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  • Pisa - 20/03/2016

    20 marzo: il ricordo...

    20 marzo: il ricordo di Angiolo Mannucci

    Questa mattina vogliamo ricordare e rendere omaggio ad Angiolo Mannucci, noto commercialista 84enne della provincia di Pisa, che si spegneva lo scorso anno a Pontedera per una breve malattia.

    Dopo avere iniziato la propria lunga ed intensa carriera lavorativa in qualità di responsabile amministrativo presso un'azienda di Viareggio, Angiolo avviò, tramite l'apertura degli studi di Ponsacco e, in seguito, di Pontedera, la professione di Ragioniere Commercialista già nel 1963.
    Reduce dall'aver fondato, nel 2012, lo studio "i Commercialisti" assieme ad alcuni colleghi, lungo la Tosca Romagnola e la Bianca, Angiolo ha così permesso lo sviluppo di una delle più grosse realtà della Regione.

    Nonostante la carriera degna di stima e ammirazione e le grandi capacità esercitate nello svolgimento del proprio mestiere, Angiolo sapeva intrattenere rapporti umani solidi e proficui, cominciando dai familiari, che lo ricordano affettuosamente con il diminutivo "Angiolino", passando, poi, per amici e colleghi. Tutti concordi nel ricordarlo come "un uomo rigoroso e preparato con uno spirito sopraffino che, grazie al suo entusiasmo contagioso e alla sua voglia di fare, rappresentava una guida per tutti noi, in particolare per noi giovani". Ed è stato proprio uno di quei colleghi ad aggiungere:" Entrare in ufficio la mattina non sarà più la stessa cosa."

    Un abbraccio anche da parte nostra, Caro Angiolo.

  • Pisa - 19/03/2016

    Un pensiero per Robe...

    Un pensiero per Roberto Sbrana.

    Un anno fa il Professor Roberto Sbrana compiva il tragico gesto di togliersi la vita perché affetto da un male incurabile.

    Nato e cresciuto all'ombra della Torre, si era laureato con onore in economia e commercio all'Università di Pisa, luogo in cui svolse la sua brillante carriera accademica che lo rese, dal 1989, professore ordinario di economia e gestione delle imprese. Fu, inoltre, preside della Facoltà di Economia e membro del Senato accademico tra il 1993 e il 1996 (poi ancora dal 2012 al 2014), vicepreside nei quattro anni successivi e membro del nucleo di valutazione dell'Ateneo dal 1996 al 2000.

    Molta la stima e l'affetto dimostrato dai colleghi che lo ricordano come "un uomo, un collega di grande saggezza che sapeva risolvere, appianare i conflitti e le asperità che a volte si creavano all'interno della Facoltà". Della persona di Roberto venivano spesso evidenziate, inoltre, la straordinaria competenza, professionalità e saggezza, sempre messe a frutto ad esempio "nell'assegnazione degli incarichi o delle cattedre" e l'attenzione prestata alle esigenze studentesche, mostrandosi in grado di "prendere decisioni nette ma condivise da tutti".

    Una carriera eterogenea e proficua, quella di Roberto, concentratasi negli ultimi anni, in special modo, su ricerche di marketing in aziende commerciali, senza, tuttavia, mai sottrarre spazio alla passione per l'insegnamento e all'attenzione verso i propri amati studenti.

    A chi lo conosceva, in definitiva, resterà impressa l'immagine di un uomo che mise sempre cultura, saggezza e professionalità al servizio degli altri, senza mai eludere i propri impegni.

  • Pisa - 15/03/2016

    14 marzo: L'Addio a...

    14 marzo: L'Addio a Paolo Meletti.

    Ieri se ne andava Paolo Meletti, padre del museo di storia naturale, direttore dell'Orto Botanico dell'Ateneo pisano dal 1965 al 1981 ed insignito dell'Ordine del Cherubino.

