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  • Perugia - 05/05/2016

    Walter Binni.

    Nasce...

    Walter Binni.

    Nasceva a Perugia 103 anni fa l'antifascista italiano Walter Binni, compagno di lotte di Aldo Capitini.

    Fin dai tempi del ginnasio si dimostra affine a materie come storia e letteratura, preannunciando ciò che poi sarebbe stato il suo percorso di vita. Nonostante il padre avesse pensato e sperato per lui una carriera che seguisse le sue orme, ossia quella da farmacista, Binni volle a tutti i costi inseguire la sua passione. Fa domanda d'accesso alla Scuola Normale Superiore di Pisa, supera la selezione e si ritrova a stretto contatto con grandi maestri del mestiere, tra cui proprio Aldo Capitini, con cui inizierà una lunga e storica amicizia.
    Proprio questo rapporto subirà un rafforzamento quando, nel 1933, Capitini viene allontanato dalla scuola per aver rifiutato la tessera del PNF.

    In questa occasione, inizia a crescere dentro Walter Binni un forte senso di distacco dalla cultura di regime che lo porta ad assumere una ferma posizione antifascista.
    Questo profondo sentimento viene riportato nei suoi primi articoli politici su “Il Campano”.

    A Perugia, insieme all'ormai storico amico Capitini, aderì ad un comitato clandestino, svolgendo una intensa attività di collegamento con intellettuali antifascisti di ogni parte d'Italia.
    La svolta arrivò nel 1946 quando fu eletto all'Assemblea Costituente per la circoscrizione Perugia-Terni-Rieti.
    Binni prese l'incarico molto seriamente e le sue proposte furono da subito dirette al miglioramento delle condizioni della scuola pubblica, sia a livello regionale che nazionale.
    A testimoniare il solido legame tra Binni e la terra umbra, tra le tante cose, la pubblicazione, da parte della regione Umbria, di una raccolta di suoi scritti “perugini ed umbri”, nonché la donazione, alla città di Perugia, della biblioteca del Fondo, oggi collocata presso la Biblioteca Comunale Augusta e consistente in circa 15.000 volumi.

    Binni è dunque stato un grande esempio per la città che l'ha visto nascere e crescere, per poi lasciarlo andare e spiccare il volo, senza mai spezzare quel filo invisibile che li ha uniti per tutta la vita.

  • Perugia - 02/05/2016

    Addio Maresciallo....

    Addio Maresciallo.

    Lutto nell'Arma dei Carabinieri. All'età di 47 anni, dopo aver duramente combattuto contro una difficile malattia, ci lascia il Maresciallo Massimo Massaccesi.

    Capo della Stazione dei Carabinieri di Nocera Umbra, è arrivato in Umbria dopo aver prestato servizio per la Compagnia di Camerino.
    Grande forza d'animo ed estremo coraggio nell'affrontare la sua dura battaglia, Massimo era sicuro di riuscire a vincere nella lotta.
    Amava il suo lavoro e non vedeva l'ora di riprendere servizio, indossare di nuovo la divisa e servire l'Arma con dedizione.
    Tutti ricorderanno il suo grande spessore umano ed il profondo attaccamento alla professione, qualità che hanno fatto sì che lo stesso si distinguesse sempre in ogni ambito e sede.

    Stimato ed apprezzato dai colleghi, amato e sostenuto dagli amici, lascia un enorme vuoto nel cuore non solo di chi gli voleva bene, ma anche di chi si è trovato anche solo per un momento ad incrociare la sua strada.

    Il pensiero più grande va ai genitori, alla moglie Annalisa e ai due figli Giacomo e Massimo Maria a cui toccherà l'arduo compito di vivere senza di lui, con la costante del suo luminoso ricordo.

  • Perugia - 01/05/2016

    Principe del Foro

    "...

    Principe del Foro

    "Giurista insigne, storico, letterato, sindaco più volte della sua amata Spoleto".

