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  • Bergamo - 20/07/2016

    Due anni senza Simone Suardi

    Due anni fa Martinengo piangeva l’improvvisa e tragica scomparsa di Simone Suardi, giovane di 23 anni strappato via ai suoi cari a causa di un incidente con un’auto pirata, a pochi metri da casa sua. Simone era un ragazzo sempre gentile e simpatico con tutti: faceva il muratore e nel tempo libero si dedicava alla famiglia e alla sua passione per i motori. Tanti in paese lo avevano visto crescere, molti lo ricordano ancora molto piccolo, quando faceva il chierichetto nella chiesa del paese e giocava per le strade. Aveva molti amici che lo stimavano e con cui si divertiva, da loro veniva il suo affettuoso soprannome: “Stampi”. Era un ragazzo normale che lavorava sodo, che amava la sua famiglia e a cui piaceva uscire la sera e divertirsi.

    Ripensare oggi a quanto accaduto è per molti ancora una ferita troppo dolorosa, ma la comunità di Martinengo custodirà per sempre il ricordo di quel sorriso, pensando ai giorni passati felici passati insieme, affinché Simone continui a vivere nei nostri cuori.

  • Bergamo - 13/07/2016

    Tutta la comunità be...

    Tutta la comunità bergamasca è in lutto per il drammatico scontro ferroviario in Puglia, una tragedia in cui ha perso la vita Salvatore Di Costanzo, 56 anni, partito martedì da Orio per arrivare a Bari per impegni lavorativi, incontrando così un destino triste e ingiusto.

    Salvatore era un uomo buono, gentile e appassionato in tutto ciò che faceva. Lavorava come agente di commercio, ma era molto conosciuto e apprezzato nella bergamasca perché da tempo si impegnava come allenatore nel calcio provinciale. Nella stagione passata aveva fatto da mister per la Verdellinese dopo aver raccolto successi con il Brusaporto e la Stezzanese. Un talento che si era fatto notare anche all’estero, allenando la squadra dell’Ungheni, seconda divisione moldava, e che la prossima stagione si sarebbe dovuto occupare dei giovani di Casazza. Tutti nel mondo del calcio bergamasco lo apprezzavano, perché prima di essere un allenatore era solo “un amico” della squadra, mai interessato solo al risultato e sempre con l’obbiettivo di far crescere e lasciare qualcosa ai ragazzi.

    Una persona accorta, un uomo logico, razionale, ironico e spiritoso che sapeva lasciarsi andare e farsi coinvolgere dalle proprie emozioni. Amava la sua famiglia e apprezzava le piccole cose quotidiane, credeva fermamente nei suoi valori morali e sapeva che la tenacia, la forza di volontà e il non arrendersi mai erano essenziali nella vita come nello sport.

    La comunità bergamasca vuole ispirarsi a lui, essere forte e tenace, e stringersi attorno a famiglia ed amici. Per fargli capire che non saranno soli nel loro dolore, e che la forza per non arrendersi verrà da ogni persona che ha avuto la fortuna di conoscere Salvatore, e che ne porterà nel cuore il ricordo.

  • Bergamo - 12/07/2016

    2 anni fa la comunit...

    2 anni fa la comunità di Urgnano piangeva la scomparsa di Andrea Luigi Monella, 59enne bracciante rimasto coinvolto in un tragico incidente mentre manovrava la ruspa.

    Andrea, originario di Orzinuovi, in provincia di Brescia, da più di 15 anni lavorava nell'azienda agricola “La rustica”, ed era ormai parte integrante del sistema, una colonna portante dedita al proprio lavoro. Viveva presso l’azienda con la moglie e i due figli, e quando non lavorava, amava passare il tempo con gli amici e in famiglia. Un uomo instancabile, un grande lavoratore, energico e determinato, nel lavoro e nella vita.

    La comunità di Urgnano ricorda ancora oggi la personalità di Andrea e continuerà a farlo, custodendo la sua memoria momenti felici passati insieme.

  • Bergamo - 12/07/2016

    Massimiliano Comparetti

    Oggi la comunità di Fara Gera D’Adda ricorda Massimiliano Comparetti, 45enne scomparso un anno fa.

    Max, così veniva chiamato dagli amici, era una persona solare ed energica, un uomo simpatico e gentile. Lavorava alla Sogegross di Brignano in qualità di tecnico, e anche sul posto di lavoro era sempre allegro, empatico e pronto a dare una mano. Iniziava sempre al mattino presto il turno in azienda, alle 7, e quando finiva, intorno alle 15, si recava spesso alla palestra Green Line Sporting, dove frequentava anche un corso di spinning per stare in forma. Lo sport era una delle sue grandi passioni, infatti in passato era anche stato preparatore dei portieri della squadra di calcio del paese.

