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  • Lucca - 10/03/2016

    10 marzo 2015: l'add...

    10 marzo 2015: l'addio a Roberto Mannocci.

    Il 10 marzo dello scorso anno Lucca si radunava per dare l'addio all'architetto Roberto Mannocci, passato a miglior vita all'età di 73 anni.

    Roberto, molto noto per le sue battaglie ambientaliste e per la tenace difesa del patrimonio naturale, artistico e architettonico lucchese, venne, quel triste giorno, ricordato con immensa stima ed affetto da amici, colleghi e conoscenti, per l' umanità, la disponibilità e l' estrema devozione riposte nell'impegno civile. Un impegno che andava avanti da anni e che riscontrò ampi riconoscimenti.

    Una folla intera assistette alle sue esequie nella cappella della camera mortuaria; presenti pure gli ex sindaci Lazzarini e Fazi, gli assessori Mammini e Marchini, gli ex amministratori pubblici Bertolucci e Pellegrini Masini, il Consigliere dell'Idv Lenzi e, in ultimo, pure i dirigenti e i funzionari del Comune e della Soprintendenza. Tutti riuniti nel dolore per la perdita di un uomo, le cui denunce e battaglie hanno lasciato un segno nella vita di quella sua Lucca, tanto amata come una figlia o una madre.
    Si ricordano, a tal proposito, gli attacchi contro i fast food nel centro storico, il degrado cittadino, i parcheggi sotterranei sotto le Mura ed, infine, quel progetto Piuss che avrebbe dovuto distruggere il Parco della Rimembranza in piazzale Verdi.
    Roberto ha davvero lasciato un vuoto incolmabile e "Lucca ha perso un guardiano fedele, a volte severo, ma sempre sincero".

    Ci auguriamo che il primo anniversario dal suo ultimo saluto riaccenda la voglia di lottare e la speranza in chi sente di averla perduta.

  • Lucca - 09/03/2016

    9 MARZO '69: IN RICO...

    9 MARZO '69: IN RICORDO DI ERMANNO LAVORINI.

    Oggi, con profondo dolore, ricordiamo uno dei più tristi capitoli di cronaca nera che abbiamo toccato le terre ed i cuori della provincia di Lucca. In questo giorno si celebra, infatti, l'anniversario di morte del dodicenne Ermanno Lavorini, scomparso da Viareggio il 31 gennaio 1969 e ritrovato privo di vita il 9 marzo del medesimo anno, sepolto nella sabbia della pineta di Marina di Vecchiano.

    Molti i sospetti di pedofilia e le false piste seguite per mesi dalla procura e successivamente abbandonate. Si aggiunsero, poi, i mass media all'eco di grida incitanti alla vendetta contro il 'mostro'di turno, il quarantenne possidente locale Adolfo Meciani, padre di famiglia sposato e segretamente omosessuale, accusato di omicidio da alcuni ragazzi di estrema destra del posto.
    Presto, caduta ogni accusa, si aggiunse un secondo capro espiatorio alla lista mediatica, rintracciabile nella figura di Giuseppe Zacconi, personaggio viareggino fino a quel momento assai rispettato. Fu proprio quest'ultimo che, al fine di sottrarsi al linciaggio mediale, dovette ammettere pubblicamente la propria impotenza sessuale. Non si sottrassero, infine, alle accuse dei giovani estremisti neppure il sindaco di Viareggio e il presidente dell'Azienda di turismo, entrambi socialisti, costretti alle dimissioni da un vortice di insulti e minacce. Ad emergere nel corso del processo fu, però, un quadro ben diverso dalla pista omosessuale. Sarebbe, difatti, stato un maldestro tentativo di sequestro compiuto dai tre giovani di destra, finalizzato all'ottenimento di fondi per la loro attività politica, a costare la vita al dodicenne. Il primo grado, conclusosi il 6 marzo 1975 condannò, quindi, l'esecutore materiale dell'omicidio, Marco Baldisseri, a 15 anni di reclusione, Rodolfo Della Latta a 19 anni, mentre un'insufficienza di prove causò l'assoluzione di Pietrino Vangioni.

    Fu poi la Cassazione a rovesciare il verdetto, abbassando gli anni di carcere per Della Latta (11) e Baldisseri (8 anni e 6 mesi) e portando a 9 anni di reclusione la pena per Vangioni.

    Tutto risolto, quindi. Giustizia è stata fatta. Ma il piccolo Ermanno non c'è più; un'anima si è spenta e non tornerà mai indietro e, con essa, forse, anche una parte della sua comunità.

  • Lucca - 08/03/2016

    LUCCA E LE SUE DONNE...

    LUCCA E LE SUE DONNE

    Nella giornata internazionale della Donna il nostro ricordo non poteva che andare a loro; alle quattro figure femminili politicanti e leggendarie, divenute anch'esse baluardo di una città che proprio dalle mura ha tratto la sua fama.

    Elisa Baciocchi Bonaparte, Maria Luisa di Borbone, Ilaria del Carretto e Lucinda Mansi si pongono, difatti, a contrassegno di una Lucca medioevale-rinascimentale febbricitante di fermenti culturali ed economici, veri emblemi di un passato glorioso che perpetua indissolubile nella memoria dei propri abitanti.

