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  • La Spezia - 05/09/2016

    Giuseppe Bumbaca

    La nostra città piange la scomparsa di Giuseppe Bumbaca, storico ex calciatore dello Spezia, venuto a mancare all’età di 85 anni.

    Nato a Locri il 18 marzo del 1931, Bumbaca arrivò allo Spezia nella stagione 1954-55, quella della fusione tra l'allora A.C. Spezia e l'A.C. ArsenalSpezia, società, quest'ultima, dove giocava il giovane "Beppe". Dopo l’esordio in Vado-Arsenal Spezia, il talentuoso centrocampista divenne una colonna portante della squadra cittadina, e fungeva spesso da difensore aggiunto, capace di protendersi anche in fase offensiva, grazie alla sua formidabile corsa.

    Solido come pochi in fase difensiva, Bumbaca divenne un titolare fisso nella formazione spezzina per cinque stagioni consecutive, lasciando il Golfo dei Poeti soltanto al termine della stagione 1959-60. Tornò a indossare la maglia bianca nel campionato '62-'63, arrivando così a totalizzare, tra campionato, finali e Coppa Mattei, ben 206 presenze.

    Insieme a Zennaro e Magnini, Bumbaca ha garantito solidità e successo allo Spezia Calcio, preso ad esempio per un'organizzazione di gioco moderna per i tempi. Testimonial della campagna abbonamenti dello Spezia Calcio in serie B, nel 2007, l’indimenticabile calciatore ha posato con la maglia del Centenario.

  • La Spezia - 02/09/2016

    Un anno senza Quirino Lotti

    Un anno fa, la nostra città diceva addio a Quirino Lotti, storico tifoso dello Spezia Calcio, spentosi alla veneranda età di 102 anni.

    Classe 1913, Quirino era entrato per la prima volta allo stadio, all’epoca in legno, di viale Fieschi, nel lontano 1926, e da allora non l’aveva più abbandonato. Appassionato di calcio e tifoso sfegatato della squadra cittadina, l’uomo amava festeggiare il suo compleanno sugli spalti del Picco, acclamato dai tifosi della curva. Una presenza, quella di Quirino, che si faceva sentire, e della quale, da un anno a questa parte, si sente la mancanza.

    "Lo Spezia Calcio, Prima Squadra e Settore Giovanile si stringe intorno alla famiglia di Quirino Lotti, storico tifoso delle Aquile, scomparso alla veneranda età di 102 anni": la squadra bianco nera aveva commentato così la scomparsa di Quirino, l’abbonato più anziano del Picco.

  • La Spezia - 31/08/2016

    Pietro Gnecchi

    "Era un uomo tutto d’un pezzo, che neppure le schegge delle mine sono state in grado di scalfire. Coriaceo come una roccia e amante della vita fino in fondo, è stato per noi un esempio di come con la forza della mente e la volontà tutto si può. Ha saputo guadagnarsi ovunque andasse il rispetto, la fiducia e l'ammirazione delle persone e delle istituzioni".

    Le nipoti hanno voluto ricordare così Pietro Gnecchi, l’ultimo eroe della leggendaria battaglia del Lago Santo, spentosi all’età di 91 anni.

    Tra il 18 e il 19 marzo 1944, nove partigiani, provenienti dal parmense, dallo spezzino e dal pontremolese, e al comando del calabrese Dante Castellucci "Facio", dal rifugio del Lago Santo, misero in fuga più di 80 nazifascisti; questa disfida, nota come la battaglia del Lago Santo, assunse ben presto i contorni di una leggenda, contribuendo ad alimentare la speranza e a incitare alla resistenza.

    Pietro, il quale aveva combattuto nella sua Bedonia nelle brigate "Garibaldi" e "Monte Penna", partecipando alla battaglia di Fornovo e alla liberazione di Parma, nel dopoguerra era emigrato verso il Belgio, dove visse 46 anni della sua vita. Di questi 46 anni, 9 li trascorse lavorando in miniera, e ricevette, dal governo belga, tre medaglie al valore del lavoro.

