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  • Terni - 29/05/2016

    Era la fine del magg...

    Era la fine del maggio 1910 quando a Terni veniva fondata la società anonima “Officine meccaniche e fonderie Bosco”. La Bosco Spa (da subito abbreviata così) andava ad aggiungersi nel panorama ternana classificandosi come la seconda grande azienda privata, dopo la Saffat, operante nel settore della siderurgia e della metalmeccanica.

    Le origini della Bosco, in realtà, risalgono però ad almeno 20 anni prima di questa data, quando cioè il torinese ma ternano di adozione Antonio Bosco lasciò il posto alla Saffat mettendosi in proprio. Antonio Bosco era arrivato in città nel 1886 e nel 1910, quindi, la sua impresa era già avviata al punto che necessitava un passo in avanti. Da qui la decisione di dare vita ad una società per azioni.

    All’atto di nascita, il capitale sociale ammontava a 202.300 lire suddiviso in 2023 azioni e il consiglio di amministrazioni delle “Officine meccaniche e fonderie Bosco” aveva come presidente Eugenio Sardegna e come il consigliere delegato Antonio Bosco. Al 30 giugno del 1942 il capitale sociale era arrivato a 30 milioni di lire, e questo contribuì al successo della Bosco fino alla metà del Novecento. Poi cominciò il triste declino che portò alla chiusura definitiva alla fine degli anni ’80.

  • Terni - 26/05/2016

    Correva il 25 maggio...

    Correva il 25 maggio 1940 e a Terni veniva scritta una nuova pagina del ciclismo d’epoca: la conca ternana fu infatti scelta come località di arrivo dell’8° tappa del Giro d’Italia, al tempo alla sua 29° edizione.

    Tra salite e tratti di strada serrata, da Fiuggi la carovana arrivò in Umbria con una classifica composta da un giovanissimo Fausto Coppi in seconda posizione. I tifosi e gli spettatori si erano accalcati lungo la strada che da Rieti portava a Piediluco, e sulla salita della Forca d’Arrone. Ma la vittoria a Terni la raggiunse sull’anello di cemento dello stadio Brin Olimpio Bizzi, che aveva forato lungo la discesa verso Arrone ma che era riuscito a rientrare subito dopo in gara.

    Insomma, fu una gara appassionante che coinvolse tantissimi ternani, sia come spettatori che come tifosi. Momenti di storia cittadini così importanti da essere destinati a diventare, con il tempo, veri e propri pezzi di memoria ternana condivisa.

  • Terni - 18/05/2016

    Correva il 18 maggio...

    Correva il 18 maggio del 1946: la guerra sembrava ancora vicina a Terni, ma in città si cercava di tornare alla normalità. Gli orrori delle bombe, l'ansia e la paura erano destinate a sparire, e i ternani pian piano iniziarono nuovamente a vivere.

    Per risollevare la situazione, dunque, scese in campo il moto club ternano: invece di raduni e gite sociali, decise di puntare tutto sulla passione per la velocità. Una scommessa vinta, dal momento che proprio in questo giorno di ormai 70 anni fa venne organizzata una gara sul circuito delle Ferriere. Già dall'ottobre del 1945 le gare di moto leggere erano ricominciate nell'anello in cemento dello stadio Brin. Erano le cosiddette “gare degli schizzetti” - detto in ternano – destinate ad entrare nella memoria collettiva.

    Ma questa volta la pista era diversa: si partiva da piazza Valnerina, poi per via Curio Dentato, si passava davanti alla stazione per poi tornare da piazza Tacito al punto di partenza. Un circuito chiuso, insomma: e quella corsa la vinse Silvio Menichelli, di Roma, con la sua fidata moto Guzzi.

  • Terni - 11/05/2016

    È successo qualche g...

    È successo qualche giorno fa, più precisamente lo scorso 4 maggio. Quella che doveva essere una giornata come le altre si è trasformato in un addio doloroso: è infatti venuto a mancare il dottor Asio Allegretti, classe 1921.

    Asio aveva 95 anni, un'età e un traguardo che molti vorrebbero condividere, ed era un uomo di spiccata integrità morale ed onestà intellettuale. Un uomo, un appassionato professionista già dipendente del Ministro dell'Interno ma anche direttore del CO.RE.CO. – regione dell'Umbria – ufficio di Terni, che fu anche presidente dell'associazione Arma Aeronautica della sezione “M. Cesari” - Terni.

