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  • Bergamo - 02/04/2016

    Mapello piange in qu...

    Mapello piange in queste ore la scomparsa dell'ex sindaco Gian Maria Mazzola, figura molto nota nell’ambiente economico e politico bergamasco.

    Laureato in Sociologia, Marketing e comunicazione sociale, aveva mosso i primi passi nell’Idm, l’istituto di direzione municipale che ancora dirigeva e dove si occupava di enti locali e corsi di alta formazione. E’ stata sempre una persona molto attenta ai bisogni della comunità, dapprima consigliere comunale ed assessore e poi dal 1983 al 1995 sindaco di Mapello.

    Ha inoltre presieduto la Comunità dell’Isola nell’ambito della quale aveva fondato Ecoisola, la prima spa pubblica tra Comuni bergamaschi per la gestione dei servizi pubblici locali. Dal 2003 era presidente della società Hidrogest, che sul proprio sito web esprime il proprio dolore e omaggia la figura di Gian Maria: “Hidrogest piange la scomparsa del suo Presidente Gian Maria Mazzola, uomo che ha fatto del servizio al territorio una delle missioni della sua vita. In questo momento di immensa tristezza, il nostro pensiero va alla sua famiglia che abbracciamo commossi”.

    La comunità di Mapello nel lutto troverà la forza necessaria per stringersi attorno alla famiglia, supportandola e ricordando che Gian Maria è stato un grande uomo, sempre pronto a sacrificarsi per gli altri e che ha dedicato la vita a migliorare la realtà della comunità, guidato sempre da passione, umiltà e forza di volontà.

  • Bergamo - 01/04/2016

    5 anni fa San Paolo...

    5 anni fa San Paolo d’Argon piangeva la scomparsa di Francesco Mangili, molto conosciuto anche ad Albano per la sua attività agricola.

    In pensione da un anno, Francesco era stato il titolare dell'azienda agricola omonima, che coltiva e vende insalate. Da un anno aveva ceduto l'attività al figlio, che saltuariamente aiutava nella gestione delle serre. Il suo ultimo addio è stato dato presso la chiesa di Cenate Sotto, suo paese nativo.

    Era un uomo pacifico, umile e molto altruista. Era solito impegnarsi nelle più svariate attività e quando aveva più tempo libero lo impiegava spesso dando una mano alla sua famiglia e ai suoi amici. Una persona semplice dal cuore d’oro di cui molti sentono la mancanza e che ricordano ancora con molto affetto.

    Possa ogni persona che ha avuto la fortuna di incontrare Francesco conservare preziosamente il suo ricordo, ripensare ai momenti felici passati con lui e lasciarsi ispirare dalla sua gioia di vita e dal suo altruismo.

  • Bergamo - 01/04/2016

    2 anni fa la comunit...

    2 anni fa la comunità di Brembilla piangeva l’improvvisa scomparsa di Hernan Busi, ragazzo solare, amico di tutti di cui ancora oggi si sente molto la mancanza.

    Hernan è arrivato in Italia quando era ancora molto piccolo, circa 18 mesi, adottato come la sorella Gabriella, entrambi provenivano da La Paz, in Bolivia. Lavorava con allegria e passione come meccanico alla Scaglia Indeva di Brembilla. Era un ragazzo molto mansueto, solare e con una grande passione per la musica e in particolare per il canto. Oltre che parte integrante del coretto della parrocchia, molti lo ricordano mentre si esibisce in un’ottima performance canora, come nel «Brembilla’s got talent», del quale aveva anche vinto una edizione, pochi anni fa.

    La comunità di Brembilla oggi come allora ricorda il simpatico Hernan, un ragazzo dotato di grande passione e che era un piacere ascoltare. Tutti i suoi cari ricordano i momenti gioiosi passati insieme a lui, e portando il suo ricordo nel cuore potranno sempre tenerlo con sé.

  • Bergamo - 31/03/2016

    Casà fo' mars – la c...