    Così si legge sulla lapide commemorativa dedicata a Salvatore Fratellini, uno dei personaggi più illustri della città umbra.
    La legge è sempre stata la sua passione ed è per questo che si iscrive all'università di Roma, dove si laurea in giurisprudenza.Torna nella sua amata città natale e diventa prima Consigliere Comunale, poi Assessore ed infine Sindaco.
    La sua carriera non si arresta però.La sua voglia di raggiungere gli incarichi più alti della politica lo porta a raggiungere posizioni di spicco come quella di Vice Presidente prima e Presidente della provincia di Perugia poi. Figura di primo piano dell'avvocatura spoletina, è nominato Presidente dell'Ordine degli Avvocati, dimostrandosi un professionista completo in grado di gestire le più svariate situazioni.

    La gratificazione professionale più grande arriva nel 1919, anno in cui viene nominato Senatore a vita, lasciando così un segno indelebile di se in tutta la comunità.

    Dal 1959, a trent'anni dalla sua scomparsa, avvenuta il 1 maggio 1929, Spoleto ricorda uno dei suoi cittadini più importanti con una targa apposta nella sua casa natale, in piazza del Comune.

  • Perugia - 30/04/2016

    Addio Senatore.

    Ci...

    Addio Senatore.

    Ci ha lasciato stamattina Learco Saporito, ex senatore eletto più volte nella circoscrizione Umbria. Accademico e politico italiano, Saporito ha ricoperto ruoli istituzionali di spicco, arrivando a ricoprire la carica di sottosegretario di Stato alla Ricerca scientifica e all’Università dal 1987 al 1988 e successivamente, dal 2001 al 2006, sottosegretario del

    Dipartimento per la pubblica Amministrazione e Innovazione nel governo Berlusconi. Oltre ad essere un valido uomo di politica, Learco era un noto avvocato ed un bravo professore di Istituzioni di Diritto pubblico. Nel 2009 raggiunge un altro importante successo: è eletto membro laico del Consiglio di Presidenza della Giustizia amministrativa, organo di autogoverno del Tar e del Consiglio di Stato. Nonostante i molti incarichi ricoperti prevalentemente nel territorio romano, Saporito è rimasto molto legato al territorio umbro, ed in particolare alle città di Foligno e Spoleto, impegnandosi a lanciare diverse proposte per lo sviluppo delle zone del folignate. Tra queste, il potenziamento del polo meccanico e aeronautico attraverso il raddoppiamento della tratta ferroviaria Orte-Falconara.

    Si interessò al problema del ridimensionamento delle ex Ogr di Foligno, un importante impianto di manutenzione ferroviaria, presentando anche un’interrogazione parlamentare sul futuro dei questa realtà industriale strategica per Foligno e per l’Umbria, domandando una soluzione all'annosa questione del declino occupazionale che ha da sempre investito la zona.

    Lo salutiamo attraverso le parole di Maurizio Ronconi, che lo ricorda come "un politico che molto ha dato alla nostra regione".

  • Perugia - 29/04/2016

    Addio Capitano

    Un a...

    Addio Capitano

    Un anno fa una folla commossa partecipava all'ultimo saluto al dottor Franco Franchi, Capitano delle storiche officine Franchi.

    Arrivato sino all'età di 93 anni, considerato un grande imprenditore ma soprattutto un grande uomo che ha dedicato l'intera vita alla direzione delle sue aziende, le Officine Meccaniche Franchi, dove ha trascorso più di sessant'anni della propria esistenza. Profondamente legato all'Umbria ed in particolare a Bastia, non perdeva mai l'occasione di partecipare attivamente a qualsiasi evento o manifestazione sul territorio.

    Sempre sorridente, disponibile, appassionato e umile, attento alle vicende politiche della sua amata Umbria che ha largamente contribuito ad arricchire, cercando di avvicinare i giovani al complesso mondo dell'azienda. Tra le note positive, una su tutte: per anni la famiglia Franchi ha messo a disposizione dei propri dipendenti non solo il posto di lavoro, ma anche un confortevole alloggio. Questo ha significativamente contribuito ad innalzare la condizione economica e sociale delle zone interessate.

