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  • Bergamo - 24/03/2016

    5 anni fa Madone e C...

    5 anni fa Madone e Chignolo d’isola piangevano la scomparsa di William Locatelli, giovane autista molto conosciuto nella provincia bergamasca.

    William lavorava per la Edilfor da circa quattro anni, dopo aver guidato per otto anni i pullman dell'autoservizi Peroni di Bonate Sopra. Guidare era la sua passione, si sentiva sempre tranquillo e rilassato dietro ad un volante. Partiva presto da casa, verso le 6, per raggiungere i cantieri nel Milanese. La famiglia di William è originaria di Madone, dove ha vissuto per tanti anni per poi trasferirsi lì vicino, a Chignolo d'Isola. Tutti in entrambi i paesi conoscevano la famiglia e molti hanno visto William crescere e farsi strada nella vita, seguendo le sue passioni.

    Aveva fatto il militare in fanteria ed era un tifoso sfegatato del Milan, passione ereditata dal papà, anche se al gioco di piedi preferiva le mani: giocava a pallavolo nella squadra amatoriale di volley «Oratorio San Carlo» di Villa d'Adda.

    Un ragazzo simpatico, gentile, altruista, sempre pronto ad aiutare il prossimo e innamorato della vita e dello sport. Madone e Chignolo non dimenticheranno mai il suo sguardo, il suo sorriso, la sua voglia di vivere, e si faranno custodi della sua memoria che non verrà persa nel tempo.

  • Bergamo - 23/03/2016

    4 anni fa Ossanega p...

    4 anni fa Ossanega piangeva l’improvvisa scomparsa di Stefano Neri, giovane ragazzo di 23 anni la cui dipartita ha lasciato nel lutto amici, famigliari e tutta la comunità.

    Artigiano carrozziere specializzato come lucidatore di autovetture, Stefano era un ragazzo solare, intelligente e lungimirante, che amava il proprio lavoro a tal punto da non aveva orari e tante volte restare in carrozzeria fino a tardi e nei fine settimana. Oltre a collaborare nella carrozzeria del padre a Curno, aveva anche una ditta artigianale in proprio, la «Car Service» a Bergamo.

    Andava pazzo per i rally e, oltre che il moto Gp anche per la Formula uno. Gli amici lo ricordano come un ragazzo buono, altruista, sempre pronto ad aiutare tutti a risolvere i loro problemi, che amava fare quattro chiacchiere in compagnia e passare serate tranquille ma divertenti.

    La comunità non ha dimenticato il sorriso di Stefano, così come la sua particolare personalità: il suo ricordo continua ad esistere nel cuore di ognuno, che manterrà viva la sua memoria nel tempo, ricordandolo a modo proprio.

  • Bergamo - 23/03/2016

    L’anno scorso la com...

    L’anno scorso la comunità dava il suo sentito addio a un grande giornalista bergamasco, Paolo Arzano, che ci ha lasciato a 87 anni dopo aver condiviso con noi per anni informazioni, idee, cultura e pensieri.

    Iscritto all’Ordine dei giornalisti dal 1956, Paolo è stato nella sua lunga carriera direttore di Bergamo Oggi, direttore editoriale del Nuovo Giornale di Bergamo e ha lavorato all’Eco di Bergamo, oltre che nel campo dell’amministrazione pubblica in qualità di addetto stampa del sindaco Giampietro Galizzi. La scrittura e la musica erano le sue passioni, in particolare amava la musica jazz, cui ha dedicato moltissimo del suo tempo: è stato tra gli animatori quasi 40 anni fa del Bergamo Jazz e, dopo la chiusura, tra coloro che gli hanno dato nuova vita.

    Ricordiamo una delle sue ultime attività, che ha svolto con una rara passione: la Jazz Gallery col Cdpm, che consente a tutta la cittadinanza bergamasca di usufruire gratuitamente della sua collezione discografica sia in versione CD sia MP3: 500 registrazioni storiche del jazz dagli albori del Ragtime fino alle sperimentazioni free e modali di Ornette Coleman, John Coltrane. Lui si è occupato della catalogazione e dei commenti mostrando un gusto raffinato e una conoscenza magistrale.

    Bergamo, e in particolare quella sua parte innamorata del jazz, non dimenticherà mai Paolo, che con il suo intelletto, la sua creatività e la sua saggezza è riuscito a comunicare sinceramente con il mondo e a condividere con gli altri le sue passioni e la sua saggezza.

