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  • Ascoli Piceno - 23/05/2016

    Il 23 maggio 1956 na...

    Il 23 maggio 1956 nasceva Andrea Pazienza, fumettista e pittore italiano.

    Nato a San Benedetto del Tronto da Enrico Pazienza, professore di educazione artistica, e da Giuliana Di Cretico, cresce a San Severo e si forma artisticamente a Pescara e Bologna.
    Fin da piccolo era forte in lui il bisogno di disegnare e negli anni seguenti ne diede ampia dimostrazione.

    Un mito del fumetto che ci ha abbandonato prematuramente all'età di 32 anni. Ogni suo disegno, ogni sua opera, erano qualcosa di sorprendente, un esempio di naturalezza e talento, una miniera inesauribile di sogni e idee come affermano i maggiori protagonisti di quel settore.

    Anche se le nostre terre hanno ospitato poco Andrea e il suo genio qui era quasi incompreso, gli operatori del settore e molti di noi lo ricordano con affetto e con la speranza che, ovunque sia, abbia sempre la matita in mano per continuare a raccontare a suo modo la sua visione di vita.

  • Ascoli Piceno - 21/05/2016

    Un anno fa ci lascia...

    Un anno fa ci lasciava Fabio Comini, paracadutista ascolano di 26 anni.

    Fabio era un ragazzo speciale, generoso ed altruista. Con i suoi valori ed i suoi ideali era sempre pronto ad aiutare il prossimo.

    Appartenente al quarto reggimento Alpini paracadutisti di stanza a Verona, in addestramento alla Folgore di Pisa, purtroppo durante un'esercitazione il paracadute non si è voluto aprire e il tragico destino ci ha portato via un valoroso amico. Fin da piccolo voleva diventare un paracadutista e dopo tanti anni di sacrificio e determinazione, era riuscito a coronare il suo sogno.

    Per chi lo conosceva, anche la fotografia era una sua passione, portava sempre con sé la macchina fotografica per immoratalare gli istanti più belli e particolari che trascorreva insieme ai suoi amici.

    Con questa gioia di vivere lo vogliano affettuosamente ricordare a un anno dalla prematura scomparsa. Ciao Fabio!

  • Ascoli Piceno - 20/05/2016

    Il 20 maggio 2007, a...

    Il 20 maggio 2007, a 92 anni, ci lasciava Marcello Morgante, vescovo di Ascoli Piceno.

    Nato nel 1915 a Carpineto Sinello, un paese in provincia di Chieti, arrivò ad Ascoli come vescovo il 28 aprile 1957 a sostituire Ambrogio Squintani.

    Tra le grandi opere realizzate nella nostra cittadina ricordiamo il Villaggio S. Marta per anziani, la Tomba per bambini non nati nel civico cimitero, il Museo diocesano, trentacinque nuove chiese, il Cinema Piceno, il quindicinale diocesano ”La Vita Picena”, “Radio Ascoli”, la ristrutturazione ed adeguamento della Chiesa Cattedrale secondo i canoni del rinnovamento liturgico del Concilio Vaticano II. Dal 1971 al 1991 fu presidente della Conferenza Episcopale Marchigiana. Nel 1988 fu insignito dal Presidente della Repubblica della onorificenza di Grand’Ufficiale e dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri ottennel Premio della Cultura. Si ritirò il 13 aprile 1991, ma rimase nella diocesi di Ascoli come vescovo emerito.

    Morì nel 2007, lo stesso giorno in cui nella cattedrale si festeggiava il cinquantenario del suo episcopato nella città con un concerto dedicato.

  • Ascoli Piceno - 18/05/2016

    Il 18 maggio 1942 mo...

    Il 18 maggio 1942 moriva la poetessa Beatrice Piacentini Rinaldi detta Bice.

    Nata il 21 agosto 1856 a San Benedetto del Tronto dal nobile avvocato Augusto di Roma e da Marianna Fiorani, figlia del priore comunale Anastasio.

    Cresciuta tra San Benedetto, Roma e Collevecchio di Rieti, sposò lo zio Carlo di appena quattro anni più grande con il quale ebbe un unico figlio, Giuseppe scomparso nel 1935 in giovane età.
    La produzione dei sonetti in dialetto sambenedettese avvenne tra il 1904 e il 1926. La sua ultima pubblicazione furono i “Sonetti Marchiggiani”, dedicati alla memoria dell’amata madre deceduta nel 1921.

    Trascorse gli ultimi anni della sua vita nella amata terra natale dove morì nella casa posta in via del Consolato all'età di 86 anni.

  • Ascoli Piceno - 13/05/2016

    Ci ha lasciato all’e...

    Ci ha lasciato all’età di 88 anni, Franca Pulcini in Giusti, maestra elementare di San Benedetto del Tronto.