    Amici, famigliari, colleghi e tutta la comunità ricordano ancora oggi il sorriso di Max così come la sua passione per la vita, il suo fare giocoso e il suo altruismo.

    Il suo ricordo verrà preservato nel tempo, custodito nel cuore di tutti coloro che hanno avuto la fortuna di incontrarlo sulla loro strada.

  • Bergamo - 11/07/2016

    Serafino Pasini

    La comunità di Alzano Lombardo piange la scomparsa di Serafino Pasini, deceduto improvvisamente a causa di un malore durante la cronoscalata di sabato scorso a Caprino Bergamasco, lasciando un improvviso e profondo vuoto in tutta la comunità.

    Serafino era un uomo energico e simpatico. Sempre gentile con tutti, amava molto lo sport e l’aria aperta. Aveva 63 anni, viveva con la moglie e le figlie ad Alzano e non perdeva mai l’occasione per trascorrere un po’ di tempo con la famiglia nella natura oppure mantenendosi in forma con della sana attività sportiva amatoriale. Nella gara di sabato si era classificato terzo, gareggiando con la sua solita grinta e una grandissima forza di volontà: nella vita come nello sport, Serafino è sempre stato un uomo buono, onesto e rispettoso.

    La comunità piange per questo tragico e inaspettato evento, si stringe attorno alla famiglia in lutto e promette di non dimenticare mai la voglia di vivere di Serafino, così come la sua energia e le sue perle di saggezza.

  • Bergamo - 06/07/2016

    Ciao Maria

    Ciao Maria.

    La comunità bergamasca si unisce nel lutto per dare il suo sentito addio a Maria Riboli, 33enne originaria di Vigano San Martino e residente a Solza, rimasta tragicamente uccisa nell’attentato jihadista di Dacca, in Bangladesh.

    Maria era una madre, una moglie, una compagnia di vita e un’amica di tutti. Andava spesso in Bangladesh e nonostante la sua giovane età aveva maturato già molta di esperienza nel settore tessile come product manager. Si spostava spesso nei paesi della fabbriche per le imprese italiane. Era una brava donna, sempre pronta ad aiutare gli altri e a spendersi fino alla fine perché il mondo diventasse il posto che sognava.

    Le comunità di Vigano, Solza e Borgo di Terzo hanno proclamato il lutto cittadino: Solza ha organizzato una veglia di preghiera per la sera dei funerali e ha annullato la tradizionale festa della birra che si sarebbe dovuta svolgere sabato, un piccolo gesto per dimostrare quanto la comunità teneva a Maria e quanto questo tragico evento ha colpito ognuno di noi.

    Non ci sono parole per esprimere la tristezza e lo sconforto per un’ingiustizia del genere. Ma la comunità bergamasca reagirà, si stringerà attorno ai cari di Maria per far capire che non sono soli in questo dolore, e custodirà per sempre la sua memoria, ricordando il suo modo di affrontare la vita e di sorridere ogni giorno.

  • Bergamo - 06/07/2016

    Ricordando Andrea

    Ricordando Andrea Maffi.

    L’anno scorso la comunità di Villongo piangeva la scomparsa di Andrea Maffi, operatore turistico di 40 anni scomparso tragicamente in Kenya, lasciando nel lutto tutta la comunità bergamasca.

    Originario di Villongo, Andrea era innamorato dell’avventura e dei viaggi. Fin da ragazzino aveva lavorato nel settore turistico, a partire dai villaggi e i lidi sul lago d’Iseo, molto vicino a casa, e coltivando il sogno di raggiungere lontane mete e avventure.

    Dopo i vent’anni iniziò a trasformare la sua fantasia in realtà, lavorando sempre più spesso all’estero come operatore e organizzatori per gli alberghi. In particolare si era innamorato del Kenya e da tempo viveva a Watamu, tra Malindi e Mombasa. Nonostante la distanza si teneva molto in contatto con i suoi cari nella bergamasca e non appena aveva l’occasione tornava a Villongo a respirare un po’ di aria di casa.

    La sua scomparsa ha lasciato un vuoto nella comunità di Villongo, che non può che continuare a ricordarlo, facendone un modello di coraggio e voglia di vivere.

  • Bergamo - 28/06/2016

    La comunità di Berga...

    La comunità di Bergamo ricorda ancora oggi, a distanza di 3 anni, la scomparsa di Matteo Carozzi, solare giovane di 26 anni conosciutissimo in città, rimasto coinvolto in un incidente mentre era in sella alla sua amata Ducati, lasciando un vuoto nel cuore dei suoi cari e dei suoi amici.

