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  • Terni - 25/03/2016

    Correva il 25 marzo...

    Correva il 25 marzo del 1869, e anche la città di Terni era in fermento e si stava mobilitando per l’attacco a Roma: erano infatti gli anni turbolenti del Risorgimento italiano, che avrebbe visto nell’anno successivo (il 1870) come momento clou la cosiddetta presa di Roma – o breccia di Porta Pia – con la quale Roma venne ufficialmente annessa al Regno d’Italia.

    Veniamo a conoscenza di questi fatti dal giornale bolognese “L’amico del popolo”, dove si poteva leggere il seguente resoconto: “Si parla di forti concentramenti di truppe al confine pontificio. A Terni, oltre alla truppa colà stanziata, il 22 giunse il 32° di linea sicché in una città di 14.000 abitanti stanziano già due reggimenti. L’artiglieria di guarnigione colà, partì improvvisamente prendendo la via di Foligno”.

    Un fatto di cronaca antico ma tutt’ora di particolare interesse, che dimostra quanta considerazione di Terni avessero le altre città d’Italia (anche lontane) e il ruolo che la nostra città svolse nel Risorgimento italiano.

  • Terni - 24/03/2016

    Giranno pe’ Terni –...

    Giranno pe’ Terni – a chi in macchina non è mai capitato di farsi un giro vicino allo stadio, passando magari da via Gioacchino Belli? Ebbene non tutti sanno che, seppur di origini romane, il Belli ebbe con la nostra città un legame talmente stretto da dedicargli alcuni sonetti. Inoltre, nell’angolo che sporge a sinistra nell’odierna via Garibaldi, è possibile ancora oggi vedere il palazzetto che ospitò Gioacchino. Al piano stradale aveva invece sede l’Osteria del Giglio.

    Giuseppe Francesco Antonio Maria Gioacchino Raimondo Belli – questo il nome completo – fu un poeta italiano che nacque a Roma il 1791 e scomparve nel 1863.
    Dopo aver condotto una vita dura e misera per via della morte del padre (avvenuta nel 1802) Gioacchino nel 1816 si sposa con la ternana "Mariuccia" Maria Conti, vedova del conte Giulio Pichi e che abitava in via Fratini. I due si trasferiranno ben presto nella capitale, ma il poeta manterrà con Terni un legame strettissimo.

    Tant’è vero che, quando monsignor Tizzani venne eletto vescovo di Terni, per celebrare l’evento Gioacchino gli dedicò due sonetti. Proprio in uno di questi, il Belli esprime con ironia la venuta a Terni di tante persone interessate ad ammirare la cascata delle Marmore, da lui descritta come “un po’ d’acquaccia che viè giù dar monte”. Celebre fu la risposta del poeta vernacolare ternano Furio Miselli, altrettanto ironica: “…Se Marmore ‘n gni desse ‘na ‘ngozzata, Tevere che saria? ‘Na pisciatella…

  • Terni - 19/03/2016

    Il 19 marzo 1981 Gio...

    Il 19 marzo 1981 Giovanni Paolo II si recò in visita alle Acciaierie di Terni.

    Papa Wojtyla volle esprimere la propria soliderietà ai lavoratori di un settore a quei tempi fortemente in crisi. All'interno degli stabilimenti il Santo Padre non si limitò ad assistere alle fasi del processo produttivo, ma si avvicinò ai lavoratori presenti, salutandoli e scambiando con loro alcune impressioni.

    In quella stessa giornata Giovanni Paolo II celebrò una messa allo stadio ''Liberati'', gremito da circa 35.000 fedeli delle diocesi di Terni, Narni e Amelia, guidate dal vescovo, mons. Santo Quadri.

  • Terni - 19/03/2016

    Ormai un anno fa ven...

    Ormai un anno fa veniva a mancare all’età di 86 anni il monaco benedettino padre Narciso Casanova Canigueral.

    Molto conosciuto all’interno della diocesi di Terni-Narni-Amelia, padre Narciso svolse il suo ministero per ben 15 anni all’abbazia di San Cassiano di Narni e poi – dal 2008 – nella comunità della frazione di Stifone di Narni. Narciso Casanova era molto amato in tutto il territorio, e i suoi insegnamenti sono rimasti impressi nelle menti delle persone che sempre lo ebbero a cuore.

    Nato a Barcellona (Spagna) nel 1929, padre Narciso fu ordinato sacerdote nel 1952 e già nel 1968 (in un epoca di profondi cambiamenti socio-culturali) chiese di essere inviato in Germania dove rimase per dieci anni. Caratteristica di padre Narciso era il suo profondo spirito missionario, che lo portò a girare il mondo fino ad arrivare negli anni ’80 in Italia. Un uomo dalla profonda fede, ma anche uno studioso di musica sacra di cui diventò cultore e diffusore e un eccellente comunicatore tanto da riuscire ad entrare in contatto con le comunità di tutto il mondo.

  • Terni - 17/03/2016

    Quella di ieri dovev...