    Amava Bastia ed amava la sua storia il Capitano, che dopo un lungo periodo a Roma, ha fatto ritorno per il suo ultimo viaggio, accompagnato dall'amore dei suoi cari e di tutti quelli che, pur non conoscendolo, nutrivano per lui stima ed affetto.

  • Perugia - 28/04/2016

    Professor Angelo Fer...

    Professor Angelo Ferroni

    Ricorre oggi l'anniversario della morte di Angelo Ferroni, fondatore del Centro Epilessia dell'Ospedale di Perugia, scomparso all'età di 83 anni dopo una lunga malattia.

    Nonostante fosse originario di Civitanova Marche, è il capoluogo umbro a doverlo ringraziare per l'enorme contributo allo sviluppo delle Scienze Neurologiche sia all'interno dell'azienda ospedaliera, sia nel campo dell'Università. Si concentrò su importanti temi in grande evoluzione in quel periodo, come la Psichiatria e l'Epilessia, lavorando al fianco di importanti personalità di spicco come il Professor Macchi e il Professor Angeleri.

    Dal suo lavoro nacque uno dei primi centri italiani contro l'Epilessia, che ben presto confluì nella struttura ospedaliera di Neurofisiopatologia, dove il Professor Ferroni divenne Responsabile. Con la sua direzione la struttura subì una forte crescita, aiutata dall'adozione di tecniche innovative in grado di star sempre al passo delle nuove richieste.

    Di lui si ricorda la sua spiccata capacità direttiva, la sua estrema sensibilità nel lavorare senza mai prevaricare gli altri, nonché la continua voglia di apprendere che lo spingeva ad avere uno stretto contatto con i suoi numerosi collaboratori.

    Il centro da lui fondato continua ancora oggi ad essere punto di riferimento per le attività locali e questo non può che essere il modo migliore per ricordarlo.

  • Perugia - 26/04/2016

    Addio a Gino Baglian...

    Addio a Gino Bagliani

    Profondo cordoglio nella comunità di Spello per la scomparsa dell'ex sindaco Gino Bagliani, fautore del rilancio del turismo nel comune umbro.

    Nei suoi anni la città ha subito una profonda trasformazione all'insegna del rinnovamento, con la guida di chi ha sempre avuto forte consapevolezza delle straordinarie potenzialità culturali e turistiche del luogo e voglia di investire con forza su attività di promozione che hanno dato lustro alla cittadina umbra tanto da renderla un modello per gli altri comuni della regione.
    Tra le numerose manifestazioni ideate ad hoc, una su tutte: “incontri per le strade”, che ancora oggi resta uno degli eventi più apprezzati dell'Umbria.

    Protagonista è la musica, il teatro e la narrativa, in un'unione d'arte che ha affascinato ed impressionato molti, tra cui Emilio Greco che si avvicinò così tanto a Spello da creare con la città un legame indissolubile, suggellato poi dalla donazione di una cospicua collezione di opere, oggi patrimonio dell'amministrazione.
    Con Gino Bagliani va via chi ha svolto il su lavoro con estrema passione e professionalità, agendo sempre e comunque nell'interesse della comunità.

  • Perugia - 26/04/2016

    Non solo Liberazione...

    Non solo Liberazione

    La data del 25 aprile è per l'Umbria ricca di significato, non solo perchè si celebra la ricorrenza nazionale della Liberazione, ma anche perchè ricorre l'anniversario di una triste pagina della storia umbra.

    Il 25 aprile 1944 infatti, 40 Kittyhawk inglesi partirono dalla Puglia con la missione di distruggere il ponte stradale sul Tevere, rendendo così più difficile la ritirata dei tedeschi.
    Il risultato fu devastante e proprio quel giorno venne scritta una delle pagine più nere della vita di Umbertide: il bombardamento di Borgo San Giovanni costò alla città la perdita di settanta anime.
    Si sono ritrovati tutti in piazza XXV Aprile per commemorare i caduti dell'antico borgo distrutto dalle bombe sganciate dagli Alleati.