    In seguito alla laurea in "scienze naturali" a Pisa nel 1950 divenne assistente di botanica all'Università di Cagliari, luogo in cui ottenne il successivo incarico di direttore dell'Istituto e Orto botanico fino al 1965. Meletti si distinse, inoltre, in qualità di presidente della nota Società Botanica Italiana dal 1973 al 1978 e come direttore della rivista "informatore Botanico Italiano" dal 1972 al 1978. Come ha ricordato Marco Filippeschi, sindaco di Pisa, Paolo "è stato un illustre docente, un educatore appassionato e un protagonista della ricerca", non mancando di evidenziare, inoltre, la sua grande apertura intellettuale e l'attenzione da sempre riservata agli aspetti sociali.

    Meletti costudirà sempre un inscindibile legame con due luoghi estremamente importanti per la città di Pisa, quali l'Orto Botanico di cui fu il direttore e il Museo di Storia Naturale di Calci, contribuendone alla promozione e all'ideazione.

    "La sua memoria- prosegue Filippeschi- sarà di sprone all'impegno di rilancio di questi luoghi di storia e di scienza. Pisa lo ricorda con riconoscenza e con affetto", riportando, in conclusione, le proprie, e di tutta la Giunta Comunale, sincere condoglianze.

    Da parte di tutti noi, caro Paolo, l'augurio che tu possa proseguire il tuo brillante cammino di ricerca culturale e spirituale in una nuova vita.

  • Pisa - 14/03/2016

    Oggi ricordiamo la n...

    Oggi ricordiamo la nascita di un eroe: il 14 marzo, infatti, veniva al mondo a Pisa Don Mazzetto Rafanelli, uno dei maggiori protagonisti dell’eccidio di Guardistallo del 29 giugno 1944, che con coraggio ed arguzia contribuì alla salvezza di un ingente numero di civili e partigiani, resi prigionieri da parte della quarta compagnia della 19esima divisione da campo della Lutwaffe.

    Tutto ebbe origine nella notte tra il 28 e il 29 giugno, quando le truppe partigiane della formazione “Otello Gattoli”, in viaggio verso Casale Monferrato, si incontrarono con un gruppo di soldati tedeschi; lo scontro armato ne fu l’immediata conseguenza e non vennero risparmiati da bombe a mano e colpi di mitragliatrice neppure le case e i poderi circostanti, i cui abitanti furono fatti prigionieri e 46 di essi freddamente fucilati.

    Avvisato dell’accaduto Don Mazzetto si recò prontamente sul posto e diede vita ad una serrata trattativa, finalizzata alla liberazione di una trentina di partigiani e civili, con l’ufficiale tedesco.
    Il parroco riuscì ad ottenere, da subito, la liberazione di una parte soltanto dei civili, gli altri dovettero attendere, infatti, il mattino seguente: rimanendo in ostaggio avrebbero, quindi, garantito
    ai tedeschi di sottrarsi ad ulteriori attacchi da parte dei partigiani.

    63 vite si spensero quella notte.

    È ineffabile immaginare quante altre anime si sarebbero potute spegnere senza l’intervento rapido e audace di un solo uomo, mostratosi, con quel gesto, pienamente meritevole dell’epiteto di “Don” e del profondo significato in esso racchiuso.

  • Pisa - 11/03/2016

    11 marzo: il ricordo...

    11 marzo: il ricordo di Luca Bernacchi.

    12 anni fa ci lasciava Luca Bernacchi, nome storico nella Pubblica Assistenza calcio, prima giocatore e poi reduce dalla vittoria, in qualità di allenatore, di due titoli regionali ed una coppa Toscana. Sono proprio quei ragazzi che era solito allenare e con cui gareggiava a ricordarlo, infatti, per la sua estrema umanità e disponibilità.

    Luca se ne è andato da questo mondo alla giovane età di 36 anni per colpa di una grave malattia, una notizia che sconvolse l'intera comunità e la Pubblica Assistenza per cui prestava servizio.
    Da allora quest'ultima organizza annualmente 'Memorial' di calcio a undici in suo onore ed oggi, onde manifestare l'affetto nutrito per quell'animo tanto generoso e dedito agli altri, ha lasciato scritte toccanti parole, memori di un uomo amato e amante della sua città.