  • Bergamo - 22/03/2016

    3 anni fa la comunit...

    3 anni fa la comunità di Qualino di Costa Volpino dava il suo sentito ultimo addio a Giulio Amighetti, ragazzo innamorato della mountain bike di cui ancora oggi si sente molto la mancanza.

    Giulio viveva con la famiglia a Qualino, dove era stimato e amato da tutti. Grande appassionato di sport e di motori fin da piccolo, ha praticato l'enduro e per qualche anno il rugby, per poi lanciarsi sulla mountain bike dopo aver provato la bici da strada. Altra passione di Giulio il modellismo: spesso andava a Ghisalba dove c'è un circuito apposta per le auto telecomandate. Anche i colleghi di lavoro lo stimavano: alla Tokens, azienda leader a livello regionale nella gestione di apparecchi di intrattenimento elettronici (slot machines, videopoker e simili), Giulio era il tecnico che si occupava della manutenzione e della gestione degli impianti di tutta la valle Camonica. Serio e un gran lavoratore, sempre gentile e appassionato in ciò che faceva.

    «La prima certezza è che Giulio era capace di volere bene e di farsi volere bene». Con queste parole, don Sergio Contessi ha iniziato l'omelia per dare l’ultimo saluto a Giulio, ed era proprio così: la comunità ancora oggi non ha dimenticato il sorriso di quel ragazzo atletico amante della vita. La famiglia unita agli amici e a tutta Costa Volpino continuerà a ricordarlo per il ragazzo buono che era.

  • Bergamo - 22/03/2016

    4 anni fa Trescore p...

    4 anni fa Trescore piangeva la scomparsa improvvisa di Stefano Belotti, 30 anni, padre di una bimba di 3, che ha lasciato la comunità nel dolore e nell'incredulità.

    Stefano, imprenditore, era un uomo intelligente e sempre allegro, molto amichevole e sempre disponibile ad aiutare gli altri. In paese la famiglia Belotti è molto conosciuta: i genitori dell'impresario gestiscono un negozio di generi alimentari e tabaccheria. Nella zona molti lo identificavano con il suo impegno politico nel movimento di Forza Nuova della Val Cavallina, di cui era il responsabile da ben quattro anni.

    Ricordiamo le parole del parroco Ettore Galbusera durante l’omelia dell’addio a Stefano: “È pesante dover parlare. È difficile giustificare Dio. In questi giorni lo abbiamo messo sotto accusa. Non dobbiamo dimenticare che l’amore è più forte della morte. La nostra vita ora non è svuotata, è colmata, riempita di ciò che di bello, buono e grande ha riempito Stefano.”

    Gli anni passano, il dolore si affievolisce, ma la memoria di Stefano rimane vivo nel cuore di tutti coloro che hanno avuto la fortuna di conoscerlo. e la comunità di Trescore continuerà a custodire il suo ricordo gelosamente nel tempo.

  • Bergamo - 21/03/2016

    Il 21 marzo 2013 ci...

    Il 21 marzo 2013 ci ha lasciato un grande atleta, ma anche politico, professore e saggista italiano, Pietro Paolo Mennea, noto anche con l'appellativo di "Freccia del Sud".

    Nato a Barletta il 28 giugno 1952, è stato, nel 1980, campione olimpico dei 200 metri piani a Mosca. È stato primatista mondiale della specialità dal 1979 al 1996 con il tempo di 19''72, tutt'ora record europeo. Il grande Mennea è il solo duecentista della storia a vantare la qualificazione per quattro finali olimpiche consecutive, dal 1972 al 1984. Oltre ad essere un campione dello sport Pietro si è laureato ben quattro volte. Dopo la carriera atletica svolse anche attività politica e fu autore di diversi saggi che trattavano diversi argomenti ed esercitò le professioni di commercialista e avvocato.

    La sua carriera sportiva resterà per sempre nel cuore di tutti gli italiani e non solo, ricordiamo che nel 1997 è entrato a far parte della Hall of Fame della FIDAL dopo esser stato insignito dell'ordine olimpico. Uno degli aneddoti più celebri sulla sua vita narra che all'età di 15 anni sfidò in velocità una Porsche e un'Alfa Romeo sui 50 metri, lungo una strada di Barletta, battendole e guadagnando 500 lire che gli permisero di pagarsi un biglietto d'ingresso al cinema o un panino.