    Non doveva andare così, non era stato programmato così.
    Gli aerei si alzarono in volo e si diressero verso Serra Patrucci, discendendo in picchiata verso il ponte sul Tevere.
    Le bombe però non potevano ancora dirsi “intelligenti” e, come già in passato accaduto, sbagliarono bersaglio.
    Caddero ad intervalli regolari di trenta secondi tra una coppia e l'altra, ma invece di colpire il ponte, finirono quasi tutte sopra le case del centro storico. Settanta persone, di cui quarantasei donne, rimasero sepolte sotto le macerie.

    Borgo San Giovanni diventò così un cumulo di macerie, gremito di gente accorda da ogni dove per prestare soccorso.
    Fu una corsa contro il tempo, nella consapevolezza che gli aerei sarebbero potuti tornare da un momento all'altro per completare la missione.

    Tanti morti, tanto dolore e un'intera comunità distrutta.
    Tanti civili che hanno pagato a caro prezzo i cosiddetti “effetti collaterali” tipici di ogni conflitto.

    Nonostante la certezza che oggi la tecnologia abbia fatto passi da gigante, resta la certezza che non esisteranno mai bombe “intelligenti”, ma solo l'intelligenza di smettere con le guerre, per evitare che tragedie come quella che Umbertide ricorda il 25 aprile non debbano ripetersi mai più.

  • Perugia - 24/04/2016

    “A due anni mi porta...

    “A due anni mi portarono in scena dentro uno scatolone legata proprio come una bambola perché non scivolassi fuori. E così il mio destino fu segnato”

    Tutti sicuramente conoscono la grande Pupella Maggio, ma in quanti sanno che la famosa attrice ha un indissolubile legame con la terra umbra?

    Proprio così, perchè in particolare la città di Todi è stata, per buona parte della sua vita, la seconda casa di Pupella.
    La cittadina umbra l'accoglie e l'adotta, mentre trascorre lunghi periodi in compagnia dell'unica figlia Maria.

    Oggi, nell'anniversario della nascita di questa immensa figura del cinema e del teatro, si ricorda il suo enorme talento, la sua straordinaria bravura. Nata in una famiglia di artisti, il teatro fu sin da subito la sua sola ed unica strada, in comune con alcuni dei fratelli, anch'essi sin da giovani a calcare le scene.
    Già all'età di due anni sul palco, nella compagnia teatrale del padre, nei panni di una bambola di pezza ne “La Pupa movibile”.
    Fu proprio questa partecipazione e quel vezzeggiativo che le diede il padre con amore a ribattezzarla Pupella. Ci fu anche un breve passaggio a Terni dove lavorò in un'acciaieria, per la quale curava le regie teatrali degli spettacoli del Dopolavoro.

    La svolta definitiva arrivò con l'incontro del grande Maestro Eduardo De Filippo che la volle nella sua compagnia Scarpettiana.
    Chi non ricorda le magistrali interpretazioni di Filumena Marturano e di Concetta in “Natale in casa Cupiello”, che la consacrano regina della commedia napoletana e del teatro d'autore.
    Una carriera ricca di successi, anche sul grande schermo, diretta da registi del calibro di Vittorio De Sica e Roberto Rossellini, fino ad arrivare a a Federico Fellini.

    La sua morte ha lasciato un grande vuoto nel mondo dello spettacolo italiano che ha perso non solo la più grande attrice napoletana del '900, ma un'icona della storia teatrale dell'Italia, a lei per sempre legata.

  • Perugia - 23/04/2016

    Ciao Tigre

    E' previ...

    Ciao Tigre

    E' prevista per oggi, sabato 23 aprile la cerimonia ufficiale per l'intitolazione dello stadio ad Antonio Ceccarini, ex calciatore del Perugia scomparso otto mesi fa.

    Sarà ricordato perennemente dalla sua città natale, Sant’Angelo in Vado, che dedicherà alla sua memoria lo stadio in cui il popolare sportivo soprannominato Tigre iniziò la sua carriera.
    Malato da tempo, ci ha lasciati a soli 65 anni, dopo aver calpestato l'erba degli stadi con le squadre di Città di Castello, Perugia e Foligno. Giocatore dalla spiccata lealtà sportiva, determinato in campo ma mai scorretto con l'avversario.