    Il ricordo di quella battaglia storica, e di quelle che lui stesso aveva definito venti ore d’"inferno", sono rimasti sempre vivi nella memoria del partigiano, così come non è mai venuta meno la riconoscenza al suo comandante Facio, che egli descriveva come un uomo coraggioso e in gamba come nessuno. Per questo motivo, Pietro non ha mai smesso di battersi per ottenere la verità sulla morte del suo comandante, ucciso dai suoi compagni; il suo più grande desiderio era quello d’incontrare il presidente della Repubblica al fine di conferire a Facio la medaglia d'oro per il suo eroismo.

    Ci ha lasciato un uomo buono e genuino, che ha saputo combattere con tenacia e valore per difendere valori imprescindibili per una Nazione, come la libertà e la giustizia.

    "Ciao Pietro, e grazie. Ci hai insegnato che cosa dev'essere la politica: un'attività che si ispira a valori collettivi, fatta da persone capaci di dare piuttosto che di chiedere": questo il saluto del Copresidente del Comitato Unitario della Resistenza della Spezia, Giorgio Pagano.

  • La Spezia - 23/08/2016

    Lino Gogioso

    All'età di 66 anni, se n’è andato Lino Gogioso l'ex sindaco di Riomaggiore.

    Nato nel paese delle Cinque Terre il 23 settembre del 1949, Gioioso aveva ricoperto la carica di primo cittadino dello splendido borgo ligure, a capo di un'amministrazione di centrosinistra, dal 1999 al 2009. L’uomo era stato anche assessore al bilancio, alle attività finanziare e alle attività produttive nel corso del mandato del suo successore, Gianluca Pasini. Coinvolto nelle vicende giudiziarie di Parcopoli, aveva patteggiato nel marzo 2011, al pari di Pasini.
    "L'amministrazione comunale ricorda con affetto il compianto Lino Gogioso, già sindaco della nostra comunità, e porge sentite condoglianze alla sua famiglia": così il Comune di Riomaggiore ha espresso il proprio cordoglio in merito alla prematura scomparsa del riomaggiorese.

  • La Spezia - 18/08/2016

    Luca Cavatorti

    Profondo cordoglio ha suscitato nella nostra città la scomparsa improvvisa del biker Luca Cavatorti, venuto a mancare all’età di soli 53 anni.

    Luca era il vice presidente degli Street Knights, un gruppo affiatato di motociclisti sempre impegnati nel sociale e attivi nel territorio spezzino; intraprendente e pieno di vita, l’uomo era molto stimato e apprezzato dagli altri biker, che in lui riconoscevano un esempio di onestà e lealtà fuori dal comune.

    Oltre alla passione per le due ruote, Luca amava molto anche gli animali, ed era sempre disponibile con tutti, e pronto a farsi in quattro per aiutare gli altri. Fedele al suo gruppo e ai suoi ideali, l’uomo ha lasciato un’impronta indelebile in tutti coloro che lo hanno conosciuto e che oggi ne piangono la prematura scomparsa.

    Buona strada, Luca

  • La Spezia - 31/07/2016

    Pietro Luigi Ravecca

    È passato esattamente un anno dalla scomparsa del noto scultore spezzino Pietro Luigi Ravecca, venuto a mancare all’età di 70 anni.

    Nato a Brugnato nel 1945, Ravecca aveva studiato economia a Pisa, riuscendo anche a diplomarsi all'Accademia di belle arti di Carrara; molto conosciuto nella nostra provincia e non solo, le sue opere sono realizzate con tecniche particolari nell'utilizzo del legno e del gesso, e, proprio per questo, lo spezzino ne ha donate ed esposte numerose sia in Italia che all’estero.