    Ma anche un uomo buono, che era entrato nel cuore di tantissime persone e che ora lascia i figli, la nipote, la nuora e il genero.

  • Terni - 11/05/2016

    Correva l'11 maggio...

    Correva l'11 maggio del 1868 quando finalmente vennero scelte le sorti per quello che sarebbe diventato l'odierno “Corso Tacito”.

    In quel giorno, infatti, il consiglio comunale di Terni si riunì per esaminare, scegliere tra i 3 progetti presentati e, infine, approvare il progetto per la realizzazione del Corso presentato dall'ingegnere Adriano Sconocchia. Non si trattava di una strada come un'altra: corso Tacito doveva svolgere una funzione di rapido collegamento tra il centro cittadino e la stazione ferroviaria e, contemporaneamente, creare un raccordo agevole con la strada Valnerina – che conduceva verso la zona est della città individuata come zona industriale.

    La costruzione della strada nuova tuttavia non fu indolore: vennero abbattuti antichi palazzi nobiliari, caddero al suolo la facciata principale del Palazzo Rustici e del Monte di Pietà e fu abbattuta – almeno in parte – anche la cinta muraria medievale.

    Corso Tacito fu completato nel 1879, garantendo così alla città intera condizioni più favorevoli per lo sviluppo industriale.

  • Terni - 06/05/2016

    Ieri nella chiesa di...

    Ieri nella chiesa di Sant’Antonio la città di Terni, insieme al corpo dei carabinieri dell’Umbria, alla famiglia, agli amici e a tutti coloro che lo avevano conosciuto, ha dato l’ultimo saluto al brigadiere capo Domenico Fiumene venuto tragicamente a mancare martedì scorso.

    Domenico aveva 62 anni, ne avrebbe compiuti 63 a dicembre. Era originario di Roma, un grande professionista, un marito affettuoso verso la moglie e un padre sempre presente per i suoi tre figli.

    Tutti lo ricorderanno come un punto di riferimento della centrale operativa del comando di Terni, un uomo di sani principi, leale e puntuale.

  • Terni - 05/05/2016

    La tragedia è avvenu...

    La tragedia è avvenuta qualche giorno fa, in quella che doveva essere una giornata esattamente come tutte le altre.

    Eppure per Marco Giovannelli, originario di San Vito al Tagliamento (Pordenone) e conosciuto a Terni per aver lavorato all’Opificio Club e nei corsi per maître di sala organizzati della Chef Academy, non è stato così: il giovane ventenne non è sopravvissuto ad uno schianto fatale avvenuto mercoledì sera nel pordenonese.

    Marco era uno di noi, il classico bravo ragazzo con il sorriso sempre sul volto che oggi si incontra sempre di meno. Era un grande appassionato di sport e di calcio, aveva tanta voglia di imparare e amava il proprio lavoro.

    Terni oggi piange la perdita di un ragazzo solare, sempre disponibile con tutti e pronto a dare una mano. Un ragazzo dal cuore d’oro che rimarrà sempre insieme a noi.

  • Terni - 05/05/2016

    Il 5 maggio del 1857...

    Il 5 maggio del 1857 è una data rimasta ben impressa nelle menti dei ternani, che proprio in quella giornata ricevettero la visita ufficiale di papa Pio IX. Una visita comunque non inaspettata, dal momento che si trattava di un programma papale prestabilito che avrebbero previsto, tra le altre cose, una serie d’incontri con le popolazioni dello stato pontificio. Lo scopo del Papa, comunque, era quello di dimostrare l’infondatezza dell’accuse che gli venivano mosse dal governo piemontese in merito allo scarso interesse per le esigenze delle sue popolazioni.

    Ma quella a Terni non fu la classica visita pastorale: papa Pio IX decise di non andare in Duomo bensì alla Ferriera, ritenuta nel XIX secolo il più importante insediamento industriale del papato. Il messaggio implicito fu la speranza di un possibile riavvicinarsi tra la chiesa e il mondo del lavoro. Un messaggio che Terni accolse e custodì con molta cura.

  • Terni - 03/05/2016

    Festa grande oggi pe...