    Casà fo' mars – la cacciata di marzo. Per i bergamaschi marzo si conclude con una tradizionale festa secolare, tramandata da fine ‘700, profondamente legata alle radici contadine di Bergamo. Si chiama la Tiràda de Tòle, la cacciata del freddo e dell'inverno con il benvenuto alla primavera e alla bella stagione. In molti comuni è una tradizione ormai persa, ma in particolar modo a Zogno la ricorrenza continua anche coinvolgendo i giovani di oggi e questo giorno conclusivo di marzo rimane “rumoroso” così come in passato. Durante la festa infatti si trascinano lunghe file di lattine legate con filo di ferro battendole con robusti bastoni cosi’ da dare vita ad un sonoro carosello che scacci gli spiriti della mala stagione e il freddo accogliendo la primavera.

    Una tradizione che unisce le generazioni, che ricorda l’aria di festa dei vari paesi bergamaschi di una volta all’arrivo delle stagioni più calde, dove tutti si riunivano per festeggiare il bel tempo con i propri cari e la propria comunità.

    Anche quest’anno a Zogno il rito avrà come protagonisti i giovani del paese armati di pentole e lattine in giro per le vie del paese con conclusione all'oratorio per assistere al ricorrente grande falò.

  • Bergamo - 29/03/2016

    2 anni fa la comunit...

    2 anni fa la comunità bergamasca piangeva la scomparsa di Peppino Nosari, 63 anni, dal 2013 presidente dei Notai di Bergamo.

    Notaio di terza generazione, dopo aver iniziato la carriera a Milano e poi a Serina, aveva avviato e gestiva tre importanti studi notarili, ad Alzano e in via Partigiani a Bergamo e a Clusone. Entrato nel Consiglio del Collegio notarile con l’assemblea del 18 febbraio 2009 è stato eletto Presidente nel consiglio Notarile di Bergamo il 27 febbraio 2013.

    Una brava persona, molto legata alla famiglia e alla città, un uomo umile e consapevole dei propri privilegi e delle sfortune degli altri. Era molto impegnato anche nel sociale, in particolare in Malawi con l’Associazione notarile di solidarietà di Bergamo.
    Il suo ricordò rimarrà custodito nei cuori dei suoi concittadini, che manterranno viva la sua memoria negli anni.

  • Bergamo - 29/03/2016

    La comunità si unisc...

    La comunità si unisce al lutto dell’Università di Bergamo, che ieri dava l’ultimo saluto al professor Fulvio Manara, docente e ricercatore universitario a cui tutto il mondo universitario bergamasco era molto affezionato.

    Fulvio, classe 1958, era docente di Pedagogia e ricercatore nel Dipartimento Scienze umane e sociali. Laureatosi in filosofia all’Università di Milano discutendo la tesi «Fides falsa. Il concetto di eresia in Tommaso d’Aquino», ha poi perfezionato i suoi studi a Padova in Didattica della filosofia. E’ stato inoltre membro del consiglio direttivo e della commissione didattica nazionale della Società filosofica italiana.

    Stimatissimo dai colleghi e amatissimo dagli studenti, sono molti che in questi giorni esprimono il loro dolore, ringraziano il professore per tutto ciò che ha dato loro e rincuorano la sua famiglia. In questi messaggi si evince in particolar modo l’opera di Fulvio così come valori e gli ideali che aveva, come in quello scritto da Mariagrazia Panigada, direttore artistico della Prosa al Donizetti: «Hai coltivato ed insegnato la non violenza, lo sguardo di pace sul mondo. Non volevi che i tuoi studenti ascoltassero solo parole, ma attraversassero insieme a te delle esperienze».

    Grande docente, straordinario essere umano. Verrà per sempre ricordato per i suoi pensieri, la sua umiltà e i suoi ideali da tutta la comunità di Bergamo mantenendo così viva la sua memoria, che sarà ancora capace di ispirare nel tempo e continuare ad invitare ad aprire la mente.

  • Bergamo - 28/03/2016

    Ben 182 anni fa nasc...

    Ben 182 anni fa nasceva a Bergamo Giuseppe Sante Carrara, patriota italiano, ultimo degli undici figli degli osti polentari Natale Carrara (originario della provincia di Como) e Maria Pasta (di Sorisole).