    Chi non ricorda il goal del Perugia - Inter, dopo la punizione di Casarsa, con quel tuffo decisivo del Tigre che infiamma la curva biancorossa del Perugia dei miracoli, rimasto imbattuto in serie A nel campionato 1978 – '79, raggiungendo un record inaspettato, battuto poi solo da Milan e Juventus.

    Quell'unico centro nella sua carriera di terzino lo imprime nella memoria e nel cuore dei tifosi umbri, che oggi lo ricordano con grande stima e rispetto.

  • Perugia - 23/04/2016

    "Non morirò, ma rest...

    "Non morirò, ma resterò in vita e annuncerò le opere del Signore."

    La Basilica di Santa Maria degli Angeli ricorda oggi l'anniversario della morte di uno dei suoi figli più amati.

    Padre Fabrizio Migliasso aveva 51 anni ed era nato a Torino.
    Appartenente all'Ordine dei frati minori, da sei anni ricopriva l'incarico nella Chiesetta denominata Porziuncola, accanto alla quale San Francesco d'Assisi compì il proprio Transito.
    Durante questi sei anni ha dovuto più volte assentarsi per i continui problemi di salute, che hanno sì minato il suo corpo, ma mai il suo spirito. Una volta fatto ritorno in Convento, la sua generosità era sempre a servizio di coloro i quali avessero bisogno, che trovavano in Padre Fabrizio una guida spirituale, ma soprattutto un amico su cui contare. Se per i più grandi era una spalla su cui appoggiarsi, per i più piccini era il perfetto compagno di giochi, pieno d'allegria e capacità i coinvolgere i bambini, soprattutto in occasione dell'annuale e partecipatissima “Festa degli Angeli”.

    Un servo di Dio, ma al passo con i tempi, sempre in contatto, grazie ai diversi mezzi di comunicazione, con moltissime persone sparse in ogni luogo del pianeta, alle quali donava l'Amore e la Gioia del Signore. La notizia della prematura scomparsa ha lasciato sgomento nella comunità umbra vicina all'Ordine dei frati minori, che ha assimilato il lutto alla perdita di un familiare, di un a parte viva della quotidianità.

    E' lo stesso Padre Fabrizio, nell'omelia della notte di Natale, a pronunciare le parole che oggi, dopo la sua scomparsa, possono rappresentare una luce per coloro che sentono la sua mancanza: "Dio non abbandona, riempie ogni nostra solitudine e rinasce in ognuno di noi se lo sappiamo accogliere".

  • Perugia - 22/04/2016

    Emilio Biasini.

    Per...

    Emilio Biasini.

    Perugia piange la scomparsa di una delle menti più brillanti degli ultimi tempi.

    Si è spento all'età di 79 anni il Professor Emilio Biasini, per decenni responsabile del servizio di Rianimazione dell'ospedale umbro Santa Maria della Misericordia. Era originario dell'Aquila e si era trasferito a Perugia per gli studi universitari che ha poi concluso con grande successo scegliendo il capoluogo dell'Umbria come sua seconda casa.

    In molti lo consideravano non solo un grande medico, ma soprattutto un maestro di vita e sono in tanti oggi a piangere la morte di uno dei professionisti più stimati del settore.
    I Collaboratori che hanno avuto il privilegio di lavorare al suo fianco lo ricordano come un medico capace di allentare le tensioni e superare i momenti difficili che spesso capitano in questo ambiente, scongiurando le numerose emergenze chirurgiche sempre con grande lucidità.

    Ha prestato servizio in rinomate equipe mediche tra cui quella dei Professori Franco Ciuffini e Pierluigi Cao, dimostrando la grande abilità intellettuale che da sempre l'ha contraddistinto.
    Alla famiglia va il pensiero più grande, mentre alla collettività resta la certezza che Emilio Biasini sia stato uno degli esponenti che in campo medico ha contribuito a rafforzare la tradizione dell'attività di Anestesia e rianimazione di Perugia.

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