    Il primo pensiero va ad Ilaria, giovane sposa del nobile lucchese Paolo Giunigi, che, giunta nella città toscana nel 1403, si addormentò eternamente all'età di 26 anni. Da secoli il suo esile corpo riposa nella cattedrale paleocristiana di San Martino, nello splendido sarcofago marmoreo su cui Jacopo della Quercia sapientemente riprodusse l'effigie di quel suo volto tanto armonioso e puerile.

    Se Elisa, sorella dell'amato-odiato Napoleone, non eguaglia, di certo, i sentimenti di tenerezza che da sempre emersero per la candida conterranea, una volta divenuta Principessa di Lucca e Piombino e Granduchessa di Toscana, per volere del fratello, si rese da subito artefice di un imponente rinnovamento edilizio della città. A lei si deve, infatti, la costruzione di una piazza in stile francese, oggi sede della provincia e della prefettura, e l'acquisto di Villa Orsetti, trasformata in residenza dei principi, sotto il nome di Villa reale di Marlia. Giovando, così, all'eredità artistica del capoluogo.

    Fu poi Maria Luisa a subentrare alla Bonaparte dopo il congresso di Vienna. Reduce dall'impegno profuso nella cura di opere pubbliche, nell'istruzione e nella modernizzazione economica del ducato, Maria fu sovrana illuminata, allegoria della più intima volontà rinnovatrice della città.

    Significativo contributo al patrimonio fiabesco di una Lucca echeggiante fascino e mistero si deve, infine, alla mitica figura della Mansi. Si dice, infatti, che Lucinda, Bellissima e temibile mantide religiosa, temesse di invecchiare a tal punto da stringere un patto col demonio il quale, tornato in terra a riscuotere il tributo, la fece annegare nelle acque dell'orto botanico da cui talora è possibile, come leggenda narra, scorgere nel fango la sua presenza.

    Affascinanti, sensuali, candide, terribili, note, sconosciute, giovani, anziane, passate o presenti. Donne Lucchesi; il nostro ultimo pensiero va a tutte voi che quotidianamente concorrete al progresso della vostra amata città con stima ed orgoglio.

  • Lucca - 07/03/2016

    Dopo il pensiero and...

    Dopo il pensiero andato al Pastore Domenico Maselli, spentosi lo scorso 4 marzo, il nostro ricordo oggi va a Milena Ciafrei, passata a miglior vita all'età di 93 anni nello stesso giorno.

    Organista della Chiesa Valdese e staffetta nella resistenza, Milena seppe dare sostegno agli ex detenuti nella casa di accoglienza di Piazza S. francesco, dedicandosi loro con amore ed impegno.

    Fedele intrattenitrice di solide relazioni di amicizia con gli abitanti del posto, di tutte le religioni ed etnie, appassionata di musica, diplomata al Boccherini e direttrice del coro della Chiesa Cattolica del San Paolino. Questa era Milena e così verrà ricordata dalla sua amata comunità valdese, riunitasi per i funerali nel primo pomeriggio di sabato, assieme ad un parterre di protestanti, cattolici e laici, uniti nel dolore per la perdita della donna.

    "Le due sorelle Milena ed Erina insieme ai Pastori Ribet, Bettin, Colucci e Naso, hanno mantenuta alta la testimonianza cristiana e protestante dell'Evangelo nella città di Lucca". Così si esprimono gli esponenti della Chiesa Valdese, che ricordando i meriti di Milena, evidenziano l'impegno profuso nell'instaurazione di "forti contatti ecumenici con le comunità cattoliche locali".

    Cara Milena, Lucca ti porterà sempre nel cuore; un ultimo abbraccio dalla tua devota città.

  • Lucca - 05/03/2016

    Lutto nella comunità...

    Lutto nella comunità lucchese: si è spento all'età di 82 anni Domenico Maselli, storico pastore valdese ed ex parlamentare.

    Maselli ha rappresentato un'era. E' stato uno studioso, un docente di storia del cristianesimo ed infine un politico appassionato. Formato nelle chiese evangeliche “libere”, passò per il Partito Socialista Italiano, per poi diventare colonna dei Cristiano Sociali.

    Guidato da una fede profonda, oltre ad essere Pastore della Chiesa Valdese di Lucca, è stato anche presidente delle chiese evangeliche in Italia.

    Per dare la cifra del suo impegno sociale, ricordiamo la sua ultima uscita pubblica, nonostante l'età, che risale allo scorso novembre, quando prese parte alla marcia pacifica in seguito ai fatti di Parigi.

    Sempre a fianco degli ultimi, Maselli è stato un paladino dei diritti civili.

    Oggi Lucca perde una figura di riferimento, ma il ricordo del suo impegno per la realtà civile e politica della nostra città rimarrà ben saldo nei cuori e nelle menti di tutti noi.

  • Lucca - 04/03/2016

    Lucca in lutto: se n...

    Lucca in lutto: se ne è andato Carlo Coronato, ex assessore che negli anni '80 fu protagonista della battaglia per chiudere le Mura al traffico nel tratto da piazzale Verdi a piazza Santa Maria, deviando i veicoli sulla circonvallazione esterna.