    Quella di ieri doveva essere per l’infermiera ternana Lucrezia Moscatelli una giornata come tutte le altre: avevo indossato il camice bianco esattamente come tutti i giorni, era immersa nella solita routine quotidiana, eppure è successo l’impensabile.

    Erano circa le 4.00 di notte, e Lucrezia era impegnata nel proprio lavoro presso il centro Geriatrico di viale Trento a Terni. È bastato il tempo di un battito di ciglia, un solo tonfo sordo ad annunciare l’improvvisa scomparsa dell’infermiera e a richiamare l’attenzione dei colleghi che sono subito corsi ad aiutarla, purtroppo invano.

    Lucrezia Moscatelli aveva solo 55 anni, era una persona normale, una di noi, che amava la propria vita e che aveva ancora molto da offrire, come moglie, mamma e come infermiera, per lei una vocazione più che un semplice mestiere.

    La sua perdita improvvisa ha scosso tutti coloro che la conoscevano, lasciando un vuoto nella città intera. Ma il suo ricordo continuerà a vivere nei cuori di ognuno di noi.

  • Terni - 17/03/2016

    Era il 17 marzo 1949...

    Era il 17 marzo 1949 quando rimaneva ucciso Luigi Trastulli, fresatore delle acciaierie.

    Aveva solamente 21 anni, ma tre colpi d’arma da fuoco gli impedirono di continuare a vivere la propria vita insieme alla moglie e al suo bambino in tenera età.

    L’uccisione di Luigi Trastulli segna di nero una pagina drammatica della storia ternana: erano gli anni in cui si dibatteva sull’adesione italiana al Patto Atlantico (alla Nato), ma le sinistre si opponevano duramente. Per questo avevano promosso delle manifestazioni in tutto il paese, e a Terni l’appuntamento prestabilito era alle 10.30 a piazza del Popolo (oggi piazza della Repubblica).

    Anche gli operai delle acciaierie di Terni uscirono da lavoro per recarsi alla manifestazione, ma percorsero nemmeno 300 metri quando arrivò la polizia sostenendo che il corteo non fosse autorizzato. Da qui nacque il caos: tra manganellate e colpi di pistola, il bilancio drammatico fu di sette feriti e un morto. Si trattava proprio del giovane Trastulli, venuto a mancare dopo nemmeno 8 minuti. In nessun’altra parte d’Italia, dove si tennero manifestazione analoghe, successe un così grave episodio.

  • Terni - 14/03/2016

    Era il 14 marzo 1966...

    Era il 14 marzo 1966 quando veniva a mancare all'età di 72 anni monsignor Vincenzo Lojali, ultimo vescovo di Amelia.

    Non solo: il 1966 segna anche l’anno in cui la diocesi di Amelia fu data in amministrazione ai vescovi di Terni e Narni, sancendo così definitivamente l’unione delle diocesi di Terni-Narni-Amelia avvenuta già nel 1907 con una bolla papale.

    Nato ad Attigliano nel 1894, Lojali fu alunno del seminario maggiore romano e venne ordinato sacerdote nel 1923. Ad Amelia fu non solo vescovo dal 1938, ma anche rettore del seminario.
    Nel 1985 venne aperto il processo canonico di beatificazione, terminato nel 2000; ora, la sua storia è approdata alla Congregazione per la causa dei santi a Roma.
    La sua fu una vita dedicata alla formazione dei giovani seminaristi, alle numerose iniziative pastorali e alle opere realizzate nel campo della catechesi.

    A 50 anni dalla sua morte, Vincenzo Lojali viene ancora ricordato come un uomo buono, capace di amare tutti indistintamente. Ogni anno sono molte le celebrazioni e le iniziative che ne commemorano la figura, promosse dagli ex seminaristi e da coloro che ne tengono in vita la memoria tramite i suoi insegnamenti.

  • Terni - 13/03/2016

    Era il 13 marzo 1956...

    Era il 13 marzo 1956 quando una straordinaria ondata di gelo colpì tutta la nazione, inclusa dunque l’Umbria e specialmente Terni.

    Quello del 1956 fu un anno segnato dalla cosiddetta “nevicata del secolo” che si verificò nel mese di febbraio (in cui a Terni si verificò il giorno più freddo in assoluto con -15°) , e che si ripeté poi una seconda volta a partire proprio dal 10 marzo.

    Sessanta anni fa, proprio in questi giorni, le temperature scesero sotto lo zero e il centro fu ricoperto di abbondanti nevicate. In tutta l’Umbria si registrarono circa venti centimetri di neve, cosa che provocò non pochi disagi: nella Somma – la strada che congiunge la città di Terni con quella di Spoleto – la neve raggiunse 30 centimetri, impedendo la normale circolazione dei mezzi.

    Non solo: le comunicazioni tra l’Umbra e le Marche andarono in tilt, e per alcuni giorni la strada Flaminia e quella della Valnerina furono interrotte perché coperte da mezzo metro di neve. A Terni il caos e i disagi dell’eccezionale nevicata furono comunque compensati da un entusiasmo generale che coinvolse tutta la città, dai bambini ai più grandi.