  • Bergamo - 21/03/2016

    La comunità bergamas...

    La comunità bergamasca di Leffe 4 anni fa piangeva la scomparsa di Bernardo Pezzoli, storico campanaro del paese.

    Bernardo, conosciuto da tutti come «Bernardì», è stato a lungo un grande campanaro, portando avanti la tradizione di famiglia felice di poter suonare e di poter comunicare con gli altri attraverso la creatività della sua musica. Oltre ad essere il campanaro della parrocchia infatti era anche un virtuoso delle campanine, il particolare xilofono con barrette di vetro o ottone e dotato di una cassa armonica in legno, tanto caro alla tradizione bergamasca.

    Nato nel 1926, era l'ultimo erede di una famiglia i cui esponenti sono stati tutti campanari ufficiali della parrocchia dal 1796 al 1946. Era un maestro nel diffondere allegria con la sua musica e partecipava con entusiasmo alle attività della Federazione Campanari Bergamaschi, tra cui ricordiamo la registrazione del cd «Suonata Serale», dove possiamo ancora sentire le sue campane risuonare.

    La comunità di Leffe non dimenticherà mai la sua personalità, il suo suono caratteristico, la sua serenità e il suo legame con la musica. E’ stata una di quelle persone che è riuscita a concepire la musica come una fonte di felicità per lui e per gli altri, e per questo verrà per sempre ricordato.

  • Bergamo - 21/03/2016

    Bruntino e Villa d’A...

    Bruntino e Villa d’Almé piangono la scomparsa di Anna Giuliani, deceduta oggi a 57 anni, lasciando la comunità nello sgomento e nel dolore.

    Anna era una persona solare ed energica, sempre con il sorriso in faccia e sempre pronta ad aiutare chi era in difficoltà. Aveva una rara capacità di capire empaticamente le persone e si serviva di questo suo essere per fare del bene. Era molto conosciuta sia a Bruntino che a Villa d’Almè, dove è stata una delle fondatrici e socia della cooperativa «Lavorare insieme», che opera nel sociale in particolar modo con le persone diversamente abili fornendo assistenza, elaborando progetti e fungendo da punto di contatto tra l’individuo e l’ente statale. Molto attiva anche nella parrocchia di Bruntino, dove per moltissimi anni ha insegnato catechismo ed è stata una delle colonne portanti della parrocchia. Molto legata alla comunità e felice di aiutare gli altri, è stata anche consigliere comunale nell’amministrazione dell’ex sindaco Giuseppina Pigolotti (2009-2014).

    E’ stata una persona incredibile e certamente indimenticabile, che con il suo arrivo ha dato una scossa alla comunità e con il suo addio ha lasciato tantissimi ricordi, insegnamenti, azioni buone e tanta serenità. Possa la comunità non dimenticare mai il sorriso di questo tenero angelo e stringersi attorno alla famiglia, con la consapevolezza che la sua anima continuerà a vivere nel cuore di ognuno di noi.

  • Bergamo - 19/03/2016

    36 anni fa ci lascia...

    36 anni fa ci lasciava un grande uomo, di cui Bergamo ancora oggi va fiera e che non ha certamente dimenticato. Scompariva Guido Galli, magistrato e docente di criminologia italiano che ha dato la sua vita per la giustizia, per l’onestà e per difendere il suo paese.

    Originario di Bergamo, precisamente di Piazzolo, è particolarmente ricordato per le sue coraggiose azioni contro il terrorismo. Fu lui infatti a concludere la prima maxi-inchiesta partita nel settembre del 1978 dopo l'arresto di Corrado Alunni e il ritrovamento del covo di via Negroli, a Milano.

    Fu assassinato il 19 marzo 1980 a Milano, da un nucleo armato di Prima linea, gruppo armato di estrema sinistra molto attivo durante gli anni di piombo, a causa della sua azione di magistrato contro il terrorismo.

