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  • Brescia - 05/01/2017

    Don Francesco Turla

    La comunità piange la scomparsa di don Francesco Turla, 81enne uomo di fede che per 35 anni svolse il ruolo di parroco della frazione di Pieve a Lumezzane. Fu un faro di fede e di speranza per ogni cittadina che ha avuto la fortuna di incontrarlo, e che adesso lo ricorda con tanto affetto e nostalgia.

    Don Francesco era nato e cresciuto a Montisola, ordinato sacerdote nel giugno del 1961, si occupò della comunità di Salò per 15 anni, per poi spostarsi in qualità di parroco di Pieve a Lumezzane per altri 35 e tornare infine a Montisola. Tutti lo conoscevano come don Franco e sapevano che ovunque andava riusciva a cambiare in meglio le cose. Era caratterizzato da una forza di volontà incredibile, che unita alla grandissima fede che lo supportava nel suo cammino gli permetteva di realizzare grandi cose, riempiendo di speranza il cuore delle comunità che abbracciava.

    Ogni persona che ha avuto la fortuna di conoscerlo non può che ricordarlo con tanto amore e come un sacerdote globertrotter, definito sempre “Il parroco di tutti”. Non verrà mai dimenticato, e la sua saggezza e forza di volontà verranno conservate nel cuore di tutte le comunità che ha aiutato con pazienza, empatia e dedizione.

    L’ultimo saluto è in programma per sabato mattina (ore 10) nella chiesa parrocchiale di Lumezzane Pieve. La salma verrà poi sepolta a Montisola, nel cimitero di Siviano.

  • Brescia - 22/11/2016

    Due anni senza Fabio Begni - Roncadelle

    Due anni fa la comunità bresciana di Roncadelle piangeva la scomparsa di Fabio Begni, 49enne molto conosciuto in paese, tragicamente vinto dalla malattia che lo aveva colpito improvvisamente.

    Fabio era una persona buona, amante della vita semplice, della tradizione e del clima famigliare. La famiglia era infatti la cosa più importante per Fabio, e quando sua moglie e sua figlia avevano difficoltà a tornare dal Marocco per problemi economici, non appena riuscì a trovare un lavoro si precipitò giù per poterle finalmente riportare a casa. Era da sempre un uomo altruista e consapevole dell’importanze del dare una mano a che ne aveva bisogno.

    Mentre era in Marocco, però, la malattia contro cui ha combattuto si è fatta improvvisamente sentire, complicando tutto. Ma Fabio non era solo, infatti i suoi amici, colleghi, famigliari si mobilitarono per creare una campagna di raccolta fondi, “Uniti per Fabio”, con l’unico obbiettivo di non abbandonarlo e di riportarlo a casa insieme alla sua famiglia con ogni mezzo.

    Oggi come allora Fabio è ancora presente nel cuore delle persone che lo hanno amato, esempio di altruismo, onestà e semplice felicità.

  • Brescia - 10/11/2016

    Marco Scalvini - Bagolino

    La comunità di Bagolino piange la scomparsa dell’ex sindaco Marco Scalvini, grande uomo che per due amministrative all’inizio del nuovo millennio è stato primo cittadino della città e che se ne è andato prematuramente a 49 anni a causa della malattia che da anni lo affliggeva.

    Marco era un uomo intraprendente, acuto e onesto: geniale quando si trattava di mantenere una istanza al centro dell’attenzione mediatica, e condottiero coraggioso in varie proteste e gesti simbolici per smuovere la situazione politica. Amava e proteggeva la sua Bagolino: promosse i prodotti tipici e le realtà locali, come il formaggio «bagoss» che con lui entrò nelle fiere mondiali del settore, diede inizio al rilancio turistico con la prova del campionato del mondo di braccio di ferro e gli spettacoli estivi in piazza e attraverso tantissime altre iniziative dimostrava che il suo cuore si trovava al centro della città.

    Marco aveva sempre una marcia in più e sapeva cogliere tutte le opportunità al momento giusto, affrontando i problemi a testa alta e mai tradendo la fiducia dei suoi concittadini. La comunità  è senza dubbio cresciuta e migliorata con lui, e i cittadini, consci della grande devozione di Marco, non possono che omaggiare il suo operato, stringersi attorno alla famiglia e custodire per sempre il ricordo di questa straordinaria personalità, facendo tesoro dei suoi insegnamenti.