    Ravecca, che era stato anche un funzionario dell'Asl, era inoltre famoso per i suoi portali, come quello che si trova a Bastremoli, e pei i suoi bassorilievi, tra cui quello che l’artista ha donato al circolo Auser di Sarzana, e che ritrae Dante mentre firma la pace proprio nella cittadina ligure. Ma l’abile scultore spezzino, di chiara ispirazione cattolica, è ricordato anche per il suggestivo presepe subacqueo di Sestri Levante; un ritratto in legno e gesso raffigurante don Andrea Gallo è uno dei suoi ultimi lavori, che Ravecca ha donato, due anni fa, alla Comunità di San Benedetto al Porto di Genova, fondata dallo stesso don Gallo.

    Oggi, dunque, la nostra città ricorda un suo illustre concittadino, che il sindaco della città Massimo Federici ha descritto come un “uomo e un artista di grande valore”

  • La Spezia - 23/07/2016

    Marcello Da Pozzo

    Oggi la nostra città ricorda l’ingegnere spezzino Marcello Da Pozzo, scomparso il 24 luglio di un anno fa, all’età di 75 anni

    Da Pozzo era molto conosciuto per il suo impegno costante in ambito sportivo e scolastico: giovane collaboratore dello Spezia calcio, l’uomo insegnava elettronica all’ITIS Cappellini. L’inesauribile passione ed energia con cui svolgeva il mestiere che tanto amava, hanno fatto sì che Da Pozzo fosse stimato e apprezzato non soltanto dai suoi colleghi, ma anche dai suoi allievi, i quali lo ricordano con affetto e riconoscenza. Lo spezzino esercitava con entusiasmo anche la professione d’ingegnere, e aveva infatti svolto fino all’ultimo, incarichi di prestigio nel campo della progettistica e della sicurezza terrestre e marittima; Da Pozzo era un uomo che difendeva con fermezza e determinazione le sue idee politiche, che amava la vita, e che era sempre cortese e affabile con tutti.

    Presidente dell’Associazione culturale Progetto Spezia fondata da Lorenzo Forceri, lo spezzino ha lasciato un segno indelebile in tutti coloro che hanno avuto il privilegio di conoscerlo e che oggi, nel primo anniversario della sua scomparsa, lo ricordano con affetto.

  • La Spezia - 16/07/2016

    Marzia Corsini

    Esattamente un anno fa, la musica spezzina e tutta la nostra città erano in lutto per la scomparsa prematura di Marzia Corsini, insegnante e amatissima moglie e musa di Riccardo D'Ambra, frontman del noto complesso folk dei Visibì.

    Marzia svolgeva con amore e dedizione il mestiere di tecnico dell’insegnamento nella scuola del 2 Giugno, ed era molto conosciuta perché sempre presente ai concerti e alle esibizioni della band spezzina.

    "Voglio essere il tuo motore per tutti i giorni e tutte le ore, e non scordarmi così facilmente che tu sei sempre nel mio presente. Si riparte da qui": così scriveva, un anno fa, uno dei componenti dei Visibì, citando proprio una delle canzoni scritte dallo stesso D'Ambra, marito della donna, la quale ha lasciato un vuoto profondo in tutti quelli che avevano avuto il piacere e la fortuna di conoscerla e apprezzarla per la sua gentilezza e umanità.

    I genitori dei piccoli allievi di Marzia hanno ricordato la maestra con queste parole affettuose: "Marzia e le altre insegnanti hanno, dapprima, accolto e protetto i bambini, e li preparati al salto nella scuola media. Le stesse insegnanti, tutti i giorni, otto ore al giorno, per cinque intensissimi anni. Persone di "famiglia" che conoscono i bimbi, diventati, al termine del ciclo di studi, quasi ragazzini. Un po' più pronti per provare a volare da soli."