    All'età di due anni perse il padre. Non aveva ancora compiuto quattordici anni quando nel marzo 1848 la popolazione del suo quartiere prese a sparare contro gli austriaci, che furono costretti alla fuga verso Brescia in concomitanza con le famose Cinque Giornate. Qui iniziò il destino eroico del patriota.

    Giuseppe fu tra i 178 bergamaschi che presero parte alla Spedizione dei Mille, impresa che gli rimase nel cuore e che suscitò molta ammirazione in Garibaldi. Partecipò combattendo con grande eroismo nell'Ottava Compagnia, quella dei bergamaschi, detta "di ferro". Venne congedato il 9 dicembre 1860, col grado di sergente dell'esercito meridionale, dopo esser stato decorato, e ritornato a casa sbarcando a Genova. Tornato a casa fu dapprima commesso, poi proprietario di un'osteria e infine mediatore.

    Bergamo deve andare fiera di un eroe italiano come lui, che non ha mai dimenticato le sue origini e che ha mostrato al mondo il temperamento e la volontà ferrea bergamasca.

  • Bergamo - 27/03/2016

    2 anni fa la Diocesi...

    2 anni fa la Diocesi di Bergamo e tutta la comunità piangevano la scomparsa di don Alessandro Vicentini, della parrocchia di Sant’Alessandro in Colonna, sacerdote molto noto e amato in città.

    Originario di Bergamo, don Alessandro fu ordinato sacerdote il 24 giugno del 1972, iniziando il suo cammino sacerdotale nella parrocchia di Santa Lucia. Dal 1982 era addetto all’Ufficio amministrativo regionale diocesano. Laureato in Giurisprudenza prima di entrare in seminario, aveva una passione incredibile per aerei e aeronautica, tanto da diventare campione con questa materia nel famosissimo programma televisivo dell’epoca «Lascia o raddoppia».

    La comunità lo ricorda come un uomo saggio, aperto alla novità e al cambiamento e con uno spirito e una fede invidiabili. Un uomo coraggioso e molto devoto che si impegnava per aiutare il prossimo e dare conforto agli ultimi e agli ammalati.

    Bergamo non dimenticherà mai la sua grandiosa personalità, custodendo il suo ricordo e prendendolo come fonte d’ispirazione per una vita felice all’insegna della solidarietà e dalla fratellanza.

  • Bergamo - 26/03/2016

    5 anni fa la comunit...

    5 anni fa la comunità di Fiorano al Serio piangeva l’improvvisa scomparsa di Simone Masserini, giovane ragazzo di 19 anni, amante dello sport e della natura.

    Simone viveva con la famiglia a Fiorano, nella località San Fermo del paese. Stava frequentando il quinto anno dell'Itis di Gazzaniga. La sua grande passione era lo sport, in particolare il ciclismo e lo sci di fondo. Cresciuto ciclisticamente tra le fila del Gs Cicloteam Nembro, nelle passate due stagioni, da Juniores, aveva vestito la maglia della Trissa Team. Aveva praticato questo sport fino ad un anno prima il tragico evento, quando terminata l'avventura nella categoria Juniores aveva deciso di smettere con l'agonismo. Nelle diverse categorie si era sempre distinto per impegno e aveva collezionato numerosi piazzamenti. L'ultima vittoria l'aveva ottenuta al primo anno da Allievo con la maglia della Cicloteam Nembro a Bonate Sotto. Nel 2008, sempre da Allievo, aveva conquistato anche il titolo provinciale bergamasco della cronometro al "Memorial Fardelli" di Rogno.

    I compagni di scuola così come tutta la comunità di Fiorano non dimenticheranno mai il sorriso, l’umiltà e la simpatia di Simone, il cui ricordo continuerà a vivere nella mente di ognuno di noi.

  • Bergamo - 25/03/2016

    6 anni fa la comunit...

    6 anni fa la comunità bergamasca dava il suo sentito addio ad Anna Cavaliere D'Ambrosio, molto conosciuta nella bergamasca come ristoratrice in uno dei locali più conosciuti e frequentati della città.