    Notizia molto triste per i tantissimi alunni che l’hanno avuta come insegnante fino a tutti gli anni ottanta. L’ultima sua sede di lavoro è stata la scuola elementare Moretti. Dedita nell’insegnamento, ha accompagnato intere generazioni di giovanissimi ai quali ha trasmesso nel miglior modo possibile valori e saperi. Tante infatti sono state le classi di alunni di San Benedetto e del circondario che l'hanno avuta seduta in cattedra o tra i banchi di scuola, mentre spiegava le basi delle principali materie.

    Tanti la ricordano per la spiccata generosità, per la passione e l'impegno nel perseguire con intelligenza ed umiltà la nobile arte di madre e di insegnante.

    Nel dolore ci stringiamo al marito Nello Giusti, ai figli Lamberto, Dino e Piero ed a tutti i parenti e amici che la ricorderanno per sempre con immenso amore.

  • Ascoli Piceno - 12/05/2016

    Il 12 maggio 1967 ci...

    Il 12 maggio 1967 ci lasciava il grande poeta sambenedettese Giovanni Vespasiani, autore di capolavori poetici assoluti come la poesia "Ciarevedeme su!".

    Delicato cantore della Città di San Benedetto del Tronto e dell'umanità della sua gente, fu uno dei più intensi e significativi poeti sambenedettesi. Degna di ricordo in suo onore, una sua meravigliosa lettera dell'amico storico e poeta sambenedettese Francesco Palestini datata 1952 dove attesta che se il mare e l'amore sono le note dominanti in San Benedetto del Tronto, essi, insieme al loco natio, sono i motivi preferiti della poesia di Giovanni, perché lui e' l'interprete dell'anima sambenedettese. Di Vespasiani, persino Trilussa onora la sua arte, in riferimento al volume "'N ci abbadà!" comunica lodi con le seguenti parole: «Ho notato, nella varia
    produzione del volume: spontaneità, colore e forza di sentimenti. L'autore dà prova di ricca vena e di efficace forma espressiva.»

    Tanti furono gli ammiratori dai quali ricevette sempre lusinghieri giudizi e riconoscimenti sia nel campo della Cultura che nell'Arte. Una targa affissa sulla casa dove visse, in via XX Settembre, ne tramanda il ricordo affettuoso della Città.

  • Ascoli Piceno - 11/05/2016

    Dopo 23 anni di atti...

    Dopo 23 anni di attività il Leopoldus di Ascoli Piceno ha chiuso i battenti.

    Martedì scorso e' stato l’ultimo giorno di apertura e le porte di una delle pizzerie tra le più storiche del centro si sono chiuse per sempre. Già dalla sua inaugurazione, il locale in via Vidacilio fu un punto d’incontro e di aggregazione e sulle sue lunghe panche in legno negli anni si sono consumate parecchie feste e cene in compagnia.

    Nel 2005 ottenne dalla Camera di Commercio il Certificato di Ristorante Tipico assieme ad altri dodici esercizi della provincia.
    Nelle sue salette, tra una pizza e una oliva all'ascolana era facile trovare anche un ospite importante che aveva appena finito lo spettacolo a teatro e che lì si ritirava per rilassarsi e cenare.

    Ci mancherà come locale punto di riferimento del centro, protagonista di appuntamenti, amori e affari conclusi davanti ad una birra.

    Purtroppo i tempi cambiano e le attività passano ma il suo ricordo rimarrà nei cuori degli ascolani.

  • Ascoli Piceno - 11/05/2016

    L'11 maggio 1966 se...

    L'11 maggio 1966 se ne andava Nicola Carosi, storico sindaco di Appignano Del Tronto ai tempi della ricostruzione.

    Carosi nacque ad Appignano da una famiglia che godeva di un certo benessere, frutto del sudore del padre Sante, emigrato da solo in America, da clandestino, e diventato proprietario di un vecchio mulino. Dopo aver seguito le orme dei fratelli sui banchi di scuola, si iscrisse all'Istituto Tecnico per Geometri di Ascoli Piceno, dove frequentò le quattro classi superiori. Ottenuto il diploma, si fece le ossa presso un noto geometra ascolano, per poi aprirsi un suo studio personale ad Appignano. L'amore per il suo paese lo spinse poi ad avvicinarsi alla politica. Prima come assessore, poi in veste di sindaco. Dal '48 al '51 la prima volta, e nel '64 la seconda. Quando non indossava i panni di primo cittadino, Carosi prestava servizio come assistente nei lavori di rimboschimento nel Corpo Forestale di Ascoli. La sua competenza, il radicato senso di responsabilità e la grande passione lo resero in poco tempo un punto di riferimento nel settore. Lavorò duramente, sacrificandosi per l'amore nei confronti della sua terra, nonostante i problemi di salute, fino al suo ultimo giorno.