    Festa grande oggi per Narni: il 3 maggio ricorre infatti la celebrazione del suo santo patrono Giovenale, primo vescovo della città vissuto nel IV secolo. Come ogni anno, dopo la messa mattutina celebrata dal vescovo della diocesi di Terni-Narni-Amelia, anche oggi ci sarà la tradizionale processione per le vie del contro cittadino narnese con il busto di san Giovenale, accompagnato dal corteo storico in costume d’epoca.

    Di san Giovenale purtroppo sappiamo poco. Le uniche notizie riportano che fu martirizzato il 3 maggio sulla via Nomentana insieme a Evenzio, Alessandro e Teodulo. Esiste inoltre una “Vita” di san Giovenale scritta dopo il VII secolo, di scarso valore storico, in cui si apprende che il martire fosse di origine africana e che, ordinato da papa Damaso, fu il primo vescovo di Narni. Sempre secondo questa fonte, san Giovenale fu sepolto alla Porta Superiore della città sulla via Flaminia, su cui poi fu costruito un oratorio attribuito al suo successore Massimo e che è conserva tuttora nella cattedrale di Narni.

  • Terni - 01/05/2016

    Da più di un secolo...

    Da più di un secolo a Terni la notte tra il 30 aprile e il 1 maggio, con il brutto o con il bel tempo che sia, ha luogo la festa popolare del Cantamaggio ternano con cui si annuncia il ritorno della primavera. Si tratta di una delle tradizioni più antiche della conca ternana, svoltasi regolarmente anche ieri notte seppur con qualche carro allegorico bagnato dalla pioggia.

    Originariamente la festa si svolgeva nella campagne limitrofe a Terni, a cura di una comitiva di amici capitanata dal poeta Furio Miselli. Ma poi, un giorno, un gruppo di “maggiaioli” (ossia i partecipanti alla festa) decisero di andare in città nella notte del 30 e di passare di casa in casa reclutando gente, cantando allegri fino al mattino e allestendo carri allegorici a tema, che da dal 1896 sfilano per le vie cittadine.

    Generalmente, ogni buon ternano sa che la notte tra il 30 aprile e il 1 maggio non ha da prendersi impegni. Ma sa anche che dovrà portarsi l’ombrello perché, un po’ come a Pasquetta, quella notte a Terni piove sempre.

  • Terni - 30/04/2016

    Ormai è passato più...

    Ormai è passato più di mezzo anno da quel doloroso 13 settembre del 2015, quando, al termine di una breve quanto crudele malattia, veniva a mancare il giornalista ternano Dante Ciliani.

    Non era solo il caporedattore della redazione di Terni de “Il Messaggero” o il presidente dell’Ordine dei giornalisti dell’Umbria: era un uomo di 59 anni che amava la vita, che si dedicava con passione alla terra della propria vigna e che aveva sempre una parola di conforto per gli altri. Dante era il primo a scendere in campo se qualcuno aveva bisogno di aiuto e, per questo e tanti altri motivi, ogni persona che lo ha conosciuto prova ancora tantissimo affetto e gratitudine nei suoi confronti.

    Quel giornalista dal tono scanzonato e dal cuore sempre aperto è oggi una pietra fondante della città di Terni che, dopo l’albero piantato in suo nome nel parco di viale Trento, oggi lo vuole onorare con l’apertura all’interno del PalaSì (su concessione gratuita di Pagine Sì Spa), in piazza della Repubblica, della prima sala stampa nazionale avente il nome di “Dante Ciliani”.

  • Terni - 22/04/2016

    È successo ieri matt...

    È successo ieri mattina, verso le 8, nel centro abitato di Attigliano in zona Madonna delle Grazie. Era una giornata come tutte le altre per l’attiglianese Stefano Mariani: si era messo al lavoro da poco, era alla guida dello scuolabus e stava facendo il solito giro per raccogliere tutti gli alunni, poi il malore fatale.

    A bordo c’era solo una bambina, e il pensiero dell’uomo di 52 anni è corso subito alla piccola in quello che è stato il suo ultimo gesto di eroe: Stefano si è infatti accostato lunga la strada per fermarsi, mettendo al riparo la bambina per poi salutare questo mondo.

    Nessuno poteva prevederlo e tutta la comunità di Giove, i familiari, gli amici e coloro che l’aveva conosciuto e che lo porteranno per sempre nel cuore si stringono ora insieme in un profondo cordoglio.

    Ricorderemo Stefano come un uomo buono, un eroe di altri tempi.

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