  • Terni - 12/03/2016

    Un anno fa perdeva l...

    Un anno fa perdeva la vita David Raggi. Una fine assurda, compiuta tragicamente la notte fra il 12 e il 13 marzo in Piazza dell'Olmo, per mano di un impeto omicida tanto folle da non lasciare spazio ad alcuna comprensione. Nè tantomeno alla rassegnazione di chi amava David, con i suoi pregi ed i suoi difetti.

    Sì, perché David era uno di noi, un ragazzo normale, un po' testone ma dal grande carisma e dalla limpida generosità. Sempre pronto al confronto, a far valere le sue idee e a diffenderle all'occorrenza. Sempre lì, a Piazza dell'Olmo, il suo rifugio. Il luogo che ha accompagnato molte delle sue giornate, che lo ha visto ridere e piangere. L'ultimo luogo che lo ha visto vivere.

    Oggi, ad un anno di distanza, ci sentiamo ancora coinvolti nel profondo, commossi e stretti in un abbraccio caldo e sincero. Attorno al ricordo di quelle sue ultime parole che squarciano i nostri pensieri. Attorno al ricordo di quel ragazzo a cui è stato tolto un domani, ma che continua a vivere nei cuori e nelle menti di ognuno di noi.

    Ciao David.

  • Terni - 09/03/2016

    Giranno pe’ Terni –...

    Giranno pe’ Terni – spesso a piedi, ma spesso in macchina.
    Vicino alla strada di Maratta Bassa, c’è una piccola vietta dedicata a Luigi Casale. Chi era costui, talmente importante da convincere il comune di Terni a ricordarlo con la toponomastica?

    Luigi Casale fu un chimico italiano di fama internazionale, nato nel 1882 in Lomellina (Pv) e morto nel 1927 a soli 45 anni. Dopo essersi laureato in chimica presso l’università di Torino, la sua fortuna arrivò nel 1921 con il trasferimento a Terni: qui fondò la “Società Ammoniaca Casali”, capace di produrre ammoniaca sintetica in tutto il mondo. La sua attività di ricerca si svolgeva nei dintorni della nostra città, in quei laboratori dove una volta sorgeva la Ferriera.

    Nel 1922 il primo impianto industriale per la produzione dell’ammoniaca sintetica è allestito proprio presso lo stabilimento di Nera Montoro grazie all’intervento della società Carburo di Calcio. Nel 1925 si fa un passo avanti: gli impianti dell’ex Ferriera sono rilevati dalla Siri, la società fondata dallo stesso Luigi Casale insieme alla Società Terni. La tela è completa, e da qui la scoperta di Casale riuscì ad arrivare in tutto il mondo.

  • Terni - 08/03/2016

    A Terni, la data del...

    A Terni, la data dell’ 8 marzo non viene ricordata solamente per la giornata internazionale delle donne. Infatti, in questo stesso giorno, ma dell’anno 1965, si verificò una piccola catastrofe naturale: proprio per colpa dell’incessante pioggia che da giorni bagnava la provincia, la strada che collegava Terni con Marmore (dove il transito di mezzi pesanti era sempre più fitto) fino anche a Piediluco fu resa inagibile a causa di una grande frana.

    Il danno era grave, perché quella strada era anche l’unico collegamento tra Terni e Rieti dal momento che ancora la superstrada tra il capoluogo umbro e quello laziale era soltanto un progetto lontano. Già dalla metà degli anni ’50 qualcosa bolliva in pentola a proposito della realizzazione della nuova strada: da una parte c’era chi propendeva per aggirare le montagne più consistenti, mentre dall’altra parte chi proponeva una serie di gallerie per attraversarle.

    Ma per giorni interi non ci fu nulla da fare: il transito rimase chiuso, con tanto di proteste e denunce.

  • Terni - 05/03/2016

    Era il 5 marzo 1962...

    Era il 5 marzo 1962 quando veniva a mancare il ternano Libero Liberati, pilota motociclistico italiano vincitore di un titolo nel motomondiale. Era conosciuto da tutti come “il cavaliere d’Acciaio”, mentre altri ancora lo chiamavano “il ternano volante”. La sua vita e carriera erano però destinate ad interrompersi presto: il luogo fu la curva di Cervara, il motivo un incidente durante un allenamento sulla strada statale 209 Valnerina. Dopo tante gare fatte, furono quindi una strada bagnata e una parete rocciosa ad avere la meglio sul pilota.

    Nato a Terni il 20 settembre 1926, Libero Liberati iniziò la sua carriera lavorando alle acciaierie di Terni come autista. Subito dopo la seconda guerra mondiale iniziò a partecipare alle gare nazionali di motociclismo, ottenendo le sue prime 4 vittorie nel 1947. Gli anni d’oro furono il 1955 e il 1956, quando lo videro vincitore del campionato italiano a soli 29 anni.

    Ma Liberati è stato molto più di questo: era un combattente nato, un uomo umile, semplice, con una grandissima passione per i motori e destinato a diventare presto simbolo intero per la città di Terni.

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