    Impegnato nella viabilità e nell'urbanistica della città, Coronato fece parte della giunta dell'allora sindaco Mauro Favilla. Fu anche vicedirettore della Camera di Commercio di Lucca.

    Aveva 83 anni, e si è spento nella sua abitazione, accompagnato dall'affetto della famiglia.

    Una brava persona, un politico appassionato. Lucca non dimenticherà il suo contributo, da assessore, ma prima ancora da concittadino.

  • Lucca - 01/03/2016

    Il nostro Paese perd...

    Il nostro Paese perde un pezzo di storia: si è spenta a 90 anni Nella Pieri, l'ultimo testimone della strage di Sant'Anna del '44.

    Nella, madre di Roberto Bertelli, fu una delle eroiche donne che prestò i primi soccorsi ai bambini sfuggiti alle armi tedesche. Quel 12 agosto il comune di San'Anna fu accerchiato dalle SS. Gli uomini del paese fuggirono tra i boschi, mentre donne, anziani e bambini restarono nelle loro case poiché, in quanto civili e disarmati, pensarono di essere fuori pericolo.

    Purtroppo si sbagliarono. Gli abitanti rimasti vennero rastrellati e giustiziati. Furono 560 le vittime del fuoco nazista, di cui una settantina di bambini.

    Nella, rischiando la propria vita, aiutò Mario Marsili, Enrico Pieri e tanti altri piccoli che quella sera dovettero fare i conti con la follia dell'uomo. Da soli, al buio, senza più i genitori.

    Oggi Nella non c'è più, ma il ricordo del suo coraggio e del suo straordinario attaccamento alla vita resterà ben saldo nei cuori e nelle menti di tutti noi.

  • Lucca - 17/02/2016

    Lutto nella Piana di...

    Lutto nella Piana di Lucca.

    Si è spento a soli 53 anni Fabio Davini, titolare dell'ingrosso Davini sul viale Europa a Marlia. Fabio gestiva l'attività con il fratello Alessandro. Un'impresa longeva, inaugurata dal padre Ilario e nel tempo divenuta un punto di riferimento per professionalità e cortesia.

    Tutti, infatti, conoscevano e stimavano Fabio, grande lavoratore e persona perbene, nonché appassionato sostenitore di diverse iniziative sportive e benefiche.

    La città perde una figura di riferimento, ma il ricordo di quell'entusiasmo, quella umanità e quell'inconfondibile impegno continuerà a vivere nei cuori dei quanti hanno avuto il piacere di conoscerlo.

  • Lucca - 09/02/2016

    Medicina in lutto pe...

    Medicina in lutto per la scomparsa del professor Pietro Pfanner, il "padre" della Stella Maris di Calambrone.

    Discendente di una storica famiglia lucchese, Pfanner è scomparso a 86 anni dopo una lunga carriera accademica di assoluto prestigio. Il suo nome è e resterà legato alla Neurospichiatria Infantile, un mondo per cui Pfanner ha dedicato tutto se stesso. Dalla ricerca all'insegnamento, dalla creazione - nel '58 - della costituzione dell’Istituto clinico extrauniversitario per disabili neuropsichici, alla Fondazione Stella Maris, di cui fu uno dei fondatori, divenuta nel tempo un centro di assoluta eccellenza della Psichiatria dell'Età evolutiva italiana, e non solo.

    Scienziato di assoluto valore, nonché persona appassionata e generosa, ha lasciato un segno indelebile nella nostra comunità. Grazie al suo impegno ha ridato speranza e dignità a centinaia di famiglie, mettendosi al servizio dello sviluppo e della salute dei nostri bambini.

    Grazie Professore.

  • Lucca - 02/02/2016

    Lutto nel mondo dell...

    Lutto nel mondo della cultura toscana. Ieri si è spento a Lucca Franco Batistoni Ferrara, ex docente 82enne che visse la sua giovinezza nella città delle mura.

    Diplomato al liceo classico Machiavelli, si laureò poi all'Università di Pisa a soli 21 anni, aggiundicandosi da giovanissimo il concorso di Magistratura ed il primo incarico presso il Tribunale di Milano. Vinse il concorso nell'avvocatura dello Stato, per poi trasferirsi a Genova, dove svolse la prosessione di accovato e divenne membro del consiglio di amministrazione della Cassa di Risparmio di Genova e Imperia

    Nulla, però, poteva tenerlo a lungo lontano del suo vero amore: il diritto. Così, vinto il concorso di professore ordinario, venne chiamato all'università di Pisa dove divenne in poco tempo il capo scuola della sua materia nell'Ateneo pisano, nonché uno degli espondenti più importanti del diritto tributario del nostro Paese. Venne insignito, inoltre, dell’Ordine del Cherubino, massima onorificenza dell’ateneo.

    Maestro serio e paziente, uomo libero ed illuminato. I suoi preziosi insegnamenti continueranno a vivere nei cuori dei quanti hanno avuto l'onore di conoscerlo.

    Riposa in pace Maestro.

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