    "Una delle persone più belle e più buone che abbia mai conosciuto. Dov’eri tu c'era sempre tanta gioia e serenità, ti vogliamo tutti tanto tanto bene, aiutaci anche ora se puoi, che ne abbiamo bisogno, perché il mondo è più duro e buio senza di te": questo è uno dei tanti messaggi commossi e calorosi che sono stati scritti per salutare Marzia, spentasi il 16 luglio del 2015, a soli 56 anni.

  • La Spezia - 15/07/2016

    Alberto Paita

    "Oggi il Comune di Ameglia non perde solo il suo Presidente del Consiglio Comunale, bensì perdiamo tutti un grande amico, vero e leale, a cui ci legava un sentimento di stima e affetto fuori dal comune": sono state queste le parole commosse con cui, esattamente un anno fa, l'ex sindaco di Ameglia Giacomo Raul Giampedrone ha ricordato Alberto Paita, presidente del consiglio comunale e membro della maggioranza, scomparso il 15 luglio 2015.

    Molto conosciuto nel nostro territorio, il 78enne Paita era il decano dell'assemblea di palazzo civico, e ricopriva anche le deleghe a viabilità e lavori pubblici. Dal 1999 era stato una presenza fissa, seria e costante in ambito amministrativo, dove era stato sempre in maggioranza, perché, come diceva lui, "dove sono io si vince".

    Il sorriso e la determinazione erano le caratteristiche con cui l’uomo affrontava il lavoro, la politica, e anche la sfida della malattia: "Anche nel periodo di breve malattia che lo aveva costretto a non poter prendere parte alle ultime sedute del Consiglio Comunale, non ha mai voluto farci mancare il suo importante punto di vista sugli sviluppi politici comunali e regionali. Se ne va un vecchio leone socialista, per noi tutti lascerà un grande vuoto umano e personale, prima che politico". Così Giampedrone aveva espresso il suo affetto profondo e la sua stima sincera nei confronti di Paita, il quale, due anni fa, aveva sposato il progetto della sua lista civica.

    Apprezzato e benvoluto da tutti per il suo carattere disponibile, affabile e generoso, e per le sue indiscusse qualità professionali, anche il presidente di Confartigianato, Paolo Figoli ha voluto ricordato Paita: "Oltre all’instancabile passione politica per la sua amata Ameglia, è stato per anni presidente della sezione di Confartigianato Sarzana e Val di Magra, e presidente provinciale della categoria dei termoidraulici Confartigianato. Molto attivo in battaglie storiche per la categoria degli idraulici per la legge 46/90, che dava una qualificazione specifica agli impiantisti, e nella guerra ad Acam Gas, che voleva effettuare interventi nel post contatore sostituendosi al lavoro degli idraulici".

    Oggi, nel primo anniversario della sua scomparsa, Ameglia e tutta la Val di Magra vogliono ricordare Alberto, la sua simpatia, le sue risate, e la sua voglia di vivere.

  • La Spezia - 14/07/2016

    Gaetana La Rocca

    Il 14 luglio 1938 nasceva a La Spezia Gaetana La Rocca, detta Ketty, una delle principali artiste italiane del XX secolo.

    Esponente di primo piano della poesia visiva portata avanti negli anni 70 a Firenze dal gruppo 70, Ketty La Rocca ha concentrato la sua attenzione soprattutto sull’analisi dello stereotipo femminile usato dai media e dalla pubblicità. La particolarità dei poeti visivi è quella di utilizzare il linguaggio proprio della comunicazione di massa, vicino a quello d’uso comune, e le loro opere d’arte avanguardistiche sono collage d’immagini e di parole.

    L’artista spezzina ha dato vita a opere uniche nel loro genere, e ha sperimentato anche diverse tecniche espressive innovative come il videotape e l’installazione, prediligendo sempre un rapporto diretto con lo spettatore.

    Tra gli ultimi lavori di La Rocca figurano le Riduzioni, ovvero opere in cui la donna ha trasformato, per esempio, una foto di famiglia, un autoritratto o un giornale, ampliandoli e modificandoli, attraverso la schematizzazione grafica dell’immagine.