    Scomparsa a 88 anni, Anna ne ha trascorsi serenamente 65 nella sua osteria/trattoria di via Broseta, lavorando duramente e affezionandosi alla città. Era una persona energica, gentile e molto solare. Non si dava mai per vinta e si impegnava ad aiutare tutti coloro che ne avevano bisogno, qualunque fosse il loro problema.

    Ricordiamo le parole di monsignor Alessandro Locatelli nell'omelia tenuta nella chiesa di San Paolo Apostolo: «La città ha voluto tributare un omaggio a una donna che ha vissuto con grande intensità per un lavoro che l'ha messa in contatto con tante persone, e che è stata forte, anche nella malattia».

    Al tempo tanti bergamaschi di ogni estrazione sociale e culturale hanno voluto dare il loro ultimo addio a questa straordinaria persona, e ancora oggi come allora ognuno di noi porta nel cuore una parte della buona anima di Anna, mantenendo viva la sua memoria e ricordandola sorridente come sempre.

  • Bergamo - 25/03/2016

    2 anni fa Treviglio...

    2 anni fa Treviglio e Masano piangevano Abdul Gaye, scomparso a soli 16 anni tra i banchi di scuola, lasciando la famiglia, i compagni di classe, gli amici e tutta la comunità nel lutto.

    Abdul, originario del Senegal, risiedeva da tempo a Masano con i suoi fratelli e sorelle, sua madre e il padre, che ormai vive da 27 anni nella bergamasca. Frequentava l’istituto professionale Mozzali, corso di Tecnico elettrico. Gli amici lo ricordano come un ragazzo allegro, sportivo, scherzoso ma molto altruista all’occorrenza.

    «Non scorderemo il tuo sorriso», «Proteggici da lassù fratello», «Resterai per sempre il nostro Guaro», «Ci mancherai, eri una persona fantastica». Sono alcune delle frasi che i compagni di classe di Abdul hanno scritto sul suo banco all’epoca della tragedia.

    Ancora oggi l’istituto di Treviglio così come la comunità di Masano ricordano Abdul. Come il suo vecchio banco di scuola, anche i cuori di tutte le persone che ha incontrato lungo il suo cammino portano scritti un saluto, una memoria, un sorriso per questo splendido ragazzo, con la consapevolezza che il suo ricordo continuerà a vivere.

  • Bergamo - 24/03/2016

    7 anni fa la comunit...

    7 anni fa la comunità bergamasca si stringeva attorno alla famiglia dei Conti Moroni per dare loro supporto e mostrare solidarietà in seguito al triste evento accaduto: scompariva infatti Antonio Moroni, di 90 anni, importante personalità della cultura bergamasca.

    Nato il 20 febbraio 1919, Antonio ha sempre vissuto a Bergamo. Prima dello scoppio della Seconda guerra mondiale si iscrisse alla facoltà di Ingegneria del Politecnico di Milano, ma potè conseguire la laurea soltanto dopo la fine del conflitto a causa della chiamata al fronte. Dopo la firma dell'armistizio nel 1943, partecipò all'ultima parte della guerra insieme agli Alleati e terminata conseguì la laurea in Ingegneria e si occupò principalmente di agricoltura.

    In città Antonio, oltre che per le sue nobili origini che lo legano anche al ceppo familiare del famoso pittore Giambattista Moroni, era molto conosciuto per la sua passione per l'arte e per la cultura e apprezzato per il suo raffinato gusto. L’arte era la sua vita, al punto che negli anni Novanta decise di aprire al pubblico lo storico Palazzo Moroni di via Porta Dipinta: Moroni spalancò le porte della sua casa ai bergamaschi guidato dalla passione e dalla voglia di condividere l’arte con chiunque, consentendo a tutti di vedere da vicino le opere d'arte che custodiva, rarità che molti vedevano per la prima volta.

    Bergamo non ha di certo dimenticato una personalità così importante come quella di Antonio, che con la sua passione per l’arte e per la cultura ha dato alla bergamasca un valore aggiunto, un’eredità che i suoi cittadini continuano a omaggiare attraverso il suo ricordo.

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