    L'intera comunità ascolana lo ricorda come il sindaco cattolico, ed a lui è intitolata la circonvallazione (progettata da Carosi stesso). Oggi, in occasione del 50° anniversario dalla sua scomparsa, è stata celebrata la sua memoria in un incontro con le scuole a Palazzo dei Capitani.

    Sono passati anni ma, in un contesto storico di crisi dei valori, il suo ricordo resta indelebile, un fulgido modello di onestà e sacrificio, un punto di riferimento per le nuove generazioni.

  • Ascoli Piceno - 10/05/2016

    Il 10 maggio del 168...

    Il 10 maggio del 1682 la Madonna di San Giovanni (proveniente da Loreto) fu proclamata patrona della città e della diocesi di Ripatransone.

    In tale data fu incoronata solennemente dal Capitolo Vaticano e sempre in questa data risale il “Cavallo di fuoco”, tradizionale manifestazione folkloristico-pirotecnica della domenica dopo Pasqua.

    Infatti venne chiamato in città per festeggiare l'occasione un abile fochista che decise di improvvisare uno spettacolo, con materiale pirotecnico, in sella al suo cavallo. Una esibizione che lasciò sbalorditi e impressionati gli abitanti, così tanto che l'anno successivo alcuni cittadini decisero di rievocare il fatto e tramandarlo fino ai giorni nostri.

  • Ascoli Piceno - 10/05/2016

    Il 9 maggio del 1936...

    Il 9 maggio del 1936 fu proclamato l'Impero italiano in Africa Orientale. In quei giorni si combatteva la Guerra in Etiopia.

    Durante i sette mesi di combattimenti si distinse Francesco Crucioli, nato a Grottammare il 10 ottobre 1908, figlio di Croce e Tina Cafarini, originari di Ascoli Piceno.

    Si distinse nelle operazioni belliche, venendo decorato con la Croce di guerra al valore militare.

    Morì successivamente nel 1937 in uno scontro armato, colpito al cuore da un proiettile, cadendo da cavallo, al grido di Viva l'Italia!.
    Una delle lapidi a suo ricordo si trova nella Chiesa dei SS. Pietro e Paolo di Ascoli Piceno, insieme ad altri militari caduti in guerra. La sua salma si trova ancora in Africa.

  • Ascoli Piceno - 09/05/2016

    In questi giorni si...

    In questi giorni si ricorda il professore Luca Luna, scomparso nel 2001.

    Il prof. Luna, docente di inglese e grande appassionato di arte, storia e cultura locale, è stato autore di numerose pubblicazioni sulla città di Ascoli Piceno. Ha amato profondamente la nostra città. In 25 anni di permanenza nel Piceno scrisse opere che spaziavano dalla storia all'arte, al teatro, tutte tese alla valorizzazione del notevole patrimonio culturale ed urbanistico di Ascoli.

    Nativo di Salve, paese della provincia di Lecce, arrivò ad Ascoli Piceno con il matrimonio insieme a Erminia Tosti Luna, anche lei appassionata di storia locale che si è dedicata al completamento e alla stampa delle opere da lui lasciate incompiute. Erminia ci racconta che suo marito "seppe amare la città di Ascoli nonostante le origini pugliesi e ne seppe riconoscere il valore artistico, più di quanto lo potesse fare un figlio naturale".

    In suo onore è stata intitolata la Biblioteca del Polo delle Scienze dell’Università di Camerino ad Ascoli Piceno ed anche il premio di laurea per il migliore studente iscritto all'Unicam per il corso universitario in "Tecnologie per la conservazione e il restauro dei beni culturali".

  • Ascoli Piceno - 08/05/2016

    All'età di 77 anni c...

    All'età di 77 anni ci ha lasciato Don Vincenzo Luciani.

    Era l'ex cappellano dell'Ospedale Mazzoni di Ascoli Piceno e prete della comunità di Ss. Simone e Giuda. Qualche anno fa le sue condizioni di salute lo avevano costretto a lasciare il suo mandato. Ogni sera nelle camerate portava preghiere e parole di conforto per gli ammalati ricoverati ed i loro parenti. Distribuiva sempre santini e caramelle, quest'ultime nelle sue tasche non mancavano mai, sempre pronte ad essere regalate ai più piccoli. Un prete d'altri tempi "Don Vencè" che nella mente di ognuni di noi è raffigurato sempre pedalante in sella alla sua bicicletta nera, con la sua risata e la sua tonaca svolazzante per le vie di Monticelli.

    Nato a Latina nel 1937, ascolano di adozione dal 1962 data della sua ordinazione, tutte le domeniche e le feste di precetto, dopo la messa celebrata, era sempre disponibile ad elargire parole di speranza, in osperale faceva il giro di tutte le corsie per portare la comunione.

    Lo vogliamo ricordare per la sua particolare capacità di farsi amare, la sua carità, la sua umanità e vicinanza alle persone nel popoloso quartiere di Monticelli, al villaggio Santa Marta e nei locali dell'Ospedale Civile.

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