    Un uomo coraggioso, onesto, che ogni giorno affrontava la paura e il rischio per avere un’Italia migliore per i suoi onesti abitanti e per difendere tutti quegli importanti ideali che lo hanno portato al sacrificio estremo. E’ stato senza dubbio un grande magistrato e una grande persona. Bergamo, che ha dedicato al suo ricordo un istituto professionale, diverse vie nonché la biblioteca del Tribunale, si unisce insieme a tutta l’Italia nel tenere viva la memoria di Guido, che con le sue azioni, la sua onestà e la sua integrità è riuscito a fare la storia dell’Italia, combattendo il male, il terrorismo, contribuendo così a rendere il mondo un posto migliore.

  • Bergamo - 19/03/2016

    Oggi 24 anni fa Berg...

    Oggi 24 anni fa Bergamo piangeva la scomparsa di Cesare Deitinger, in arte Cesare Davona, attore italiano molto attivo negli Stati Uniti.

    Cesare, primogenito di tre figli, nacque a Bergamo il 1º marzo 1926 da padre austriaco, Louis Deitinger, e da madre italiana, Domenica Tanturli. Abbandonò gli studi di medicina all'Università di Roma quando venne notato e chiamato dal produttore di “La figlia del capitano (1947)”, in cui recitò accanto ad Ave Ninchi e Carlo Ninchi, Vittorio Gassman e Amedeo Nazzari.

    La sua prestanza fisica e la sua personalità lo rendevano particolarmente adatto a parti di aitante giovanotto, tipicamente italiano. Dopo alcuni film girati in Italia, si reca negli Stati Uniti, dove firmò un contratto con la MGM e lavorò affianco a Errol Flynn, Richard Burton ed Elizabeth Taylor. Esperto cavaliere ed appassionato giocatore di polo, nonché ottimo arciere, nel corso degli anni settanta e ottanta appare in molte serie televisive come guest star e come protagonista in Ryan's Hope. Nonostante il grande successo non lo abbia mai portato a sfondare completamente nel mondo dello spettacolo, Cesare ha avuto l’occasione di vivere facendo ciò che più amava, senza mai dimenticare le sue origini bergamasche, che era in grado di inserire e ricordare nella sua arte.

  • Bergamo - 18/03/2016

    92 anni fa nasceva a...

    92 anni fa nasceva a Bergamo Giulio Questi, regista, sceneggiatore, attore cinematografico e scrittore italiano.

    Dopo aver preso parte alla Resistenza in prima linea, tra arresti e rappresaglie nazifasciste, cominciò una lunga carriera nel cinema. Infatti, dopo aver scritto racconti per alcune riviste, entra nel mondo del cinema girando documentari, facendo l'aiuto regista di Valerio Zurlini e Francesco Rosi, e ha la fortuna di fare l'attore in “La dolce vita” di Federico Fellini e in “Signore & signori” di Pietro Germi. Esordisce nella regia cinematografica nel 1961.

    Negli anni successivi Giulio firma da regista film molto interessanti, tra cui “Se sei vivo spara”, girato nel 1967, che conquistò Quentin Tarantino, il quale ne inserirà una citazione in “Kill Bill 2”.

    E’ tuttora considerato uno dei più originali registi italiani, creativo, intelligente e con una visione del cinema, del film e della recitazione particolare e interessante. Possa Bergamo ricordare Giulio negli anni, continuando ad apprezzare il suo genio.

  • Bergamo - 18/03/2016

    Cirano di Gandino 2...

    Cirano di Gandino 2 anni fa piangeva la morte improvvisa di Claudio Gelmi, 42 anni, sposato e padre di una bimba di 4 anni, molto conosciuto nella comunità.

    Claudio era titolare dell’unico negozio presente nella frazione a monte del centro storico di Gandino, chiunque passasse in paese poteva scambiare quattro chiacchiere con lui in serenità, trovandolo sempre lì alle prese con la sua attività. Appassionato tifoso dell’Atalanta, amava guardare le partite in compagnia. Un uomo onesto, gran lavoratore, amante della vita e sempre disponibile per i suoi famigliari e per la sua comunità quando c’era bisogno di dare una mano. Era figlio di Pietro e Bianca Gelmi, particolarmente impegnati nelle attività culturali gandinesi: lui autore di numerosi volumi di storia locale e lei legata alle attività del Museo della Basilica e al teatro, nella veste di regista.

    Cirano di Gandino non dimenticherà mai Claudio, una delle anime del paese che ha lasciato un profondo segno nella comunità, che lo conosceva, lo stimava e che custodirà per sempre il suo ricordo.

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