  • Brescia - 09/11/2016

    Luigi Pettinati

    Brescia in lutto. Si è spento improvvisamente a 68 anni Luigi Pettinati, Direttore di Cassa Padana, molto conosciuto nell'ambiente del credito cooperativo bresciano e ad Alfianello, suo paese di origine.

    Aveva preso un giorno libero dal lavoro, perché non si sentiva bene, poi la sera stessa si è recato in ospedale assieme alla moglie per degli accertamenti. Nella notte il tragico peggioramento, fino al triste epilogo.

    La comunità bresciana si è subito stretta attorno alla famiglia in questo momento di grande dolore, ribadendo che uomini come lui non si possono certo dimenticare. Per chi lo dovesse richiedere, la famiglia ha espresso la volontà di ricordare Luigi non con i fiori ma con una donazione al Fondo Ecuatoriano Populorum Progressio, rivolgendosi agli sportelli di Cassa Padana.

  • Brescia - 03/11/2016

    Un anno senza Francesco Saleri - Lumezzane

    Un anno fa a Lumezzane si spegneva all’età di 88 anni l’imprenditore bresciano Francesco Saleri.

    Insieme al fratello Sergio guidava le storiche industrie Italo Saleri, fondata dal padre nel 1942, tra i leader planetari della produzione di tecnologie come le pompe ad acqua e i sistemi di raffreddamento per auto. Francesco era un uomo intraprendente, lungimirante e senza dubbio appassionato della vita e della sua Brescia. Da anni collaborava per migliorare la vita cittadina partendo dalle piccole cose. Tutti lo conoscevano anche per il passato calcistico: la famiglia aveva guidato il Brescia Calcio dalla meta degli anni '70.

    E’ stato un uomo di valore, onesto e che si impegnava fino in fondo nel suo lavoro così come nella vita. La comunità bresciana non lo dimenticherà mai, ricordandolo come un volto che è entrato a far parte della tradizione storica della città, portando avanti la sua memoria nel tempo.

  • Brescia - 02/11/2016

    Massimo Spazzini - Montichiari

    La comunità di Montichiari piange in questi giorni l’improvvisa scomparsa di Massimo Spazzini, 48enne venuto a mancare in seguito un inaspettato malore.

    Massimo era un uomo semplice che dava sempre tanto alle persone che lo circondavano. Padre di famiglia, altruista, onesto e sempre aperto al cambiamento e all’accoglienza. Lavorava all’autodemolizione Pollini e conduceva una vita tranquilla tra il lavoro, la famiglia, la natura e lo sport. Abitava da tempo con la famiglia a Vighizzolo, frazione di Montichiari, ma era nato e cresciuto a Desenzano, altra comunità che lo ricorda con tanto affetto. Tutti i colleghi con cui lavorava e gli amici lo stimavano molto, ricordando di lui la sua professionalità, disponibilità e bontà d’animo.

    La comunità non può che stringersi attorno alla famiglia in questo momento così delicato, inaspettato e doloroso, con la promessa che il ricordo di Massimo continuerà a vivere nel tempo, i momenti felici passati con lui saranno immortalati nel cuore dei suoi cari in modo che un po’ la sua bontà potrà vivere in tutti noi. Ciao Massimo.

  • Brescia - 25/10/2016

    Annibale Materossi

    Brescia in lutto. E' scomparso Annibale Materossi, storico imprenditore nel settore della viticultura.
    Amministratore delegato della Cesari Spa, era a tutti noto soprattutto per l'estrema serietà con la quale svolgeva il suo lavoro.
    La sua azienda fu tra le prime ad esportare l'Amarone nei cinque continenti.
    Aveva da poco compiuto 84 anni, era un uomo stimato ed apprezzato sua professionalmente che umanamente.
    Ricopriva un ruolo di spicco anche tra gli Scout Bresciani ed oggi sono in molti a ricordarlo.

    La sua memoria continuerà ad essere presente nella comunità ed in tutti quelli che hanno avuto modo di conoscerlo.

  • Brescia - 18/10/2016

    Mario Vergine - Pontevico

    Pontevico in lutto per la scomparsa di Mario Vergine, storico veterinario, storico medico veterinario, nonché punto di riferimento per l'intera comunità.

    Aveva 89 anni e da tempo combatteva contro una brutta malattia.Una lunga vita, la sua, in gran parte spesa prendendosi cura degli animali che gli venivano portati da tutta la provincia bresciana. Tutti vedevano in lui un professionista esemplare, tra i migliori nel suo campo. Dal carattere vulcanico e puntiglioso, durante la sua vita ha condotto diverse battaglie con coraggio e passione.