    "Sono trascorsi 12 anni da quando hai lasciato questa vita terrena. Il tempo e la fede hanno in parte placato il dolore, ma il ricordo di Te e del Tuo sorriso è sempre vivo dentro tutti quelli che ti hanno incontrato e voluto bene e la Tua presenza ci accompagna ogni momento della vita".

    Luca sarà commemorato, assieme al padre Rodolfo, in una messa presso la Chiesa di San Giovanni al Gatano a Porta a Mare. Si attende una numerosa partecipazione per la memoria di un membro, tanto significativo, della comunità di Pisa.

  • Pisa - 11/03/2016

    L'11 marzo 1847 Pisa...

    L'11 marzo 1847 Pisa dava i natali a Sidney Costantino Sonnino, avvocato barone dalle idee liberali con una grande passione per la politica.

    Dedito alla questione meridionale ed alle condizioni dell'agricoltura in Italia, fondò assieme al barone Leopoldo Franchetti la rivista "Rassegna settimanale", la quale terminò, sin da subito, nel dibattito sociale. Eletto deputato nel Governo Crispi, in qualità di ministro delle finanze e del Tesoro, seppe affrontare con tenacia e professionalità la grave questione del passivo bilancio di Stato, incrementando il controllo sul sistema bancario e permettendo, così, il rilancio della Banca d'Italia.

    Dopo le dimissioni di Crispi, nel 1896, si schierò contro clero e socialisti, rappresentanti una minaccia per il liberismo, e guidò strenuamente l'opposizione liberale al governo Giolitti.
    Da Presidente del Consiglio, in carica per tre mandati, quindi, diede freno all'annosa questione meridionale con un vasto programma di riforme ed incoraggiò, inoltre, la libertà di stampa.

    Ministro degli Esteri nel secondo Governo Salandra dal 1915 al 1919 condusse le trattative con l'Intesa per l'entrata in guerra dell'Italia e sottoscrisse alcuni dei maggiori accordi internazionali, quali il Patto di Londra (1915), il Trattato di San Giovanni di Moriana (1917), la Conferenza di Parigi (1919), lavorando, infine, nel medesimo anno, sul Trattato di Versailles.

    Nonostante le premesse presto si insinuò in lui una disillusione nei confronti della politica tale da portarlo all'abbandono della stessa e, poco dopo la Marcia su Roma del Duce nel 1922, la sua anima si spense nella capitale all'età di settantacinque anni.

    Oggi ricordiamo, quindi, la nascita di un grande uomo che, spaziando dall'impegno profuso nell'attività politica, alla cura di economia e finanze, passando per la scrittura, contribuì alla crescita di un'Italia più libera e indipendente.

  • Pisa - 01/03/2016

    San Miniato in lutto...

    San Miniato in lutto: si è spento a 76 anni il maresciallo Nicola Lazazzera, presidente da quindici anni dell'Associazione Carabinieri.

    Nato nel '40 a Montecalvo Irpino, viveva da molti anni a San Miniato dove era stimato e conosciuto da tutti. Nel '66 fu premiato con una medaglia di bronzo al valore civile per aver salvato una donna ed una bambina durante un alluvione.

    Uomo coraggioso e giusto, il cui ricordo continuerà a vivere nei cuori di chi ha avuto il privilegio di conoscerlo.

  • Pisa - 09/02/2016

    Pisa in lutto per la...

    Pisa in lutto per la scomparsa del professor Pietro Pfanner, il "padre" della Stella Maris di Calambrone.

    Discendente di una storica famiglia lucchese, Pfanner è scomparso a 86 anni dopo una lunga carriera accademica di assoluto prestigio. Il suo nome è e resterà legato alla Neurospichiatria Infantile, un mondo per cui Pfanner ha dedicato tutto se stesso. Dalla ricerca all'insegnamento, dalla creazione - nel '58 - della costituzione dell’Istituto clinico extrauniversitario per disabili neuropsichici, alla Fondazione Stella Maris, di cui fu uno dei fondatori, divenuta nel tempo un centro di assoluta eccellenza della Psichiatria dell'Età evolutiva italiana, e non solo.

