1944 e tra i consiglieri ricordiamo Tozzi Condivi Renato che successivamente fu eletto Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio nel Governo Tambroni e nel III Governo Fanfani. -
Ascoli Piceno - 27/04/2016
Due anni fa il mondo...
Due anni fa il mondo del calcio salutava Vujadin Boskov, storico allenatore dell'Ascoli Calcio, poi della Sampdoria che vinse lo scudetto.
L'indimenticabile tecnico serbo iniziò la sua attività sulle panchine italiane allenando l'Ascoli Calcio del compianto presidente Costantino Rozzi. Era la stagione 1984/85, subentrando a Carlo Mazzone, culminata con una amara retrocessione. Poi l'inaspettata rinascita: il bel gioco, la vittoria del Campionato di serie B 1985/86 e la promozione in A.
Perché, come disse una volta mister Boskov: “Dopo pioggia viene sole”. -
Ascoli Piceno - 25/04/2016
Dopo l'8 settembre d...
Dopo l'8 settembre del 1943, in Italia si fece notare la tenace resistenza di militari al Colle San Marco sopra Ascoli Piceno.
Quest'ultimi, guidati dagli ufficiali Spartaco Perini e Ivo Paolini, furono aiutati dall'affluire di operai che avevano perso il lavoro, giovani renitenti alla leva, antifascisti di vecchia data, stranieri, inglesi, slavi, cattolici, sacerdoti, carabinieri e tutti insieme furono una delle prime organizzazioni a sollevarsi in Italia.
Molti sono i valorosi e coraggiosi uomini che parteciparono alla resistenza fino alla data emblema del 25 aprile e molti sono coloro che persero la vita. In quell'arco temporale si ricordano Ivo Castelli, un ragazzotto di appena 18 anni che allertò gli Avieri della Caserma presso San Filippo e Giacomo che riuscirono a sconfiggere i tedeschi giunti in città.
Da ricordare anche il giovanissimo studente Adriano Cinelli, appena diciassettenne e primo Partigiano d’Italia, colpito a morte negli scontri che ebbero luogo al distretto militare, spirato tra le braccia di Pierini. Ma come loro furono duecentosettantotto i caduti in combattimento nelle zone ascolane per amore della libertà e della giustizia a difesa della patria contro la prepotenza e l'oppressione in diverse date tra il 12 settembre 1943 ed il 3 ottobre 1944.
Il 25 aprile fu espressione di rinascita, gli italiani tutti ed in particolare la comunità ascolana poterono salutare la fine della lunga e sofferta occupazione e fu la festa della libertà, di una nuova coscienza di popolo. -
Ascoli Piceno - 23/04/2016
La sera del 23 april...
La sera del 23 aprile 2007 ci lasciarono prematuramente Eleonora Allevi, Davide Corradetti, Alex Luciani e Danilo Traini, tutti tra i 16 e i 19 anni.
I quattro ragazzi di Appignano del Tronto furono investiti mentre in sella ai loro scooter si recavano a mangiare un gelato in un bar del paese. La tragedia sconvolse l'intera comunità e la rabbia pervase il paese alla luce della dinamica dell'incidente che tutti conosciamo.
Il 25 aprile oltre duemila persone gremirono la piazza centrale e la chiesa di San Giovanni Battista di Appignano per abbracciare per l'ultima volta i ragazzi. L'omelia fu recitata dal Vescovo Montevecchi che si commosse pubblicamente e che parlò al cuore delle famiglie e degli amici, intervenuti in massa per salutare i loro compagni improvvisamente scomparsi per colpa di un tragico destino. -
Ascoli Piceno - 19/04/2016
Il 19 aprile 1949 fu...
Il 19 aprile 1949 fu inaugurata la "Casa del Pescatore" a San Benedetto del Tronto.
Venne realizzata per iniziativa della Lega dei Pescatori su forte volontà di Michele Fiscaletti, marinaio palombaro e capitano di lungo corso. Tutta la struttura fu finanziata grazie alla somma corrisposta esclusivamente dalla classe marinara sambenedettese.
La cerimonia d'inaugurazione ebbe inizio alle ore 10 con la deposizione di corone per le vittime del mare al molo nord e con la benedizione di don Costantino Calvaresi, parroco della Madonna della Marina, alla presenza dell'allora prefetto Vici, del sindaco Giorgini e di Maria Bucci, la madrina scelta per l’occasione.
L'opera del geometra Cesare Grifi, la prima del dopoguerra di tutti i maggiori centri costieri della penisola, portò ai marinai locali conforto e riposo durante i brevi periodi di sosta lavorativa nell'ampio e luminoso salone per le riunioni, la possibilità di acquisti agevolati in uno spaccio cooperativo e in una serie di servizi quali bagni, docce, barbieria, sale giochi, bar, biblioteca e sala di lettura, sala ritrovo, impianto telefonico. -
Ascoli Piceno - 18/04/2016
Il 18 aprile 2011 ve...
Il 18 aprile 2011 veniva uccisa Melania Rea.
Sono passati cinque anni dalla tragica morte della giovane mamma ed il dolore e la voglia di giustizia dei familiari sono più vivi che mai.
Melania era nativa di Somma Vesuviana ma viveva da qualche anno a Folignano. Quel giorno si era recata col marito e la sua figlioletta di 18 mesi nel pianoro di Colle San Marco forse per trascorrere qualche ora all'aperto. Il resto da parte di una cronaca tristemente nota.
Melania se ne è andata all'età di 29 anni, e con lei la sua voglia di veder crescere sua figlia e di avere una famiglia felice, circondata dall'affetto dei suoi genitori.
Purtroppo un destino crudele, avvolto ancora da molte ombre, tolse Melania dall'affetto dei suoi cari. Ma il suo ricordo è ancora vivo nei cuori di chi le ha voluto davvero bene. -
Ascoli Piceno - 10/04/2016
Il 10 aprile 1992 è...
Il 10 aprile 1992 è ancora vivo nella mente di chi, quel giorno, vide la propria casa e le vie attorno inondate dall’alluvione del fiume Tronto a Porto d'Ascoli e San Benedetto del Tronto.
In quel giorno caddero ben 370 mm di pioggia in 24 ore e l’acqua raggiunse via Mare e la rotonda di Porto d’Ascoli. Lungo la strada statale Adriatica, l'acqua raggiunse i due metri di altezza: un fatto analogo non si ricordava dall'aprile del 1959.
L'esondazione del fiume Tronto causò milioni di euro di danni a strade, infrastrutture, fabbriche, abitazioni private e tanta disperazione per i cittadini che videro andare sott'acqua i loro risparmi, i loro valori, i loro progetti, le loro attività. Molte ditte furono costrette ad interrompere per lunghi periodi di tempo le proprie produzioni. Particolarmente danneggiata fu la fabbrica di elicotteri della Breda-Nardi, a Centobuchi di Monteprandone, dove i 200 dipendenti erano stati fatti evacuare.
L’alluvione è una ferita ancora aperta nel cuore della popolazione dei quartieri Agraria, Sentina e Porto d’Ascoli che, per le conseguenze provocate alle case e all’economia del territorio, ne hanno risentito successivamente per molti anni.