    La sua perdita lascia un grande vuoto in tutta la comunità.

  • Brescia - 04/10/2016

    Alberto Sorlini

    La città intera piange commossa la scomparsa di Alberto Sorlini, il primo fotografo “ufficiale” della Mille Miglia del dopoguerra, che ci ha lasciato a 96 anni dopo una vita piena di passione e di istantanee.

    Alberto era un fotografo di fama internazionale, scattò per decenni affidandosi sempre e comunque al fedele rullino, anche durante l’avvento del digitale. Iniziò a sviluppare la passione per la fotografia da giovanissimo, quando a 12 anni sua sorella gli regalò la sua prima macchina portatile. Da allora sono passate tante foto e tanti premi, tra cui il titolo di Cavaliere della Repubblica nel 2003 e il prestigio per aver fondato nel 1953 il Cinefotoclub cittadino, diventato poi il Museo della Fotografia. Da autodidatta e fotografo amatoriale diventò con il tempo un maestro dello scatto e della luce, facendo scuola a tante nuove generazioni di fotografi.

    Tutta la comunità bresciana, orgogliosa delle sue opere, non può che custodire un ricordo speciale di questo brillante professionista, ma ancor prima di un grandissimo uomo, che con la sua umiltà e la sua passione è riuscito a catturare tanta vita nel suo rullino.

  • Brescia - 03/10/2016

    Emanuele Valloncini - Paderno Franciacorta

    La comunità di Paderno Franciacorta piange in questi giorni la scomparsa di Emanuele Valloncini, giovane elettricista molto conosciuto nella zona, rimasto vittima di un tragico incidente stradale.

    Emanuele aveva 36 anni ed era nato a Pedrocca, ma da circa 10 anni viveva e lavorava a Paderno e lavorava. Soprannominato “Vallo” dai tanti amici che aveva, Emanuele era un uomo solare e gentile, che amava fare quattro chiacchiere al bar e si faceva volere bene da tutti. Aveva molte passioni ed apprezzava le piccole cose nella vita. Collezionava di tutto, amava viaggiare e cucinare, era sempre disponibile a dare una mano agli altri.

    La comunità, ancora nello sgomento per la sua improvvisa scomparsa, non può che stringersi attorno ai suoi cari, dando loro conforto e promettendo di ricordare nel tempo il sorriso di Emanuele, portandolo per sempre nel cuore.

  • Brescia - 28/09/2016

    Graziano Archetti - Montisola

    Graziano Archetti ci ha lasciati all’età di 40 anni a causa di un male incurabile.

    Originario di Montisola, Graziano faceva il ballerino di professione. Una persona solare, disponibile e cortese, così lo ricordano gli amici e tutti quelli che lo conoscevano. Era riuscito a trasformare la sua passione in un lavoro: insegnava, infatti, in una scuola di ballo “Tropico Latino”, dopo essersi specializzato in corsi di bachata, salsa e liscio. Amato e ben voluto da tutti, Graziano ha portato le discipline caraibiche nella provincia.

    Il suo ricordo sarà sempre vivo nei nostri cuori.

  • Brescia - 27/09/2016

    Un anno senza Roberta Orizio - Cazzago San Martino

    Un anno fa la comunità di Cazzago San Martino dava il suo sentito addio a Roberta Orizio, giovane ragazza scomparsa in seguito ad un fatale attacco d’asma mentre si trovava in un locale a Desenzano.

    Roberta era una ragazza piena di entusiasmo, passione e allegria. Aveva studiato all’istituto Lunardi e per un po’ aveva fatto la commessa. Spinta poi dalle sue capacità e dal suo spirito aveva deciso di buttarsi nella politica, partecipando alla scuola di formazione dedicata ai giovani organizzata da un partito.

    Una ragazza sempre solare e dotata di un’intraprendenza e di un altruismo fuori dal comune. Amava divertirsi con gli amici, viaggiare e stare con la sua amata famiglia. Sognava una vita tranquilla tra gli affetti della famiglia, l’incanto della città e l’amore.

    Non ci sono parole per descrivere quanto Roberta manchi a tutti noi, la comunità di Cazzago non può che rinnovare il suo ricordo, stando ancora oggi vicino alla famiglia e promettendo di portare per sempre nel cuore Roberta e il suo dolce sorriso.

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