    Scienziato di assoluto valore, nonché persona appassionata e generosa, ha lasciato un segno indelebile nella nostra comunità. Grazie al suo impegno ha ridato speranza e dignità a centiaia di famiglie, mettendosi al servizio dello sviluppo e della salute dei nostri bambini.

    Grazie Professore.

  • Pisa - 02/02/2016

    Pontedera in lutto p...

    Pontedera in lutto per la scomparsa di Brunero Tognoni, l'uomo che ha raccontato la Valdera attraverso le immagini. Aveva 91 anni Brunero, odontotecnico con la grande passione per il cinema e per la fotografia. Un estro che andava ben oltre lo svago.

    Fu anche presidente della consulta regionale della Federazione nazionale del cinema, vincendo un premio a Roma per il film “La corsa”.

    Il Comune di Pontedera, nel 2001, gli assegna un premio per l'impegno di documentazione audiovisiva, uno dei tanti riconoscimenti nella sua carriera.

    La Valdera perde un suo straordinario narratore.

  • Pisa - 28/01/2016

    Si è spenta "La voc...

    Si è spenta "La voce più bella mai sentita alla radio".

    Così viene ricordata sui social Grazia Bernini, storica speaker radiofonica delle emittenti toscane, prima a Radio Quattro poi a Radio Cuore. Aveva solo 54 anni, e si è dovuta arrendere ad una lunga malattia.

    Una voce unica, riconoscibile tra mille. Una grande passione ed una naturale simpatia hanno fatto il resto, consegnando al mondo delle radio pisane una straordinaria professionista.

    Una madre amorevole, una moglie premurosa ed una collega leale. Pontedera perde una figura di riferimento, ma la sua voce continuerà a risuonare nei cuori di tutto coloro che hanno avuto il piacere di conoscerla ed apprezzarla.

  • Pisa - 20/01/2016

    Se ne è andato Giord...

    Se ne è andato Giordano Donati, storico allevatore pontederese. Molti anni fa fu protagonista di una vicenda che lo portò sulle prime pagine di tutta Italia. Giordano fu uno tra i primi a livello nazionale a sottoportsi ad un trapianto di cuore. Da allora è passata una vita, e quella operazione – per l'epoca del tutto innovativa – diede una seconda vita a lui e una speranza a molte persone con problemi cardiaci in attesa di un donatore.

    La notizia della sua scomparsa ha commosso l'intero paese di Pontedera. Giordano era un pensionato vitale e gioioso, sempre pronto a rimboccarsi le maniche e assai dedito al lavoro.

    Ieri, all'età di 87 anni, il suo “famoso” cuore si è fermato, ma questa volta per sempre.

  • Pisa - 20/01/2016

    Certi legami sono le...

    Certi legami sono legati dal sangue, dal sentimento e a volte anche dal destino. Il fato ha voluto che Francesco e Giulio Lombardi se ne andassero insieme, separati solo da una manciata di ore.

    Francesco, all'età di 82 anni, si è spento sabato scorso, Giulio, invece, dopo un paio di giorni, proprio il giorno del suo compleanno. Quel compleanno che da una vita era abituato a festeggiare con il fratello e che forse ha sancito che fosse il momento di raggiungerlo.

    D'altronde i due erano artigiani del mobile e hanno lavorato per oltre sessant'anni fianco a fianco, in quella Ponsacco che viveva un'epoca gloriosa, felice, dove tutti si conoscevano.

    Oltre a lavorare il legno, Giulio poteva vantare anche un passato da guardialinee di calcio piuttosto glorioso. Calcò i bordì del campo del rettangolo verde dal 1972 al 1985, quando dovette appendere la bandierina al chiodo per ragginti limiti di età. Una decisione sofferta, ma che arrivò dopo il tanto atteso passaggio nei campionati di Serie A e B. Per tanti anni aveva fatto parte di una terna arbitrale di grande rilievo con Piero Lupi nel ruolo dell’altro guardalinee e Franco Bruschini col fischietto in bocca in qualità di arbitro.

    Con loro se ne va una bella storia, una nostalgica fotografia di un passato che non c'è più, il cui ricordo, però, continuerà a vivere, custodito gelosamente nei cuori di tutti noi.

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