    Matteo abitava a Bergamo, nel quartiere San Paolo, ed era molto conosciuto in città in particolare con il soprannome di «R'n'R». Un ragazzo solare, appassionato di moto e che amava le uscite con gli amici. Da poco laureato, lavorava da un commercialista e frequentava spesso i locali di Borgo Santa Caterina. L’entusiasmo che Matteo metteva in ogni cosa che faceva lo rendeva una persona incredibile, capace di cambiare e illuminare la vita delle persone. Era sempre pronto a dare una mano a chi ne aveva bisogno e a buttarsi a capofitto in progetti nuovi ed avventurosi.

    La comunità non lo ha dimenticato e continuerà a custodire per sempre il ricordo del suo sorriso.

  • Bergamo - 20/06/2016

    Franco Previtali

    4 anni fa la comunità e il mondo sportivo bergamasco piangevano la scomparsa di Franco Previtali, ex dirigente dell’Atalanta che per oltre 40 anni ha dedicato anima e cuore alla società nerazzurra.

    Franco era un uomo pieno di determinazione e forza di volontà. Arrivò all’Atalanta nel 1962 e lungo gli anni, tra gioiose vittorie e burrascosi episodi (talvolta anche uscendo e rientrando nella società in base ai cambi di amministrazione) si è impegnato nella ricerca di giocatori di talento guidato dalla sua passione e dalle sue ottime capacità. Il suo rapporto con il calcio iniziò a Leffe, dove da dirigente iniziò a raffinare la sua particolare acutezza nell’osservare, comprendere e intuire il talento di ogni giocatore, sempre senza pregiudizi e con una mente aperta.

    E’ stato un uomo che per più di 40 anni ha contribuito a scrivere le pagine nerazzurre della storia del calcio bergamasco con passione per ciò che faceva e un amore incommensurabile per lo sport. La comunità di Bergamo e il mondo sportivo non lo dimenticheranno mai, e i tanti tifosi e colleghi si uniranno alla famiglia e ai suoi cari per portare avanti il suo ricordo per sempre.

  • Bergamo - 20/06/2016

    Giuseppe Gambirasio

    L’anno scorso la comunità di Brembate piangeva la scomparsa di Giuseppe Gambirasio, da tutti conosciuto come Beppe, rimasto coinvolto in un incidente mentre andava in bici al lavoro, lasciando nel lutto la famiglia, gli amici e tutta la comunità.

    Giuseppe era un bravo ragazzo, viveva per la sua fidanzata con cui stava da 8 anni, e per la sua famiglia, impegnandosi e aiutando sempre tutti con il suo carattere altruista e generoso. Lavorava come operaio a Capriate e non girava spesso in paese, ma tutti sapevano che era una persona buona, onesta e sincera. Un uomo che metteva passione in tutto quello che faceva, che sognava e si impegnava per avere una vita piena di felicità e amore.

    La comunità non può che ricordare l’uomo buono che era Giuseppe, stringendosi attorno alla famiglia e ai suoi cari, promettendo di custodire per sempre la sua memoria. Ciao Giuseppe.

  • Bergamo - 16/06/2016

    Ciao Alessandro.

    Og...

    Ciao Alessandro.

    Oggi la comunità di Bottanuco si stringe nel ricordo di Alessandro Lecchi, 14enne scomparso mercoledì scorso in seguito ad un incidente.

    Alessandro era un giovane pulito, benvoluto da tutti, che dedicava con passione molto del suo tempo alle attività oratoriali. Solo pochi giorni fa si era iscritto come animatore al C.r.e., dopo aver terminato l'anno scolastico presso l’istituto Betty Ambiveri di Presezzo.

    Non esistono parole per commentare certe tragedie, se non la promessa di custodire in fondo ai nostri cuori il suo ricordo.

  • Bergamo - 13/06/2016

    Oggi la comunità si...

    Oggi la comunità si unisce per dare l’ultimo saluto ad Alessandro Giavazzi, uno dei dirigenti della Federazione Italiana Pesca Sportiva e Attività Subacquee più attivi e noti di Bergamo e della Lombardia, scomparso il 9 giugno scorso.

    Alessandro era un uomo dotato di una straordinaria umanità, che unita alle ottime capacità dirigenziali e alla sua grande passione per il mondo della pesca gli ha permesso di far diventare grande la Sezione Provinciale FIPSAS di Bergamo, ricoprendo negli anni vari ruoli, alternando gli incarichi di presidente, delegato e consigliere del comitato regionale. L’attuale presidente provinciale, Imerio Arzuffi, di cui Alessandro è stato mentore e maestro, esprime tutto il dolore della federazione per la scomparsa di una persona inestimabile come lui.

    La comunità bergamasca si unisce al dolore dei cari e della famiglia, promettendo di ricordare per sempre l’animo buono e la saggezza di Alessandro.

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