    La talentuosa artista spezzina, scomparsa a Firenze nel 1976, ha il merito di essere stata una delle poche ad ottenere una fama e un prestigio a livello internazionale, distinguendosi per i suoi lavori originali e pioneristici.

  • La Spezia - 12/07/2016

    Enzo Freggia

    Un anno fa, nella sua casa alla Serra di Lerici, si spegneva, all’età di 91 anni, monsignor Enzo Freggia, fondatore e responsabile, per molti anni, degli archivi diocesani e della biblioteca “Niccolò V”, del seminario vescovile di Sarzana.

    In un’epoca in cui siamo circondati sempre più da nuovi strumenti di comunicazione e d’informazione, il desiderio e la volontà di mantenere viva l’importanza e il fascino del libro ha fatto sì che il vescovo Palletti definisse mons. Freggia, ordinato sacerdote nel 1947, un “custode della memoria”. L’uomo, infatti, da semplice economo del seminario, era diventato il direttore della biblioteca “Niccolò V”, istituita nel 1984, e dedicata al Papa sarzanese fondatore della biblioteca vaticana. Essa comprende gli archivi diocesani di Luni, Sarzana e Brugnato, l’archivio capitolare sarzanese e gli archivi delle parrocchie, e, con i suoi 115 000 libri, rappresenta un centro bibliotecario di grande rilevanza, unico nel suo genere. È proprio di questi volumi, molti dei quali di notevole importanza storica e scientifica, che mons Freggia è stato, fino al 2010, un instancabile custode; ma il suo merito è stato soprattutto quello di aver organizzato iniziative culturali, di essere stato il compilatore degli indici e l’ideatore dei nuovi spazi a disposizione degli studiosi, ruoli che lo hanno fatto diventare una figura molto stimata e un punto di riferimento indispensabile.

    Sempre disponibile con tutti, e dotato di una brillante competenza archivistica, mons Freggia, accademico della “Capellini” e socio d’istituzioni culturali, è conosciuto anche per le sue pubblicazioni, i suoi studi e le sue ricerche. Canonico per quasi 59 anni dell’antica basilica cattedrale di Luni – Sarzana, Cappellano del “preventorio” di Sarzana, insegnante in seminario e nelle scuole pubbliche, e segretario dell’associazione del clero, l’uomo ha dedicato la sua vita ai libri, e vive nel ricordo di tutti coloro che lo stimavano e apprezzavano.

  • La Spezia - 07/07/2016

    Un anno senza Armand...

    Un anno senza Armando Soliani.

    È passato esattamente un anno dalla scomparsa di Armando Soliani, socio storico della Confartigianato spezzina, e, per anni, dirigente di categoria.

    Dotato di uno spiccato spirito imprenditoriale, è il 1959, quando Soliani apre un’autofficina per le riparazioni d’auto, moto e furgoni, alla Spezia, e, l’anno seguente, si trasferisce da via XX settembre, nella sede di via De Amicis, che gli consente di offrire anche il servizio di garage. La sua grande passione per le auto, dal 1971 al 1986, lo spinge a diventare Concessionario Peugeot auto e motocicli per La Spezia e provincia; ma la svolta arriva nel 1986, quando Soliani si mette in contatto con Hyundai, e decide d’iniziare l’avventura con il marchio Coreano. Questo passo decisivo verso il futuro dell’auto lo porta a lavorare con la ditta Oriental car s.n.c., nell’attuale sede a Palazzo Chiolerio a Fossamastra, che è stata premiata per i cinquant'anni di continuità aziendale.

    Oggi, sono i figli di Soliani a portare avanti e a gestire il lavoro del padre, che il direttore di Confartigianato Giuseppe Menchelli, a distanza di un anno dalla scomparsa, ricorda per le sue rare qualità umane e imprenditoriali.

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